Vincere e sperare...

Vincere e sperare...

Di Fabrizio Landolfi

Il campionato non è ancora finito, ma comunque vadano le ultime quattro giornate possiamo già dire che la Roma ha disputato una stagione straordinaria, riuscendo a convincere il suo pubblico (e non solo) più di quanto ci si potesse aspettare.

 Questa squadra ha imparato a vincere sui campi storicamente più ostici, vedi Cagliari e Firenze. Ma più in generale, la Roma di Rudi Garcia si è dimostrata capace di portare a casa il risultato anche quando non gioca al meglio. La gara vinta sabato scorso contro la Fiorentina ne è una testimonianza lampante. L’avversario era sicuramente di spessore, in più giocava in casa sua, davanti ad un pubblico notoriamente molto caldo che sente particolarmente la sfida con la Roma. I viola di Montella per lunghi tratti hanno fatto la partita: è vero che non hanno creato grossissimi pericoli alla porta di De Sanctis, eppure hanno tenuto palla abbastanza a lungo. Di fronte, una Roma quasi attendista, che ha trovato abbastanza presto il vantaggio con Nainggolan, centrocampista davvero prezioso, per poi aspettare la Fiorentina nella sua metà campo, coprendosi benissimo e ripartendo appena possibile. Non a caso, il raddoppio è mancato per un pelo, con quell’errore di Gervinho davanti a Neto che ha fatto imprecare tutti noi romanisti. L’ivoriano purtroppo ha il difetto di sbagliare qualche gol di troppo, come ha sempre ammesso il tecnico, tuttavia resta un giocatore che fa la differenza come pochi altri in questa squadra, soprattutto tatticamente, grazie alla sua velocità sulla fascia, senza contare che di gol ne realizza comunque un buon numero.

Negli anni scorsi, più volte si era parlato del fatto che alla Roma mancasse quella dote che hanno le grandi squadre, ovvero il saper vincere anche quando non si gioca bene. Si potrebbe dibattere a lungo su cosa significhi, nel calcio, giocare bene, ma semplificando un po’ il concetto possiamo dire che quest’anno la squadra ha dimostrato più volte di saper soffrire, e di avere la freddezza necessaria per non andare nel pallone quando si trova in difficoltà. Una squadra determinata al massimo e a tratti addirittura cinica, che sa fare a meno di titolari importanti, proprio perché il gruppo mette in campo il carattere. La migliore difesa del campionato, con meno di venti gol subìti. Dobbiamo riconoscere a Rudi Garcia che in questa Roma la sua mano si vede chiaramente. Il tecnico francese è riuscito a dare quella solidità in fase difensiva che i suoi predecessori non avevano mai trovato, anche se è giusto ricordare, a difesa di Luis Enrique e di Zeman, che a Garcia è stata messa a disposizione una rosa di qualità più alta rispetto a quanto toccò a loro (basta pensare a Benatìa, Maicon, Strootman, Nainggolan, Gervinho, tutti giocatori arrivati insieme al tecnico francese).

Proprio a proposito della rosa e della qualità necessaria per puntare in alto, Rudi Garcia continuerà ad essere esigente con la società. Il tecnico non ha nascosto di aver parlato chiaro ai dirigenti: vuole restare, per continuare questo cammino iniziato benissimo, ma allo stesso tempo vuole una squadra attrezzata per fare bene in Champions League e contemporaneamente per lottare per lo Scudetto anche il prossimo anno. In buona sostanza, per tenersi stretto Garcia la società giallorossa deve spendere cifre importanti anche nel prossimo mercato. Il tecnico, pur senza dirlo in modo esplicito nelle interviste pubbliche, ha lasciato intendere che in caso contrario potrebbe anche salutare la Roma. Visto che ha fatto molto bene in questa prima stagione, ma soprattutto visto che nel calcio, come tutti sappiamo, per portare una squadra ai vertici è necessario fare investimenti pesanti (sia per l’acquisto dei giocatori che per gli ingaggi da offrire ad essi), possiamo solo augurarci che la società accontenti Garcia. 

Tuttavia, non è ancora il momento di pensare al mercato. Possiamo ancora sperare che la Juve faccia un passo falso nelle prossime due giornate (difficile, ma possibile), a patto che la Roma continui a vincere. A quel punto, si arriverebbe allo scontro diretto dell’Olimpico con la possibilità di impensierire seriamente gli uomini di Conte. Per ottenere questo, è bene ripeterlo, la Roma è comunque obbligata a vincere le sue partite, altrimenti sarebbe inutile anche un eventuale passo falso della Juve. Venerdì sera, in casa contro il Milan, i giallorossi devono assolutamente prendere tre punti. Gli uomini di Seedorf vengono da un’annata molto difficile e problematica: nelle ultime giornate hanno avuto un buon miglioramento dal punto di vista dei risultati, arrivando a lottare per l’Europa League, ma si tratta comunque di una squadra che questa Roma può battere tranquillamente.

Fabrizio Landolfi
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