Torna Totti, torna la vittoria. Un caso? Forse no

Torna Totti, torna la vittoria. Un caso? Forse no

Di Fabrizio Landolfi

Bella partita Roma-Udinese: vivace, giocata a viso aperto da entrambe le formazioni e ricca di occasioni da gol, di cui alcune concretizzate ed altre sciupate. Tuttavia, i giallorossi hanno sofferto più del dovuto, come ha ammesso Rudi Garcia nel post-gara. Nel primo tempo una Roma ordinata e piuttosto in palla aveva dominato, arrivando al riposo già sul 2-0, ma nella ripresa abbiamo visto troppe amnesie, soprattutto in fase difensiva. Non a caso l’Udinese di Guidolin è riuscita per due volte ad accorciare le distanze, sfiorando ripetutamente un pareggio che sarebbe stato clamoroso, ma non del tutto immeritato. Come premessa, c’è da dire che la Roma di questo periodo non è più quella squadra formidabile del girone d’andata, che non perdeva mai colpi e riusciva a vincere le partite “in un modo o nell’altro” anche quando incontrava difficoltà. Del resto, sarebbe stato difficile reggere quel ritmo per tutta la stagione, anche senza giocare le coppe europee. Poi gli infortuni, più o meno lunghi, di diversi giocatori importanti hanno fatto il resto. Tuttavia, in generale il rendimento della squadra continua ad essere molto buono, al di là della sconfitta di Napoli e del pari con l’Inter di Mazzarri. L’infortunio di Strootman è una brutta tegola, poichè la squadra ha perso una colonna portante, un giocatore in grado di reggere il centrocampo quasi da solo, che aveva giocato sempre dall’inizio del campionato fino a quella sfortunata serata del San Paolo. Purtroppo l’olandese resterà fermo fino a fine campionato ed oltre, salterà anche i Mondiali con la sua nazionale e tornerà solo nella prossima stagione. A questo punto il fatto di aver acquistato Nainggolan a gennaio diventa provvidenziale per la Roma, che per altre due giornate dovrà fare a meno anche di un altro titolare come Daniele De Rossi, squalificato per quell’episodio, da condannare senza attenuanti, del pugno all’interista Icardi. Per fortuna c’è il belga, da impiegare insieme a Pjanic e Taddei, oppure insieme ad un Florenzi che tornerebbe al suo ruolo “nativo” di centrocampista, dopo aver giocato per tutta la stagione in attacco. A proposito di Taddei, c’è da dire che il brasiliano non ha sfigurato, nè contro il Napoli nè contro l’Udinese, a dispetto dell’età non più giovane e del fatto che non giocasse con una certa continuità da molto tempo. Tornando a Roma-Udinese, i giallorossi hanno rischiato troppo nel secondo tempo, un po’ per distrazione dei singoli un po’ per un calo di concentrazione generale di tutta la squadra, ma hanno comunque portato a casa tre punti fondamentali. In questo momento, con la Juve che ha praticamente già vinto lo Scudetto (nemmeno i più ottimisti ipotizzano di rimontare 14 punti ai bianconeri), è importante tenere lontano il Napoli per non perdere un secondo posto che la Roma deve assolutamente conquistare, visto quanto ha fatto in questa stagione. C’è da recuperare la gara contro il Parma, quindi i punti di svantaggio sulla Juve potrebbero diminuire ad 11, e quelli di vantaggio sui partenopei potrebbero diventare 6. Ma è pur vero che, prima di considerare già conquistati questi punti, bisogna arrivare alla sfida coi gialloblu e vincerla. Parliamo di un Parma che ha fatto davvero bene nell’ultimo periodo, inanellando ben 16 risultati utili consecutivi, con un Antonio Cassano in gran forma. Quindi sono vietati i cali di concentrazione, la Roma deve continuare a giocare con umiltà e spirito di sacrificio, per raccogliere più vittorie possibile. E poi, è finalmente tornato in campo il Capitano, protagonista di un ottimo rientro con gol. A proposito di gol, è molto importante che con l’Udinese abbia segnato anche Destro, un attaccante che deve acquisire più fiducia nei propri mezzi, ed è stato altrettanto importante, ma anche spettacolare, il gol da fuori area del greco Torosidis (probabilmente, la cosa più bella del secondo tempo della Roma). Ma tornando al Capitano giallorosso, il suo ritorno è stato davvero fondamentale: Totti ha giocato una partita da protagonista assoluto, non tanto per aver segnato la prima rete, ma soprattutto perchè è stato lui il vero ispiratore della manovra della Roma, creando assist a volontà per i suoi compagni, tenendo palla con la maestrìa che condivide con pochi altri calciatori e guadagnando anche qualche calcio piazzato importante. Una settimana fa a Napoli, agli uomini di Rudi Garcia era mancato proprio questo: un giocatore capace di costringere al fallo gli avversari, procurando punizioni da posizioni pericolose. Nella Roma, nessuno meglio di Totti può fare quel lavoro tattico, oltre ad illuminare il gioco con assist ed aperture imprevedibili. Possiamo solo augurarci che il Capitano continui a giocare più a lungo possibile, a prescindere dalla sua età. 

Fabrizio Landolfi
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