Il professor Seedorf insegna ancora calcio: Milan vittorioso 1-0

Il professor Seedorf insegna ancora calcio: Milan vittorioso 1-0

Di Davide Biscaro

“Finalmente!”: è il grido che si espande tra i tifosi rossoneri dopo l’anticipo contro il Cesena. Il Milan ottiene così alla quinta giornata (la quarta effettiva per lo slittamento della prima causa sciopero, come noto) la sua prima vittoria nella Serie A 2011/2012. L’impegno, sulla carta agevole per la compagine meneghina, era invece tutt’altro che semplice, data la mole elevata di infortunati tra le fila della squadra di casa e la necessità impellente di fare punti in chiave salvezza dell’undici romagnolo. Per fortuna che a togliere le castagne dal fuoco ci pensa “il professore di San Siro”, l’olandese Clarence Seedorf, che nonostante le 35 primavere sul groppone tira ancora la carretta del centrocampo con risultati encomiabili. Dopo soli 5’ il fenomeno oranje riesce a impallinare un incolpevole Ravaglia con un gol di pregevolissima fattura. Azione da calcio d’angolo, battuto corto dall’altro “tulipano” Emanuelson, Clarence riceve palla, si accentra leggermente e fa partire un tiro-cross di rara potenza e precisione. La palla si insacca nel sette e il Meazza esplode in un tripudio di gioia per questa perla. Ma è presto per esultare, c’è ancora una partita da giocare. Il Cesena prova ad attaccare, dispiegando tutto il suo potenziale e cercando di sfruttare le capacità realizzative di Adrian Mutu, 5 reti per lui al Milan in carriera. La difesa rossonera torna però, e meno male, il bunker della passata stagione, con Thiago Silva perennemente ad aggredire il portatore di palla e l’esperto Yepes a fungere da ultimo baluardo in caso di ulteriori pericoli. Abbiati ritrova così la sua sicurezza, ed è preoccupato solo da un insidioso cross dalla destra su cui si disimpegna molto bene con il piattone, anticipando di fatto l’accorrente Martinez. I bianconeri, costretti ad attaccare per recuperare, lasciano così spazi invitanti sulle fasce, ben sfruttati dal solito Abate, meno bene e con troppi timori reverenziali dal debuttante Taye Taiwo, al rientro dall’infortunio alla caviglia e subito titolare davanti al pubblico amico. Il centrocampo, poi, torna ad essere convincente dopo le prestazioni opache contro Napoli e Udinese. Van Bommel fa filtro in mediana come ai bei tempi, dando una gran mano in fase di copertura e dimostrando di aver recuperato in parte la condizione atletica, assente nei precedenti match. Nocerino, poi, mette in mostra il meglio del suo repertorio: corsa, agonismo e pressing, per quella che è la miglior prestazione fin qui evidenziata dallo “scugnizzo” napoletano, giunto alla corte di Allegri l’ultimo giorno di calciomercato. I rossoneri rischiano tutto sommato poco e fanno possesso palla alla ricerca di spazi per scardinare la retroguardia della banda Giampaolo, che si rende pericolosa in un paio di occasioni sulla sinistra, dove il titubante Taiwo rischia seriamente di farsi buttare fuori dopo neanche un tempo per due entrate ai limiti del regolamento. Giannoccaro, fortunatamente per lui, sorvola sul secondo, evitando di sventolargli davanti il secondo giallo di giornata. Il primo tempo si chiude così con il risultato in bilico, a causa anche del fatto che la coppia d’attacco Cassano-El Shaarawy non sfrutta al meglio alcune buone chance per il raddoppio.

