Perchè la Roma si è fermata a Catania

Perchè la Roma si è fermata a Catania

Di Fabrizio Landolfi

Ora che l’aritmetica ha già assegnato lo Scudetto alla Juve, ed il secondo posto alla Roma, possiamo anche trarre delle conclusioni. I giallorossi ci hanno fatto vivere una stagione straordinaria, di quelle che non vivevamo da molto tempo e che ci mancavano. E’ vero, non è arrivato nessun trofeo, ma siamo all’inizio di un percorso che nel giro di qualche anno potrà darci soddisfazioni concrete. Il tanto atteso progetto (parola che abbiamo sentito anche troppo spesso, da quando è sbarcata a Roma l’attuale società americana), adesso è iniziato veramente e gli effetti sono ben visibili.

A Catania la Roma ha mollato l’inseguimento alla Juve di Conte, come ha ammesso molto onestamente Francesco Totti nel dopo-partita. Una squadra che crede ancora nella possibilità di strappare lo Scudetto ai rivali, non prende quattro gol dall’ultima in classifica. Soprattutto una squadra come la Roma di quest’anno, che ha dimostrato un’ottima capacità di imporsi in trasferta sui campi difficili, non può avere una debacle come quella del Massimino. Invece abbiamo visto una Roma rassegnata e molto meno combattiva del solito, andare già nel primo tempo sotto di due gol, per poi subirne altrettanti nella ripresa da un Catania che vedeva in quella partita l’ultima spiaggia per salvarsi dalla serie B.

Dobbiamo ammetterlo: tra noi tifosi romanisti qualcuno dice che se lo aspettava, ma un po’ tutti abbiamo provato rabbia. Nonostante la Juve, molto probabilmente, avrebbe comunque vinto lo Scudetto poche ore dopo (ai bianconeri bastava infatti battere l’Atalanta, a prescindere da Catania-Roma), ci sarebbe piaciuto vedere un’altra vittoria dei nostri. Dopo nove successi consecutivi, ci può stare di perdere qualche punto, ma non avremmo voluto essere sconfitti proprio dal Catania al Massimino, trattandosi di una squadra ed uno stadio che sono per noi tra i meno simpatici del mondo. I ricordi di quell’ultima giornata di qualche anno fa, e degli steward (o presunti tali) che minacciavano i nostri giocatori, sono ancora ben nitidi nella memoria. Ed è solo un esempio degli atteggiamenti ostili verso la Roma che abbiamo visto nell’ambiente catanese. Poi andrebbero ricordate le aggressioni subìte da alcuni cronisti romani, in quella famosa trasferta, ed il rancore dei rossoblu per un Roma-Catania finito 7-0, come se fosse una colpa vincere largamente una partita. Insomma, sebbene la cosa poteva essere indifferente per la Juve, già ad un passo dal titolo, noi non avremmo mai voluto perdere a Catania. Non 4-1. Non proprio ora che mancano due giornate alla fine, e i rossoblu si sono rimessi in corsa per la salvezza, giusto grazie alla vittoria ai nostri danni. Questo è il punto di vista di un semplice tifoso.

Poi c’è il punto di vista di un calciatore, che è quantomeno un po’ più freddo e razionale di quello di noi tifosi. La Roma sapeva di poter arrivare allo scontro diretto con la Juve con i giochi già chiusi, oppure con i giochi aperti ma con la possibilità di vedere i bianconeri festeggiare lo Scudetto proprio all’Olimpico. Infatti, in caso di vittoria giallorossa a Catania e pareggio della Juve con l’Atalanta (ipotesi comunque poco probabile), si sarebbe arrivati al tanto atteso Roma-Juve con 6 punti di distacco tra le due squadre. Ci saremmo giocati il tutto per tutto, ma c’era la possibilità che Conte e i suoi vincessero ufficialmente lo Scudetto a Roma, addirittura anche perdendo contro i giallorossi (per via della differenza reti negli scontri diretti, decisiva in caso di parità di punti finale). Questo probabilmente avrebbe fatto più rabbia, ai giocatori di Rudi Garcìa, di una sconfitta contro il Catania ultimo in classifica. A pensarci bene, avrebbe fatto molta rabbia anche a noi tifosi, vedere i vari Chiellini, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio ecc. esultare nel nostro stadio, magari senza nemmeno battere la Roma.

Quindi è molto probabile che sia stato questo ragionamento, unito alla consapevolezza che la Juve, con molta probabilità, avrebbe comunque vinto lo Scudetto in casa contro l’Atalanta, a far scendere in campo a Catania una Roma che non aveva lo stimolo a giocarsi la sfida. Poi, l’assoluto bisogno di punti per non finire direttamente in B dei rossoblu, insieme al famoso fattore campo, ha fatto il resto, ed è finita come è finita.

La cosa è tutto sommato accettabile e non cancella in alcun modo la bellissima stagione disputata dalla Roma, alla quale quest’anno era difficile chiedere di più. Ma domenica prossima c’è un’altra partita “inutile”, con in palio un’altra vittoria “inutile”. Quella contro la Juventus Campione d’Italia, che a questo punto potrebbe assomigliare ad un’amichevole, dato che i giochi sono già chiusi matematicamente. Ma Roma-Juve non è mai un’amichevole, e in questo senso la matematica ci interessa il giusto, ma non troppo. Per quanto inutile si possa considerare un’eventuale vittoria contro i bianconeri, noi tifosi la vogliamo. Se arriverà, ci diranno che è frutto solo del disinteresse della Juve verso un campionato già vinto e festeggiato. Eppure è facile immaginare che ai bianconeri, perdere contro la Roma, non piacerebbe comunque. Come a noi non piacerebbe perdere contro di loro. Quindi perché non giocarsela dando il massimo e provando a vincere? Speriamo che domenica pomeriggio i giocatori della Roma ragionino un po’ come noi tifosi. Quest’anno hanno fatto bene, ma chiudere in bellezza non guasta affatto. 

Fabrizio Landolfi
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