Situazione drammatica, serve una svolta: l’ideale sarebbe…

Situazione drammatica, serve una svolta: l’ideale sarebbe… 

Di Marco Cannaviccio

Cosi non ci siamo proprio, siamo arrivati probabilmente al punto di non ritorno. La gara contro i blucerchiati è stata l’emblema della situazione in casa Lazio: un allenatore in completa confusione tattica, che cambia moduli a partita in corso e che risucchia nel proprio vortice di incomprensioni tutta la squadra, che ormai o non lo segue più, o se lo segue non riesce a recepire appieno i dettami tecnico/tattici che le vengono impartiti. Una situazione veramente grave, che il pareggio di Cana all’ultimo secondo non può nascondere; la squadra non ha un gioco, c’è solo tanta confusione in campo, con giocatori allo sbando e senza la minima idea di cosa fare e come muoversi. Petkovic a questo punto rischia davvero ed è assai probabile che un cambio di guida tecnica sia l’unica soluzione per provare a dare un’anima e un’idea di gioco a questo gruppo. Il mister, dopo cinque mesi di allenamenti e prove tattiche, ancora non ha trovato il bandolo della matassa e anzi ogni partita sembra andare sempre di più nel pallone. Andare avanti in questo modo vorrebbe dire rischiare davvero di essere risucchiati nelle zone basse della classifica poiché, senza un gioco (anche semplice ed elementare), ogni partita diventa un salto nel buio correndo poi il rischio di doversi affidare solamente alla casualità e alla fortuna, elementi troppo labili per poter dormire sonni tranquilli. Ecco che allora bisogna guardare alle alternative possibili, a quegli allenatori liberi e che potrebbero fare al caso della Lazio. Di nomi ce ne sono molti, ma bisogna riflettere bene su alcuni aspetti: l’ideale sarebbe che il nuovo allenatore fosse giovane, non un traghettatore fino a giugno, ma una persona con cui riaprire un ciclo da giugno in poi; sarebbe poi fondamentale che il nuovo arrivato conoscesse già l’ambiente romano, sia benvoluto dalla piazza e soprattutto abbia già avuto a che fare con spogliatoi non semplici da gestire, oltre naturalmente a saper badare al sodo quando serve, dato che qui si sta parlando di una squadra allo sbando. Tutte queste caratteristiche racchiuse in un solo uomo è possibile? Si, ed ha il nome di Roberto Di Matteo. L’ex tecnico del Chelsea sarebbe la persona perfetta in questo momento e nell’immediato futuro: amato dai tifosi, conosce benissimo l’ambiente romano ed ha vinto una Champions badando al risultato anziché al bel gioco, come la scuola nostrana insegna, riuscendo a far convivere giocatori dalle forti personalità come Drogba & Co. Allenatore giovane, che ama i colori biancocelesti, ha dimostrato di saper vincere, comandare e giocare un calcio semplice, poco spettacolare ma efficace, esattamente quello che serve alla Lazio in questo momento. Difficilmente Lotito manderà via Petkovic, a meno che la situazione di classifica non peggiori ulteriormente, ma se mai il presidente laziale dovesse prendere in considerazione tale ipotesi, la speranza è che la scelta ricada su un mister con le caratteristiche che abbiamo elencato e in tal caso la scelta non potrà che ricadere su Di Matteo. 

Marco Cannaviccio
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