Roma in Champions League, secondo posto quasi sicuro

Roma in Champions League, secondo posto quasi sicuro

Fabrizio Landolfi

La principale buona notizia di questa settimana è che la Roma ha raggiunto un obiettivo che si era prefissata ad inizio stagione: quello di tornare in Champions League. Il prossimo anno i giallorossi giocheranno in Europa, dopo tre anni di assenza dalla massima competizione del continente. Con la vittoria sul Parma, la quinta consecutiva per gli uomini di Garcia, la certezza di rientrare fra le prime tre della serie A è matematica. Ma ancor di più è stato importante aumentare il vantaggio sul Napoli di Benitez, che a 7 giornate dalla fine del campionato dista ben 9 punti dalla Roma. Cinque vittorie consecutive, su Udinese, Chievo, Torino, Sassuolo e Parma, hanno permesso agli uomini di Garcia di accumulare punti pesanti, quasi un’ipoteca sul prezioso secondo posto, che consente di accedere alla Champions senza giocare i preliminari in agosto. 

La forza di questa squadra sta nella grande solidità del gruppo: bravissimo Garcia a tirar fuori il meglio possibile da ognuno dei suoi, dai titolarissimi a coloro che giocano meno. Pensiamo ad esempio a Dodò, che non è il giocatore più continuo di questa rosa, eppure è cresciuto notevolmente rispetto alla scorsa stagione. Lo stesso Balzaretti, prima di fermarsi per infortunio, sembrava un altro giocatore rispetto a quello della sua prima annata in giallorosso. Ma soprattutto, non possiamo non citare Rodrigo Taddei, 34 anni, che non giocava con una certa continuità da almeno tre stagioni. Il brasiliano è stato impiegato ben poco dal tecnico per tutto il girone d’andata ed oltre, ma ha saputo farsi trovare pronto nel momento in cui la squadra ha avuto bisogno di lui. Taddei sta giocando in un ruolo per lui nuovo, nel centrocampo a tre: questo gli impone meno sforzo atletico rispetto al ruolo di esterno offensivo, in cui sono necessari gli scatti e le galoppate su e giù per la fascia. Ma allo stesso tempo, non era semplice per un giocatore della sua età adattarsi ad una posizione diversa da quella in cui ha sempre giocato. Il gol segnato contro il Parma, su colpo di testa, è semplicemente il coronamento dell’ottimo lavoro fatto dall’ormai veterano giallorosso in queste ultime gare. Pochi se lo sarebbero aspettato, ma Taddei sta riuscendo nel difficile compito di non far sentire la mancanza di Kevin Strootman, in un centrocampo di cui l’olandese è stato per tutta la stagione il punto di riferimento. Anche domenica scorsa contro il Sassuolo, Taddei aveva fatto la differenza, pur giocando solo gli ultimi venti minuti della partita; quel recupero di palla in scivolata, che ha fatto partire l’azione del 2-0 firmato Michel Bastos, è una fotografia perfetta dello spirito di sacrificio di questo giocatore. 

Più in generale, questa voglia di lottare su ogni palla e questa fame di vittorie sono le qualità più importanti di tutta la Roma attuale, che ha conquistato così tanti punti soprattutto grazie all’atteggiamento. Tornando alla gara vinta col Sassuolo, anche il primo gol era arrivato con una palla “rubata”; era stato il belga Nainggolan, altro giocatore da lodare per la grinta che mette in campo, ad andare a pressare il difensore avversario, soffiandogli il pallone per poi servirlo a Mattia Destro. In questo tipo di occasioni c’è sicuramente un errore, una distrazione, talvolta una “papera” del giocatore avversario, ma è anche vero che per conquistare quei palloni bisogna crederci. Prima di tutto. Bisogna avere la voglia di andare a pressare l’avversario anche quando si hanno, in apparenza, poche chances di metterlo in difficoltà. Oltre alle capacità tecniche, anche questo nel calcio fa la differenza. Questa Roma mette in campo il cuore e la passione, si vede anche dai piccoli dettagli, dalla veemenza con cui Gervinho mantiene la palla nell’area del Parma, in un’azione insistita, e poi lascia tirare in porta Pjanic che segna il 3-1. Si vede dall’intensità con cui la squadra gioca le partite contro squadre di bassa classifica, senza mai rilassarsi.. Questa Roma, lo diciamo un po’ tutti, ha solo la sfortuna di aver trovato una Juventus da record, che macina punti come poche altre squadre sono mai riuscite a fare. Altrimenti avrebbe vinto tranquillamente lo Scudetto. Mancano ancora sette giornate, i punti di distacco dai bianconeri si sono ridotti ad otto e bisognerà giocare quel tanto atteso scontro diretto all’Olimpico, alla penultima di campionato. Già il secondo posto, di suo, sarebbe un risultato straordinario per i giallorossi, ma visto quanto sta riuscendo a far bene questa squadra, non ci si può arrendere fino alla fine. Raggiungere la Juve è quasi impossibile (eccetto casi di miracolo calcistico), ma bisogna far di tutto per riuscire almeno a ridurre il distacco.

Fabrizio Landolfi
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