Nella ripresa il mister cesenate butta nella mischia Eder e Ghezzal per Candreva e Martinez, ma la musica non sembra cambiare. Il piccolo faraone si divora letteralmente un gol al 49’, più o meno dalla mattonella dove mercoledì aveva bucato la porta difesa allora da Handanovic. I rossoneri appaiono comunque provati dai tanti impegni in successione, peraltro giocati sempre dai soliti, e si accontentano di controllare il match, non senza correre qualche rischio inutile (vedi fallo di Yepes su Mutu al limite dell’area), e cercando di sfruttare le poche palle giocabili che si presentano là davanti. Seedorf spreca malamente l’occasione del personale raddoppio dopo un ottima azione Cassano-El Shaarawy, poco dopo lo imita il talento di Bari vecchia, sparando da pochi passi addosso al portiere dopo un pallone servito dall’ex del Padova. Allegri cambia dunque il numero 92 rossonero con Aquilani, dopo aver buttato nella mischia Zambrotta al posto del rivedibile Taiwo. Cassano giostra da unica punta assistito da Emanuelson. Il Cesena ci prova in tutti i modi, anche con le proteste, plateali ed ingiustificate, di Comotto, che chiede all’arbitro un rigore inesistente (il fallo avviene nettamente fuori dall’area). Gli ultimi minuti scorrono lentamente, senza azioni degne di nota, e dopo 3’ di recupero il match termina con il boato di festa di San Siro. Le pagelle del match sono così presto fatte:

Abbiati: 6 Gli avanti del Cesena non creano grossi problemi, ma si fa trovare pronto quando serve.

Abate: 6,5 Il solito motorino sulla fascia destra. Tanta corsa e tanta generosità, condita oggi anche da una buona copertura. Ma Prandelli, che non lo convoca, ci è o ci fa???

Thiago Silva: 7 Un muro insormontabile per chiunque lo punti. Mutu lo capisce e cerca di evitare di stare dalle sue parti

Yepes: 6 Un po’ meno sicuro del collega di reparto, ma alla prima del nuovo campionato ci può stare. La sua esperienza servirà

Taiwo: 5 Gioca con il freno a mano tirato e non spinge, forse sente la pressione di San Siro, anche se i tifosi si domandano dove sia finito quel giocatore che a Marsiglia rimpiangono di non avere più in squadra. Mai visto in avanti, oltremodo falloso, ma c’è tempo, bisogna dargli fiducia. (Dal 51’ Zambrotta: 6 L’esperienza lo aiuta, fa il compitino)

Nocerino: 6,5 Il voto è un plauso alla prestazione: corsa, tenacia, agonismo… e a prezzo di saldo. Galliani ci ha visto ancora una volta lungo.

Van Bommel: 6,5 Sorveglia in cabina di regia, il guardiano sta tornando quello della scorsa stagione

Seedorf: 7 Il migliore Gol, classe e giocate di alta scuola, tiene in mano le chiavi del gioco rossonero. “Andrebbe clonato” dirà a fina gara Allegri, come dargli torto?

Emanuelson: 6,5 Gioca in un ruolo non suo, ma si disimpegna bene. Non dà punti di riferimento, ma occorre migliorare la tecnica dell’ultimo passaggio e del tiro

Cassano: 7 Il vero leader dell’attacco rossonero in questo momento di difficoltà è lui. Rodriguez non lo tiene minimamente, lui ringrazia ma si divora anche un gol, peccato (Dall’ 85’ Inzaghi: s. v. San Siro gli tributa un lungo applauso)

El Shaarawy: 6 E’ giovane e migliorerà senza dubbio, ma oggi è rivedibile, forse intimidito dallo stadio che canta a gran voce il suo nome dopo il gol mercoledì sera. Allegri dovrà essere bravo a mandarlo in campo anche quando torneranno i fenomeni ora infortunati (Dal 65’ Aquilani: 6 Abbassa i ritmi in mediana e aiuta a controllare il gioco)

Arbitro: Giannoccaro 5 Compie errori da ambo le parti, i romagnoli lo accusano di non fischiare i falli dei milanisti, i rossoneri, di contro, reclamano un rigore. Provoca l’ira di Von Bergen e del presidente Campedelli a fine gara. Bocciato.

Davide Biscaro

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