Lazio: peccato,ma quanto sei bella!
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Andrea
on lunedì 24 settembre 2012
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Lazio: peccato,ma quanto sei bella!
Di Marco Cannaviccio
Dopo una sconfitta la maggior parte della gente diventa isterica e vede tutto nero iniziando a criticare tutto quello che vede;al contrario,dopo una vittoria,magari anche fortunosa,il pubblico (soprattutto nella città di Roma) si esalta perdendo il lume della ragione.
E’ difficile trovare commenti equilibrati e soprattutto analizzare una partita tralasciando il fattore più importante,ma anche quello determinato da molti fattori casuali:stiamo parlando ovviamente del risultato.
Partiamo dai fatti:la Lazio ha perso 1-0 contro il Genoa.Ok,la maggior parte della gente che non ha visto la partita a questo punto si domanderà cosa centra un titolo del genere dopo una sconfitta;la risposta è semplice,la Lazio dal punto di vista del gioco ha dominato per 90 minuti l’avversario,ha creato un’infinità di palle gol,ha messo alle corde i rossoblu per tutto l’incontro;unico neo,non ha concretizzato nemmeno una di tutte le innumerevoli occasioni che ha creato ed ha subito un gol su una ripartenza in contropiede:risultato 0-1 si,ma,ciò che più conta,è che è arrivato dopo una prestazione assolutamente da applausi.
Analizzando la partita si deve partire dall’inizio:Petkovic opta per un piccolo turn over lasciando riposare Mauri,Dias,Klose e impiegando al loro posto Kozak,Zarate e Ciani;l’inizio è subito di marca biancoceleste e,a parte un paio di ripartenze veloci da parte della squadra di De Canio,per tutto il primo tempo la Lazio domina l’avversario e crea diverse occasioni,ovviamente non sfruttate,con Hernanes (anche oggi migliore in campo),Ciani e il solito pimpante Candreva.Ma la situazione come detto non si sblocca ed ecco allora che nel secondo tempo i ragazzi di Petkovic aumentano se possibile ancor di più la pressione:il Genoa non riesce quasi mai ad uscire dalla propria metà campo (a parte una grande occasione a metà ripresa salvata dal sempre puntuale Marchetti),i biancocelesti dal canto loro sono arrembanti,veloci,esplosivi e tambureggianti nei loro attacchi senza soluzione di continuità;ma il problema è sempre lo stesso,senza Klose questa squadra non riesce proprio a buttarla dentro:ci provano svariate volte Candreva,Hernanes (anche una traversa per lui),Kozak,Zarate ma nessuno riesce a centrare il bersaglio,un po’ per la bravura di Frey,ma tanto anzi tantissimo,per l’imprecisione dei ragazzi di Vlado.
A 15 minuti dalla fine il tecnico bosniaco si gioca anche la carta Klose,tenuto forse troppo precauzionalmente a riposo,ma anche lui sciupa una ghiotta occasione davanti al portiere avversario;la porta sembra stregata ed infatti,come molte volte avviene nel calcio,ecco la beffa:contropiede del genoa,Biava si blocca per i crampi e Borriello è libero di involarsi e di trafiggere l’incolpevole Marchetti.La reazione biancoceleste non è molto veemente,visto anche il comprensibile calo fisico,ma comunque c’è e fino alla fine i ragazzi biancocelesti cercano almeno il pareggio,cosa che però non avviene.
Alla fine arriva dunque la prima sconfitta dell’era Petkovic in campionato,ma ai ragazzi non si può assolutamente rimproverare nulla dal punto di vista del gioco,dell’organizzazione tattica e dell’impegno;le statistiche alla fine diranno che i ragazzi di casa hanno tirato nello specchio della porta una decina di volte e altrettanti tiri sono finiti sul fondo contro i due-tre degli ospiti.Basterebbe questo dato per comprendere lo svolgersi della partita,una partita che se fosse finita 3-0 per la squadra di casa nessuno avrebbe avuto nulla da ridire;ma si sa,il calcio è bello anche per questo,e ciò che conta alla fine è segnare i gol,cosa che la Lazio non è riuscita a fare con nessuno dei suoi giocatori.Questo aspetto,cioè del non riuscire a segnare con facilità e dell’essere troppo Klose-dipendente,è un problema che la squadra della capitale si porta avanti dall’anno scorso,quando l’assenza di Klose pesò come un macigno sul cammino in campionato dei biancocelesti;ma dopo un’altra prestazione eccelsa e sopra le righe come quella offerta dai biancocelesti,non si può che restare sereni e fiduciosi verso un futuro che,se si continuerà su questa strada,potrà portare solo ottimi risultati.
Un’ultima nota va fatta sui giocatori meno utilizzati in questo inizio di stagione e che invece sono scesi in campo contro i grifoni:altamente positivo l’esordio di Ciani,il colosso francese non ha sbagliato praticamente nulla e ha dominato i duelli fisici con gli avversari,dimostrando anche un buon senso tattico;diverso il discorso invece per Kozak e Zarate,il primo altamente insufficiente nella sua prestazione,la differenza con Klose è abissale,il ragazzo è ancora troppo acerbo,non riesce a gestire il pallone con i piedi e ciò rende complicato farlo entrare nelle trame offensive della squadra;il talento di Haedo invece,commette sempre gli stessi errori:fuori dall’azione,sembra un corpo estraneo al gruppo,non trova mai la giusta collocazione in campo e quando viene servito dai compagni tiene troppo palla mandandoli fuori tempo o tentando un’improbabile,quanto stucchevole,azione personale.Questi sono ragazzi su cui però bisogna lavorare e puntare poiché la stagione è lunga e piena di insidie quali infortuni e squalifiche,quindi ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti,anche di questi ragazzotti oggi poco brillanti.
Di seguito il tabellino del match:
LAZIO-GENOA 0-1
LAZIO (4-4-2): Marchetti; Scaloni (67′ Gonzalez), Biava, Ciani, Cavanda; Candreva (75′ Klose), Ledesma, Hernanes, Lulic; Kozak, Zarate (67′ Mauri). All. Petkovic
GENOA (4-3-1-2): Frey; Sampirisi, Canini, Granqvist, Moretti; Anselmo (57′ Antonelli), Tozser, Kucka; Merkel (45′ Jankovic); Borriello, Immobile (72′ Seymour). All. De Canio
Arbitro: Antonio Damato
Marcatori: 78′ Borriello (G)
Ammoniti: Candreva (L), Borriello (G)
Marco Cannaviccio
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