Lazio, contestazione a Lotito fase 2: con l’Atalanta stadio vuoto

Lazio, contestazione a Lotito fase 2: con l’Atalanta stadio vuoto 

Di Marco Cannaviccio

Dopo la bellissima serata di Lazio-Sassuolo, in cui un popolo è tornato ad essere tale, con 45.000 tifosi che hanno contestato aspramente e manifestato la loro rabbia e il loro dissenso nei confronti di una dirigenza che ogni giorno che passa si allontana sempre di più dall’essenza della lazialità, i tifosi laziali non si fermano, anzi rilanciano: contro l’Atalanta, tra poco più di una settimana, la Curva Nord resterà vuota e anche la maggior parte degli abbonati degli altri settori seguiranno l’esempio dei ragazzi della curva. Dopo l’appello a riempire lo stadio, adesso è il momento di svuotarlo, per dare un segnale forte, per dimostrare che il tifoso laziale può riempire o svuotare la propria ”casa” come e quando vuole e che soprattutto non si riconosce e mai si riconoscerà in questa dirigenza. Solite frasi fatte e totalmente deliranti hanno accompagnato il post Lazio-Sassuolo da parte del gestore Claudio Lotito, il quale come al solito ha provato in ogni modo a sminuire la portata della protesta, ma stavolta è caduto male: impossibile cercare di mettere una toppa ad una protesta totalitaria da parte dell’intero stadio e lui lo sa bene, ma ovviamente non poteva parlare diversamente, inventando i soliti numeri falsi e descrivendo ridicole ”occulte regie”. Ecco allora che contro l’Atalanta si è presa la decisione più sofferta, ma necessaria: abbandonare la propria casa per una domenica per lasciarlo solo, lui con i suoi quattro burattini che comanda. Naturalmente lo stadio non potrà mai essere deserto, non perché molti siano dalla sua parte, ma perché a scendere in campo è la Lazio, la nostra amata Lazio, a cui molti non riescono a rinunciare in nessun caso. Su radio, tv e forum a Roma non si discute di altro e la decisione di alcuni è la seguente: capiamo la protesta, ma noi andiamo lo stesso a sostenere la squadra, anche essendo contro Lotito e sapendo benissimo che lui strumentalizzerà tali presenze a suo favore. Purtroppo questo atteggiamento andrà a favore dell’attuale azionista di maggioranza, il quale parlerà di poche centinaia di tifosi che lo contestano, mentre la maggioranza è con lui (anche se allo stadio magari saranno solo in 3mila ndr), ma tutti ormai sanno che non è cosi, grazie a Lazio-Sassuolo, in cui hanno manifestato il proprio dissenso Curva Nord, Tribuna Tevere, Curva Sud e addirittura Tribuna Monte Mario, in poche parole tutto lo stadio al gran completo. La prossima partita sarà solamente il secondo passo di un lungo cammino intrapreso e da cui non si può più tornare indietro: o noi o lui, punto.

Marco Cannaviccio
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