Di Alessandro Paparella
L'1-1 casalingo contro il Cagliari (Ibarbo-Vucinic) priva la Juventus di Antonio Conte del record di punti stagionali, che continuerà ad appartenere alla Juve di Capello, stagione 2005-2006.
Nulla però impedisce alla Juve di festeggiare nel giusto modo il secondo scudetto dell'era Conte e dell'era post calciopoli. Se il titolo del 2012 era arrivato al termine di un esaltante e coinvolgente testa a testa con il Milan, quello di quest'anno è stato frutto di una vera e propria cavalcata trionfale. La Juve è stata in testa dalla prima all'ultima giornata, respingendo tutti gli attacchi delle inseguitrici, quelle fugaci (Inter e Lazio) e quella più resistente (il Napoli).
La stagione della Juve ha vissuto tre picchi importanti. L'avvio, che le ha permesso di scattare subito al comando, l'allungo, che tra novembre e dicembre , dopo la sconfitta con l'Inter, le ha dato otto punti di vantaggio alla sosta natalizia, e infine la volata finale partita a Marzo, da dove i bianconeri non hanno più sbagliato un colpo.
Scudetto meritatissimo, che porta la firma di Antonio Conte e del suo gruppo straordinario.
Alla luce del cammino travolgente del Bayern, carnefice della Juve nei quarti di Champions, l'unico rimpianto resta l'eliminazione in Coppa Italia con la Lazio, al termine di un doppio confronto molto sfortunato per la Juve.
Ora si pensa al mercato in vista della prossima stagione, con la consapevolezza che comunque quanto realizzato finora è stato un qualcosa di importante.
Alessandro Paparella
0 commenti:
Posta un commento