Un Napoli a due facce pareggia contro il Brescia

Un Napoli a due facce pareggia contro il Brescia

Di Paolo Esposito

Il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Brescia. Direzione di gara contestata da parte degli azzurri che nel finale si salvano dal possibile tracollo. Gli uomini di Mazzarri si allontanano dalla vetta e il fiato delle dirette inseguitrici nella lotta Champions’ comincia a farsi sentire.

Il Napoli si presenta davanti ai 30 mila del San Paolo ancora senza il pocho Lavezzi, che sconta l’ultima giornata di squalifica dopo gli incresciosi episodi di Roma. Al suo posto Mazzarri presenta di nuovo Zuniga, che agisce al fianco di Hamsik a supporto di Cavani. Per il resto è il “solito” 3-4-2-1, che davanti a De Sanctis schiera Cannavaro centrale difensivo con ai suoi lati Campagnaro e Aronica; la linea di centrocampo vede i titolarissimi Maggio e Dossena sulle fasce, con Gargano e Pazienza centrali.

Pronti, via, e per mezz’ora in campo ci sono solo i partenopei. Gli uomini di Mazzarri costruiscono almeno 5 palle gol nitide ed è solo grazie ad uno strepitoso Arcari se il Brescia non si trova pesantemente sotto nel risultato. Il portiere ex Pro Patria blocca sulla linea già al 1’ su tacco “alla Crespo” di Cavani, direttamente da angolo battuto da Zuniga. Dopo sette minuti vola sulla sua sinistra, deviando in angolo una conclusione da fuori area dello stesso Matador azzurro. Poco prima della mezz’ora l’estremo difensore delle rondinelle è ancora protagonista prima parando un diagonale ad Hamsik, servito bene da Maggio sul lato destro dell’area bresciana, poi alzando sulla traversa un beffardo colpo di testa dal limite dell’area di Zuniga, ben imbeccato da Gargano.

Al 33’ l’episodio che “spacca” la gara: Cross di Dossena dalla sinistra, Maggio tenta di avventarsi sul pallone ma viene sbilanciato da Accardi. Protesta tutta la panchina per un presunto rigore, ma l’arbitro non la pensa allo stesso modo. Mazzarri sembra il Vesuvio in piena fase eruttiva: entra in campo quasi travolgendo il quarto uomo Brighi, il quale tenta invano di calmarlo. Interviene così Mazzoleni che lo espelle e a nulla serve la mediazione di capitan Cannavaro.

Il Napoli si sgretola con il passare dei minuti e nel secondo tempo cominciano a venir fuori gli ospiti. Diamanti si rende pericoloso poco dopo il calcio d’inizio, superando in dribbling Dossena e Aronica ma calciando incredibilmente alto a due metri da De Sanctis. A questo punto il tecnico azzurro, direttamente dal “dirigibile” che campeggia sulla tribuna centrale dello stadio di Fuorigrotta, tenta di portare maggior peso all’offensiva dei suoi inserendo prima Mascara al posto di Dossena (spostando quindi Zuniga sulla fascia sinistra), poi Lucarelli per Pazienza, con contestuale arretramento di Hamsik sulla linea di centrocampo al fianco del cognato Gargano. Tutto inutile, anzi, è ancora il Brescia a rendersi pericoloso con il greco Kone che verticalizza per Caracciolo, il cui diagonale finisce sull’esterno della rete. Il peso dei nuovi entrati si vede soltanto nella seconda metà del tempo, quando Lucarelli si trova con il pallone tra i piedi a seguito di un tiro cross di Cavani respinto dal solito Arcari, ma il tiro è debole e i difensori troppo vicini per credere di poter avere miglior fortuna.

Al 36’ altro episodio contestato dagli azzurri: Mascara entra in contatto con un difensore bresciano in area: le immagini rallentate sembrano evidenziare l’anticipo da parte dell’attaccante partenopeo sul diretto avversario, che quindi avrebbe commesso fallo da rigore. Mazzoleni invece decide per la punizione a favore del Brescia.

Il finale di partita, siamo infatti tre minuti oltre il 90’, potrebbe avere addirittura i contorni della beffa per i colori azzurri: Gargano perde un brutto pallone a centrocampo, palla ad Eder (nel frattempo subentrato a Kone), che verticalizza per Caracciolo. L’airone entra in area e piazza un diagonale indirizzato all’angolo destro, ma De Sanctis compie un autentico miracolo deviando di piede.

La partita si chiude quindi sullo zero a zero, con il pubblico di casa che recrimina vistosamente ma applaude con grande sportività i propri beniamini. Resta l’amaro in bocca per non essere riusciti a battere un avversario ampiamente alla portata in contemporanea con le vittorie di tutte le dirette concorrenti nella corsa alla Champions’. In settimana Mazzarri dovrà preparare al meglio la difficile trasferta di Parma, lavorando soprattutto sulla testa dei suoi. Il mister in panca non ci sarà perché squalificato per un turno, in compenso dai box rientrerà il pocho Lavezzi, la vera anima di questa squadra.

Paolo Esposito

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