La Roma può vincere senza Totti, ma...

La Roma può vincere senza Totti, ma...

Di Fabrizio Landolfi

E’ inevitabile che tre pareggi consecutivi, dopo una serie di vittorie lunga ben dieci partite, accendano qualche campanello d’allarme. La Roma di Rudi Garcia finora ha mantenuto la sua imbattibilità, ma è stata sorpassata in classifica dalla Juve, ora prima con un punto di vantaggio sui giallorossi, che hanno perso punti importanti contro squadre sulla carta piuttosto abbordabili. Dopo le gare pareggiate con Torino e Sassuolo abbiamo puntato il dito contro alcune sviste arbitrali che avevano di fatto danneggiato la Roma, dal fallo di Meggiorini in occasione del gol dei granata ai rigori non concessi agli uomini di Garcia, ma riguardo allo 0-0 di lunedì sera contro il Cagliari non c’è questa attenuante legata agli episodi. La Roma non è riuscita ad essere concreta come in tante altre partite; ha tenuto palla per gran parte del match e creato diverse azioni pericolose, ma non ha trovato il gol. Qualche occasione fallita, un palo colpito da Gervinho, diversi interventi decisivi del portiere cagliaritano Avramov e tanti errori sui cross e sui lanci.

L’analisi condivisa dai più, sulla situazione della squadra, è quella secondo cui abbia pesato più che altro l’assenza di Francesco Totti: una Roma ancora troppo Totti-dipendente, che non trova altri punti di riferimento tra i suoi singoli. In realtà, il Capitano giallorosso è fermo per infortunio dalla sera di Roma-Napoli, giocata il 18 di ottobre. Da allora, prima di arrivare ai tre pareggi consecutivi, la squadra di Garcia ha vinto prima in trasferta ad Udine (pur soffrendo molto in quei 90 minuti) e poi in casa contro il Chievo, con il gol di Marco Borriello. Senza contare che nella stessa partita contro il Napoli, i giallorossi persero Totti dopo mezz’ora di gioco, sul risultato di 0-0, per poi andare a vincere 2-0. Che cosa è cambiato, dunque, nelle ultime giornate di campionato? Sicuramente hanno pesato alcuni infortuni, oltre a quello del Capitano, ma in particolare contro il Cagliari ha pesato più di tutto la mancanza di una vera punta nello scacchiere giallorosso. Il sistema di gioco che Garcia ha costruito non si basa sull’utilizzo del centravanti classico, ma più che altro sugli inserimenti in attacco dei centrocampisti e degli esterni: non a caso, dopo sole 10 gare giocate nella Roma erano già andati a segno quasi tutti i giocatori titolari, ed anche qualche riserva. In questo sistema di gioco, però, è fondamentale il contributo di Francesco Totti, che gioca praticamente da “falso centravanti”, o “falso nueve” come dicono in Spagna. Nel senso che sulla carta il Capitano sembrerebbe essere il giocatore più avanzato dello scacchiere, ma in realtà si occupa principalmente di prendere palla lontano dalla porta, far muovere i compagni e servirli con quegli assisti precisi ed imprevedibili che sa inventare. In assenza di Totti, non c’è nella Roma un altro giocatore che possa ricoprire quello stesso ruolo. Ma probabilmente in nessun’altra squadra italiana possiamo trovare un regista che faccia lo stesso lavoro. Perciò, quando manca il Capitano (per il cui rientro dovremo attendere almeno altre due settimane), la Roma ha bisogno di giocare con uno schema diverso. Serve un attaccante d’area di rigore, che faccia da punto di riferimento in avanti, magari guadagnando anche qualche calcio piazzato prezioso. E’ per questo che Rudi Garcia, probabilmente, contro il Cagliari avrebbe voluto schierare Borriello dal primo minuto, ma anche quest’ultimo era reduce da un infortunio, mentre Destro è guarito ma come sappiamo è ancora lontano da una condizione fisica ottimale. Il tecnico francese ha quindi mandato in campo un attacco senza punte, formato da Florenzi, Ljajic e Gervinho, e solo a venti minuti dalla fine ha messo dentro Borriello, che però non è mai stato un attaccante che dà il meglio di sè quando entra a partita in corso. 

In sintesi, non è che la Roma non sia capace di vincere senza Totti: piuttosto, quando non si ha a disposizione il Capitano, c’è bisogno di giocare in modo diverso, altrimenti diventa difficile trovare gli spazi in avanti, soprattutto contro squadre che tendono a giocare molto chiuse nelle loro metà campo (come ha fatto il Cagliari di Lopez). Per il ritorno di Destro bisognerà attendere ancora, ma in compenso è tornato a disposizione Borriello, quindi nelle prossime partite ci si aspetta che Garcia si affidi a quest’ultimo, facendo partire dalla panchina uno tra Florenzi e Ljajic. A proposito della classifica, la squadra giallorossa non è più al comando ma è comunque molto vicina alla Juve. Non scopriamo certo oggi che restare agganciati alla vetta sia un’impresa molto difficile, anche al netto della partenza bruciante che la Roma ha avuto in questo campionato. Bisogna solo continuare a giocare con umiltà ed intensità, senza montarsi la testa ma anche senza guardarsi indietro, già da domenica prossima nella dura trasferta di Bergamo. 

Fabrizio Landolfi
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