Due punti persi, De Rossi ingiustificabile, Destro non pervenuto

Due punti persi, De Rossi ingiustificabile, Destro non pervenuto

Di Fabrizio Landolfi

Vincere sabato sera, in casa contro l’Inter, era fondamentale per il cammino di questa squadra. Il fatto che anche il Napoli abbia avuto un passo falso, pareggiando per 1-1 a Livorno, limita i danni in ottica secondo posto, perchè lascia invariata la distanza dai partenopei, coi quali la Roma dovrà giocare nel prossimo fine settimana al San Paolo. Ma nell’ottica dell’inseguimento alla Juve, la sostanza resta la stessa: i giallorossi di Garcia hanno perso due punti, in una gara che tutto sommato potevano vincere abbastanza facilmente. Adesso, visti gli 11 punti di distacco e nonostante la Roma abbia una partita da recuperare, appare velleitaria qualsiasi speranza di rimonta sui bianconeri.

L’Olimpico semivuoto a causa della squalifica di curve e distinti è la cornice più triste che una partita di calcio possa avere. A tal proposito c’è da dire che la legge contro la discriminazione territoriale viene applicata solo in un senso: durante Napoli-Roma di Coppa Italia abbiamo sentito molti cori d’insulto ai danni dei romani, ma nessuno ha pensato di squalificare le curve del Napoli. Tale provvedimento è stato preso solo per i cori, deprecabili, verso i napoletani, cantati in campionato dai sostenitori romanisti. Qualcuno, prima o poi, dovrà pur spiegarci perchè.

Detto questo, resta il fatto che la Roma doveva e poteva vincere contro l’Inter, invece abbiamo visto una gara in cui ha regnato la noia e le due squadre si sono annullate a vicenda, ma nulla più. Probabilmente i giallorossi hanno pagato le diverse assenze di giocatori titolari, ma anche una condizione fisica che da qualche giornata non è delle migliori. A centrocampo Strootman avrebbe bisogno di un turno di riposo, che Garcia non ha potuto concedergli viste le precarie condizioni di Pjanic: l’olandese è una colonna portante di questa squadra, ma da agosto ad oggi non si è fermato mai, quindi è comprensibile un momento di calo. Ed anche nelle prossime gare, difficilmente Garcia potrà fare a meno di Strootman, dato che Daniele De Rossi ha preso tre turni di squalifica. Subito è partita la levata di scudi, da parte di buona parte della tifoseria, in difesa del vicecapitano. Tuttavia, sarà impopolare dirlo, ma De Rossi ha procurato alla Roma un danno abbastanza grave da poter meritare qualche critica, sebbene sia il giocatore più amato dopo Francesco Totti. Quel pugno sleale e gratuito, sul viso di Icardi, ha portato una squalifica che darà diversi problemi di formazione al tecnico, in un momento in cui già diversi giocatori non sono in ottima forma. Senza contare che la Roma, per quel gesto, sarebbe potuta rimanere in inferiorità numerica dal primo tempo, se l’arbitro avesse visto bene la dinamica, poi chiarita meglio dalle immagini televisive. E’ stato squalificato anche l’interista Juan Jesus, per un gesto analogo durante la stessa partita, ma questo non cambia le cose.

Il punto è che Daniele De Rossi ha un rendimento in campo di livello inferiore a quello che ci si aspetta da lui, o quantomeno non ha ritrovato la continuità e l’intensità che aveva qualche anno fa. In più, non è nuovo a questo tipo di comportamenti (ricordiamo ad esempio il pugno a Mauri nel derby di un anno fa), che non fanno bene nè a lui nè tantomeno alla Roma, alla quale servono giocatori affidabili anche da questo punto di vista. Stiamo parlando del calciatore più pagato di tutta la serie A italiana, blindato dalla società giallorossa con un contratto da 6,5 milioni all’anno, per neutralizzare le sirene di Manchester, Madrid o Parigi. Alla luce di tutto questo, è giusto pretendere di più da De Rossi, con tutto il rispetto per quello che rappresenta a Roma.

Sempre a proposito di singoli, veniamo anche a Mattia Destro: il centravanti ha giocato da titolare contro l’Inter, ma si è visto veramente poco, confermando la sua tendenza a non incidere nelle gare in cui si hanno di fronte avversarie di un certo livello. Contro la Sampdoria Destro ha segnato una doppietta, riscattandosi dalla scialba prestazione di Napoli. Una settimana dopo a Bologna, pur senza strafare, l’attaccante giallorosso ha giocato una buona partita. Poi ecco arrivare l’Inter di Mazzarri e Destro quasi sparisce dal campo. E’ vero, nel girone d’andata ha segnato un gol alla Fiorentina, squadra che precede l’Inter in classifica, e pur avendo giocato poco è il primo marcatore della squadra con 6 reti. Ma al momento è difficile fare affidamento su Destro, soprattutto in un certo tipo di partite. E’ molto presto per parlare di mercato, ma nella prossima estate sarebbe bene che la Roma si desse l’obiettivo di aggiungere, ad una rosa ottima, un attaccante che garantisca più qualità e personalità, per poter fare a meno, quando è necessario, di Francesco Totti.

Fabrizio Landolfi
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