Di Fabrizio Landolfi
Mercoledì sera la Roma di Zdenek Zeman ha pareggiato 1-1 in casa contro la Samp, nell’incontro valido per la quinta giornata di campionato. Al vantaggio siglato nel primo tempo da Francesco Totti, giunto a 216 reti in serie A, dunque a pari merito con Altafini e Meazza, ha risposto un gol di Munari nella ripresa, arrivato con la complicità di una clamorosa papera del portiere Stekelenburg.
La squadra giallorossa non è riuscita a mantenere la stessa intensità di gioco per 90 minuti, cosa che era successa anche contro il Bologna: questo è, fondamentalmente, il motivo per cui non ha vinto questa partita in cui, con tutto il rispetto per la Sampdoria, c’erano ampie possibilità di fare 3 punti. Dopo un ottimo primo tempo, giocato su ritmi alti e con buona qualità, i giallorossi sono rientrati in campo con un buon piglio, creando quattro occasioni da gol ad inizio ripresa. Purtroppo nessuna di tali occasioni è stata sfruttata dagli attaccanti, dopodichè la Roma è calata di intensità. Mentre nella partita persa contro il Bologna era sembrato che la squadra avesse avuto problemi di concentrazione, quindi riconducibili più ad un approccio mentale che non alla condizione atletica, mercoledì sera c’è stato un evidente calo fisico. Nel secondo tempo, i giocatori di Zeman non sono riusciti a correre come nel primo.
L’errore di Stekelenburg, indubbiamente ha pesato molto: si può dire che il portiere olandese abbia regalato il pareggio ai blucerchiati, senza peccare di eccessiva severità. Stekelenburg è uno di quei giocatori che stanno offrendo prestazioni inferiori, rispetto a quelle che ci si aspetterebbe, poichè si tratta di un portiere esperto, abituato a giocare ad alti livelli anche in campo internazionale. Al di là di questo, sarebbe ingiusto addossare all’olandese tutte le responsabilità di questa mancata vittoria. La Roma, dopo quell’episodio, ha avuto mezz’ora di tempo per passare di nuovo in vantaggio. Non era certo un’impresa impossibile: si giocava in casa, con il caloroso supporto del pubblico giallorosso, contro una Samp rimasta in dieci per l’espulsione di Maresca. La squadra di Ferrara sta facendo molto bene in questo avvio di stagione, in cui ha raccolto ben 3 vittorie e 2 pareggi, ma per la qualità oggettiva dei singoli, la Roma poteva e doveva trovare un altro gol. Invece Totti e compagni hanno attaccato, hanno cercato lo spunto fino alla fine, riuscendo anche a chiudere gli avversari a ridosso della loro area di rigore, ma non c’è stato verso di trovare il guizzo giusto. A dirla tutta, si è rischiato anche di vedere una sorta di remake di Roma-Bologna, in occasione di un pericoloso contropiede della Samp, sventato da un grande intervento di Castan in scivolata. Capitan Totti, come sempre, ha fatto una partita di grande sacrificio, trovando il gol alla vigilia del suo trentaseiesimo compleanno e smistando tanti palloni. Il centravanti Mattia Destro, invece, non è riuscito ad incidere come si sperava: il giovane attaccante ha avuto diversi palloni importanti davanti a Romero, ma non ha finalizzato bene. Probabilmente Destro sta pagando l’emozione di giocare, per le prime volte, in un ambiente e in uno stadio come quello romano, ben diverso dalla provincia a livello di impatto. Da parte sua, servirebbero più convinzione e decisione quando riceve la palla, in pratica quella sfrontatezza che invece ha Osvaldo, ieri ancora assente per infortunio. Tuttavia, è molto probabile che quando Destro troverà il primo gol in giallorosso, si sbloccherà. Anche Erik Lamela, autore di una buona prestazione nel primo tempo, è calato progressivamente nella ripresa. Sempre a proposito di singoli, preoccupa anche il momento di Daniele De Rossi, entrato al 63’ al posto di Tachtsidis: il numero 16 giallorosso non ha aiutato la squadra, è apparso confuso in più occasioni, nelle quali ha tentato dei lanci lunghi piuttosto improbabili, ma soprattutto impossibili da ricevere per i suoi compagni. Daniele è un campione, uno dei più bravi centrocampisti del mondo, e lo ha dimostrato anche nella scorsa estate, giocando gli Europei da protagonista. Dunque, ci si aspettano prestazioni migliori anche da lui.
Questo 1-1 con la Samp, purtroppo rappresenta un’occasione persa: gli uomini di Zeman avrebbero potuto scavalcare in classifica la Lazio, sconfitta 3-0 a Napoli, ma non ne hanno approfittato. Sabato sera c’è la Juve, da affrontare a Torino: sarà una partita contornata da un clima rovente, più del solito, per via delle recenti tensioni tra Zeman e l’ambiente juventino, che continua a malsopportare il Boemo per le verità che ha detto tanti anni fa, sul doping ed altre vicende illecite che riguardavano il calcio. Al di là di questo, la Juve è comunque l’avversario più difficile che si possa incrociare, almeno in questo momento: per tenere testa ai bianconeri, in casa loro, servirà una Roma nettamente migliore, ma soprattutto più costante nei 90 minuti. In conclusione, cosa manca ancora a questa squadra? Probabilmente una condizione atletica adatta al gioco di Zeman, che permetta ai giocatori di non abbassare il ritmo, ma soprattutto manca ancora la giusta mentalità.
IL TABELLINO
ROMA: Stekelenburg; Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti; Marquinho, Tachtsidis (63’ De Rossi), Florenzi; Lamela, Destro, Totti.
A disp.: Goicoechea, Svedkauskas, Piris, Marquinhos, Romagnoli, Bradley, De Rossi, Perrotta, Tallo, Lopez.
All. Zeman
SAMPDORIA: Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Obiang; Eder (78’ Soriano), Pozzi (21' Krsticic), Estigarribia (49’ Icardi).
A disp.: Berni, Castellini, De Silvestri, Mustafi. Poulsen, Renan.
All. Ferrara
Marcatori: 35' Totti (R), 62’ Munari (S)
Fabrizio Landolfi
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