Roma – Napoli 2-2: dall’inferno al paradiso e ritorno

Roma – Napoli 2-2: dall’inferno al paradiso e ritorno

Di Paolo Esposito

ROMA – All’Olimpico accade di tutto. Domina la Roma nel primo tempo, risorge il Napoli nella ripresa, ma ai giallorossi basta l’ultimo respiro per strappare un punto. Apre Marquinho, poi Zuniga e Cavani segnano due gol meravigliosi, che illudono il Napoli fino all’ingresso in campo di Simplicio. Il brasiliano negli ultimi secondi segna e corre in tribuna a ringraziare la sua famiglia.

LA CRONACA – In novanta minuti c’è tutto il campionato delle due squadre. Una Roma maestosa nel primo tempo, che in un’ipotetica avventura europea non avrebbe niente da temere, contrapposta ad un Napoli smarrito. Poi il ribaltone, nel secondo tempo, dove si rivede a tratti il Napoli formato Champions, quello delle grandi occasioni. Ma è pur sempre il Napoli di quest’anno, quello sfortunato e sprecone, che a dieci metri dal traguardo si piega sulle ginocchia e si ritira dalla gara. Marquinho porta in vantaggio gli uomini di Luis Enrique, ma nel primo tempo la Roma potrebbe segnare in almeno tre occasioni, su tutte Gago, che si mangia un gol praticamente già fatto. Nella ripresa i capitolini si allungano, non riescono a contenere la reazione del Napoli, a tratti spariscono dal campo. Zuniga riesce a trovare il gol con un tiro a giro da quasi trenta metri dopo pochi minuti, ma è solo dopo che Mazzarri indovina la mossa vincente. L’ingresso di Pandev si rivela più che azzeccato e i frutti si vedono nell’azione del raddoppio. Una Roma piazzata male su una ripartenza azzurra concede al macedone di fare qualche metro palla al piede, quanto basta per osservare il movimento di Cavani. Il Matador fa la sua solita serpentina, riceve il pallone al limite dell’area e lascia partire una parabola meravigliosa, che si spegne all’angolo lontano, alla sinistra dell’incolpevole Lobont. La Roma è frastornata e non sembra riuscire ad imbastire una reazione convinta. Le due ultime cartucce sparate dal tecnico spagnolo si rivelano però determinanti. Il giovane Tallo e il veterano Simplicio, sono loro a confezionare il pareggio, con scena finale inedita che vede il brasiliano correre in tribuna e scambiarsi effusioni con la moglie e gesti d’affetto con il figlioletto. Tanti rimpianti in casa azzurra per l’ennesima occasione mancata, grande sollievo per i romanisti, che per la quindicesima volta in questa stagione stavano per ingoiare il boccone amaro della sconfitta. Ma per tutto ciò non c’è tempo, tra poche ore si torna in campo.

RUSH FINALE – Tutti in fila. Inizia un altro campionato. Un mini torneo di tre giornate, a quattro squadre, che assegnerà il terzo posto finale. Ricapitolando, Napoli, Udinese, Inter e Lazio sono a pari merito a quota 55. Classifiche avulse, scontri diretti e differenza reti sono variabili che è inutile guardare adesso. Il Napoli, da ora in poi, non deve fare più calcoli ma solo rincorrere la vittoria finale. Il calendario lo permette. Le due partite su tre in casa e il calendario forse migliore rispetto alle rivali non concede alibi agli uomini di Mazzarri. Se c’è voglia di andare in Champions questo è il momento di comportarsi di conseguenza.

Paolo Esposito  

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