Napoli – Udinese 2-0: gli azzurri tornano alla vittoria

Napoli – Udinese 2-0: gli azzurri tornano alla vittoria

Di Paolo Esposito

Davanti al suo pubblico, non numerosissimo come contro le grandi, il Napoli riprende la marcia con una vittoria che sgretola i sogni di gloria di una pur ottima Udinese. I partenopei ci mettono quarantacinque minuti a sbarazzarsi dei friulani, riuscendo a gestire bene il risultato e a difenderlo dagli attacchi avversari nella seconda frazione di gioco. Risorgono Lavezzi e Hamsik, In crescita Cavani, in difesa regnano tre giganti, e De Sanctis, senza voler essere blasfemi, ha deciso di fare concorrenza a San Gennaro.

Parte subito bene il Napoli, non contratto come accade ultimamente, soprattutto nelle gare che contano. E’ un’occasione troppo importante per lasciarsela scappare, il messaggio sembra chiaro subito agli uomini di Mazzarri. Dopo un tiro a giro di Hamsik, che si spegne a lato di poco, al quarto d’ora il Napoli mette dentro con lo stesso Marekiaro, che devia di testa su punizione dalla sinistra, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che sarebbe riduttivo definire millimetrico. Ma i padroni di casa fanno decisamente credere che il gol sia nell’aria, ed infatti passano meno di cinque minuti dopo, con un’invenzione di Lavezzi. Il pocho dialoga con Cavani al limite dell’area avversaria, il passaggio di ritorno volante imbecca l’attaccante argentino a tu per tu con Handanovic, tiro ad incrociare e pallone nel sacco. Lavezzi per tutto il primo tempo è semplicemente immarcabile, fa il bello e il cattivo tempo nella difesa bianconera, che fino ad ora aveva subito un solo gol.

Ci vogliono trenta minuti per vedere gli avanti ospiti dalle parti di De Sanctis. Da punizione battuta dal lato corto dell’area, da destra, Floro Flores si produce in una girata volante che manda il pallone dritto all’incrocio. Il volo plastico a mano aperta del portiere di Guardiagrele è da prima pagina su un manuale per acrobati. Dopo un po’ è ancora De Sanctis ad essere protagonista, su un potente tiro di Asamoah, ben calibrato dal limite e indirizzato all’angolo basso di sinistra rispetto all’estremo difensore. La sostanza non cambia, il pallone non entra.

In chiusura di primo tempo l’episodio che di fatto chiude il match, come ammesso da Guidolin nel dopo partita. Punizione battuta bassa da Inler, che serve Dzemaili sullo scatto, cross tagliato in mezzo sul quale si avventa Maggio, che di testa manda il pallone lì dove Handanovic non può arrivare. Due a zero e tre punti in cascina.

Nella ripresa Mazzarri manda dentro Santana per Hamsik, Zuniga per Dzemaili e Mascara per Dossena, mentre Guidolin prova a cambiare le carte in tavola inserendo Fabbrini per un deludente Torje, Neuton per Asamoah e Abdi al posto di Basta. Pian piano si affievolisce la forza d’urto dei bianconeri e si consolida il risultato per il Napoli. A parte qualche mischia in area e una pressione pressoché costante da parte delle zebrette, la difesa partenopea non corre pericoli degni di nota.

Nel dopo partita Guidolin ammette che il Napoli ha fatto qualcosa in più, meritando la vittoria. Il Napoli, al contrario, non è presente alle interviste con nessun tesserato, ma a parere degli addetti ai lavori non è corretto pensare che i vari Mazzarri, De Laurentiis e giocatori vari vogliano essere presenti solo per parlare di torti arbitrali ed episodi “sfortunati”. La partita contro l’Udinese non era forse meritevole di commento? Evidentemente non è così.

Paolo Esposito

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