Juventus: Nel segno di Matri

Juventus: Nel segno di Matri

Di Andrea Caria

Va alla Juventus il derby d’Italia contro l’Inter: a decidere è ancora una volta Alessandro Matri, l’uomo della provvidenza, fondamentale anche in una sfida così prestigiosa per la società di corso Galileo Ferraris.
Il bomber ex Cagliari firma il successo bianconero alla mezzora del primo tempo: cross perfetto di un sorprendente Sorensen e colpo di testa ben piazzato alla sinistra di Julio Cesar, incolpevole in tale circostanza; per i padroni di casa il giusto premio per un primo tempo impeccabile, senza concedere nulla ai nerazzurri, scesi in campo comunque assai poco motivati, e in un certo senso forse intimoriti dall’atteggiamento aggressivo degli avversari.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, ma la pressione della Juventus si fa via via minore, complice un calo fisico inevitabile che costringe il tecnico bianconero a sostituire Marchisio (che già aveva avuto problemi in settimana), Felipe Melo e Toni, e lasciando in campo un dolorante Matri, sofferente al costato dopo uno scontro di gioco con Ranocchia.


 L’Inter ci prova e va vicinissima al gol in un paio di occasioni, ma Samuel Eto’o non vive la sua giornata migliore (traversa clamorosa a porta sguarnita) e Buffon è in stato di grazia.
Anche la Juventus ha avuto le sue occasioni per raddoppiare, sempre con Matri, che però non ha saputo concretizzare come nell’occasione del gol.
Termina così uno a zero per i bianconeri, un successo meritato in virtù della determinazione con cui sono scesi in campo e della concentrazione mantenuta per 90 minuti, senza dubbio non facile avendo di fronte i campioni d’Europa e del mondo.
Meriterebbero una citazione tutti i bianconeri, su tutti spiccano sicuramente le prove del giovane Sorensen, che sulla destra ha limitato per quanto possibile un fuoriclasse come Eto’o; Barzagli, alla terza consecutiva da titolare e sempre più fondamentale per la retroguardia bianconera, con lo spostamento ormai solito di Chiellini sulla sinistra (perfetto anche lui); Melo, quando mantiene la concentrazione e non perde la testa è sicuramente un centrocampista di alto livello; Toni, raramente lo si è visto così mobile anche ai tempi d’oro.
Secondo successo consecutivo per gli uomini di Del Neri, che possono riprendere a sperare nella qualificazione alla prossima Champions League; diversi i risvolti psicologici in casa interista, rimangono staccati di otto lunghezze dai cugini milanisti e mercoledì affronteranno la Fiorentina al Franchi, una squadra in salute che sta lentamente risalendo la china, da ultimo il successo importantissimo a Palermo per 4 a 2.
E’ grande la gioia a Torino: un successo importante e prestigioso, per i giocatori, per l’allenatore, per la società e per i tifosi, e una volta tanto, senza polemiche sull’arbitraggio.
Il prossimo turno vedrà la Juventus sul campo del Lecce: i salentini inseguono la salvezza e sul loro campo hanno fermato le due milanesi; i bianconeri sono attesi all’ennesimo esame, alla ricerca di continuità e del terzo successo consecutivo (mai successo in stagione).

Andrea Caria

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