Società assente, allenatore in confusione, squadra allo sbando… in una parola, la Lazio.
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on mercoledì 11 dicembre 2013
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Società assente, allenatore in confusione, squadra allo sbando… in una parola, la Lazio.
Di Marco Cannaviccio
Una situazione pessima sotto tutti i punti di vista, questa è la condizione attuale della Lazio targata Petkovic, un allenatore che appare sempre più in confusione ogni domenica che passa e che non sembra minimamente in grado di gestire il gruppo e risollevare le sorti di una stagione segnata e che potrebbe regalare brividi ( di paura) inaspettati ad inizio stagione.
La Lazio continua a perdere, fuori casa non vince dai tempi della prima guerra punica, anche tra le mura amiche ormai non riesce più a portare a casa i tre punti ed ecco che la classifica sta diventando pericolosa; solo quattro punti separano i biancocelesti dalla zona retrocessione e non vale il detto ‘’tanto tre squadre più scarse della Lazio ci sono’’, perché ricordiamo ancora bene come una Lazio tecnicamente discreta come quella di Ballardini fu riacciuffata per i capelli da Edy Reja quando ormai sembrava tutto finito. La società, memore degli errori compiuti in passato cosa fa, cambia rotta e impara dal passato? Assolutamente no, anzi. Come avvenne per Ballardini, anche per Petkovic la musica non cambia: nonostante sia in completa confusione tattica e con uno spogliatoio che probabilmente non lo segue più, si continua a perseverare nel non voler provare un cambio sulla panchina alla ricerca di una scossa, un cambio di rotta, una sterzata decisa, Si continua a dire che va tutto bene, che la società in sede di mercato non ha commesso errori e che il tecnico è saldo al proprio posto, mentre nel frattempo si scende sempre più giù, giocando tra l’altro un calcio orrendo, per non dire sconclusionato e vomitevole.
Mai un passo indietro della dirigenza, mai un mea culpa, anche quando ( come in questo caso) sarebbe d’obbligo. Un mercato sbagliato e acquisti fatti in ruoli già coperti lasciandone scoperti altri hanno portato ad una situazione grottesca, nella quale ad esempio, l’unico difensore acquistato, Novaretti, viene considerato ultima scelta dietro all’impresentabile Ciani e all’ex giocatore Dias. Purtroppo la società sportiva Lazio è in mano ad un personaggio che improvvisa, compie una scelta giusta e cento sbagliate e, quando commette errori gravissimi, non ha la nemmeno l’ umiltà di ammetterlo; questo signore risponde al nome di Claudio Lotito.
Marco Cannaviccio
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