Boateng si riprende il Milan, il Prince ed El Shaarawy stendono il Catania: altra rimonta esterna completata

Boateng si riprende il Milan, il Prince ed El Shaarawy stendono il Catania: altra rimonta esterna completata

Di Gabriele Romizi

Catania-Milan 1-3. Gli episodi arbitrali che condannano il Catania al Massimino non erano di certo terminati con quella oramai rimasta famosa gara contro la Juventus che aveva portato a far gridare molti allo scandalo. Il pareggio rossonero non esiste, altra svista clamorosa, una bandierina che Rosi di Gubbio avrebbe dovuto alzare senza pensarci due volte, anzi nemmeno una, e che invece ha tenuto lì, ferma, con una grande indecisione rimasta nella sua testa,come in quella dell’arbitro d’area Velotto,anche dopo che El Shaarawy aveva già terminato la propria esultanza per il suo undicesimo tapin del campionato, nonché quattordicesimo stagionale, Champions e nazionale comprese, e che il Catania aveva rimesso palla al centro, amareggiata. Vero è che i siciliani la partita l'hanno persa ad inizio ripresa, quando Barrientos si è lasciato andare ad una grande, grandissima ingenuità, con un pestone visibilissimo al centro del campo ai danni di Nocerino, episodio costato al giocatore un cartellino giallo; si trattava però del secondo, dopo che era andato a ricevere il primo poco precedentemente al duplice fischio dell'intervallo, anch'esso sacrosanto, al termine di una sua galoppata terminata con un tuffo a dir poco plateale; l'argentino lascia senza proteste il terreno di gioco, dirigendosi verso gli spogliatoi per una doccia anticipata di quaranta minuti; non un bel periodo per lui, il divorzio dalla maglia rossoblù pare sempre più vicino. Vero è, inoltre, che nel momento in cui Nocerino, poco dopo la prodezza di Boateng valsa il vantaggio, cerca il tiro ma viene ostacolato da Alvarez, i dubbi sono più di uno riguardo ad un rigore che molto probabilmente non è stato assegnato agli ospiti e che va in parte a compensare l'episodio relativo al tocco vincente del Faraone. 


I primi quarantacinque minuti si sono svolti seguendo un copione pressoché univoco, che vedeva un Milan molto in difficoltà nel trovare gli spazi giusti e la verticalizzazione, soprattutto per quanto riguarda l'ultimo passaggio, quello decisivo per mandare in porta uno dei tre attaccanti, contro un Catania attento soprattutto a difendere compatta ed a ripartire in velocità; i siciliani rispettavano tali consegne con enorme diligenza, grazie alla geometria di Lodi ed al lavoro svolto da Barrientos da una parte e da Castro dall'altra, che oltre all'apporto in fase offensiva arrecato all'attaccante centrale di riferimento Bergessio, recuperato in extremis, riuscivano anche a prestare soccorso alla difesa con buona costanza. L'avevamo detto, i problemi sui tiri da fermo nei rossoneri esistono e permangono, il Catania è proprio da calcio d'angolo che li ha puniti: traiettoria perfetta di Lodi e stacco perentorio di Nicola Legrottaglie, che a giudicare dalla gara di ieri, non sembra per nulla bisognoso di porre fine alla propria carriera con questa stagione. A perdere il centrale nel cuore dell'area di rigore è Acerbi, che sbaglia completamente il tempo dell'intervento. Sempre nella prima metà della gara, tanti errori in fase di impostazione che arrivano soprattutto da parte di De Jong e di Boateng,ma anche di Montolivo: le punte, compreso El Shaarawy, la palla sono riuscite a vederla poco e niente, solo un pericoloso sinistro nei primissimi minuti del Prince impegna Andujar in presa bassa sulla sua sinistra. L'ha vista eccome la sfera il Faraone, invece, nella ripresa, appena gli spazi si sono aperti con il rosso di Barrientos, pochi minuti dopo il quale la stella rossonera va a siglare l'1-1. Se il Milan era riuscito a giungere di rado nei pressi della porta di Andujar nella prima frazione, nella seconda è tutt'altra storia: Boateng mette k.o. Il Catania con un gol cercato ed ottenuto con quel misto di classe e prepotenza che ha contraddistinto l'abilità di questo giocatore negli anni passati e che fino a questo match non era stato praticamente mai in grado di riproporre in questa stagione. Dal suo 2-1 in poi, una serie di occasioni clamorose non sfruttate dagli ospiti, due su tutte il tiro altissimo di Robinho da pochi passi su assist di Nocerino ed il palo di Emanuelson, subentrato nel finale a Montolivo , al termine di un'azione a sua volta rocambolesca nei pressi dell'area piccola. Paradossalmente, è quando viene ristabilita la parità numerica, per la folle entrata a piè pari proprio del Prince Boateng su Castro, costatagli il rosso diretto, che il Milan riesce a chiudere definitivamente la sfida ed a raggiungere ufficialmente quota 21 punti in classifica,grazie al precisissimo, angolatissimo, destro a giro sul secondo palo ancora una volta di El Shaarawy, sempre più capocannoniere della competizione, con 12 gol all'attivo dopo 15 giornate. 

Tabellino: 

Catania: Andujar; Alvarez, Rolin, Legrottaglie, Marchese; Almiron (27' s.t. Bellusci), Lodi, Salifu (27' s.t. Paglialunga); Barrientos, Bergessio (32' s.t. Doukara), Castro. All. Rolando Maran.

Ammoniti: Rolin, Bellusci. 

Espulsi: Barrientos per doppia ammonizione. 

Milan: Amelia; De Sciglio, Mexes, Acerbi, Costant; Montolivo (21 s.t. Emanuelson), De Jong, Nocerino; Robinho (48 s.t. Ambrosini),Boateng, El Shaarawy. All. Massimiliano Allegri. 

Ammoniti: Amelia, El Shaarawy. 

Espulsi: Boateng per gioco scorretto. 

Note: 
Arbitro: Orsato di Schio. 
Assistenti: Passari e Rosi. 
Arbitri d'area: Damato e Velotto. 
Spettatori: 16.000 circa. 
Angoli: 3-3. 
Minuti di recupero: 1 p.t.-2 s.t.

Gabriele Romizi
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