Torna Ibra e si vede: bella “Viktoria” sui campioni di Repubblica Ceca

Torna Ibra e si vede: bella “Viktoria” sui campioni di Repubblica Ceca

Di Davide Biscaro

“Occorre dare valore aggiunto al bel pareggio di Barcellona” aveva detto martedì, in conferenza stampa, mister Allegri prima dell’importante gara casalinga contro i cechi del Viktoria Plzen, e così è stato. I rossoneri domano 2-0 una squadra comunque volitiva e coriacea, che ha dimostrato ieri sera di meritare la fase a gironi della “coppa con le grandi orecchie”. Non a caso bastano 3 minuti a Marek Bakos (autore fin qui di ben 6 reti con la compagine boema tra preliminari e fase a gironi) per far tremare di paura San Siro: Pilar si beve Abate sulla sinistra e mette in mezzo un pallone che l’attaccante slovacco indirizza benissimo di testa verso la porta. Ma Abbiati è un gatto e arriva su un tiro difficilissimo, meritando l’applauso dello stadio e i complimenti dei compagni. Scampato il pericolo, l’undici meneghino si getta in avanti, conscio della differenza tecnica a proprio netto favore, e va vicinissimo al gol con Cassano, ottimamente imbeccato da Ibrahimovic. Il barese però conclude troppo centrale, facendo fare bella figura al portiere ospite Cech. Stesso copione al minuto numero undici quando Fantantonio conclude dal limite, con l’estremo difensore avversario che si salva in corner. Il Viktoria lascia il pallino del gioco in mano ai rossoneri, ma disputa comunque una buona prima mezz’ora di gioco, affidandosi soprattutto alle ripartenze. Al 32’ Ibracadabra va ad un passo dal gol: palla messa in mezzo dall’infaticabile Abate, l’ariete svedese addomestica il pallone e spara di destro, trovando suo malgrado la fortunata quanto miracolosa “manona” di Cech, che manda alto sulla traversa la conclusione. Nel momento di maggior forcing, il Milan diminuisce improvvisamente la pressione sugli avversari, rischiando ancora una volta di passare in svantaggio. Horvath, capitano di mille battaglie per i cechi, manda incredibilmente a lato, a tu per tu con Abbiati. Brividi di paura per i tifosi sugli spalti, ma prima di andare negli spogliatoi la squadra di Allegri ci riprova con Seedorf, che dalla sinistra mette in mezzo un bel pallone, su cui però non arriva nessuno. Si va così al riposo con le reti ancora inviolate, il match è tutt’altro che facile per i padroni di casa, che nonostante il maggior tasso tecnico, continuano ad impattare sul portiere ceco, ben protetto dal muro difensivo, e rischiando decisamente troppo su alcune ripartenze avversarie.

La ripresa si apre subito con una buona azione di Emanuelson, che però dimostra ancora una volta di non avere i piedi buoni, sparando incredibilmente alto; il gol però è nell’aria, e arriva cinque minuti dopo. Il direttore di gara fischia un calcio di rigore a favore del Milan per fallo di mano di Cisovsky su azione di sfondamento del solito implacabile Zlatan. Ed è proprio quest’ultimo ad incaricarsi della battuta dal dischetto, perfetta e tesissima, alla destra del portiere che nemmeno intuisce. La rete che rompe gli equilibri rigenera i rossoneri, la coppia Cassano-Ibrahimovic confeziona belle giocate e azioni pericolose, ed è proprio su questo binario che nasce il 2-0 casalingo: numero d’alta scuola del gigante di Malmoe, il gioiello di Bari vecchia riceve in profondità e con un delizioso tocco sotto beffa Cech in uscita, per il doppio vantaggio milanista. Rete speciale non solo per la bellezza e l’importanza di aver messo “in ghiaccio” la partita, ma anche perché si tratta del gol numero 2000 nella storia del Milan targato Berlusconi. Il resto è pura accademia, con la coppia di attaccanti rossoneri in grande spolvero fino al brutto intervento di Martin Fillo su Nocerino, colpito a piedi uniti dal centrocampista ceco, nemmeno ammonito. Gli ultimi minuti sono appannaggio degli ospiti, che fanno girare il pallone senza trovare spazi invitanti, fino a quando il direttore di gara fischia la fine del match. Milan dunque primo nel girone in coabitazione con il Barcellona delle meraviglie (0-5 nella trasferta di Minsk contro il BATE) a quota 4 punti.

Le pagelle:

Abbiati: 6,5 Una parata che vale come un gol ad inizio gara, il resto è ordinaria amministrazione per il portiere rossonero. In ripresa dopo un avvio di campionato difficile, merita fiducia

Abate: 6,5 Si lascia scappare Pilar all’inizio, poi controlla bene la fascia destra, correndo anche stasera tantissimo e mettendo dentro tanti buoni palloni. Volitivo

Nesta: 6 Giocare accanto a uno come Thiago Silva è una sicurezza, se poi consideriamo che Sandro non è certo l’ultimo arrivato, si capisce che per gli attaccanti del Viktoria Plzen non sarà una serata spumeggiante

Thiago Silva: 7 Una costanza di rendimento incredibile, siamo sicuri che sia ancora Lucio il miglior centrale brasiliano in attività? Semplicemente perfetto

Antonini: 6,5 Ordinato dietro, generoso nelle progressioni in avanti, continuando così si toglierà la soddisfazione di giocare da titolare anche quest’anno, contro ogni pronostico (dal 77’ Taiwo: s.v. gioca meglio questo quarto d’ora che non i 50 e passa minuti con il Cesena. Sta ritrovando condizione e convinzione nei propri mezzi, è questione di tempo)

Van Bommel: 6,5 Altra buona gara per il “cancelliere” olandese. Si fa vedere anche in zona tiro, senza però strabiliare, d’altronde segnare non è suo primario dovere. Bentornato

Nocerino: 6,5 Ancora corsa, tenacia, grinta e atletismo, Gattuso può recuperare con calma il guaio alla vista. Il dubbio è che il buon Antonio di Napoli abbia un gemello bravo uguale. Costante

Seedorf: 6,5 E’ ispirato e si vede che la musichetta della Champions lo carica a dovere. Da lui ci si aspetta sempre un tocco di classe, e bisogna dire che non delude mai.

Emanuelson: 6 Forse il peggiore dei milanisti, c’è da dire che gioca sempre fuori ruolo, accettando le decisioni del tecnico. Adattabile quasi in ogni ruolo, si danna l’anima onde ben figurare. Generoso, se non altro

Ibrahimovic: 7,5 Il migliore in campo. Cosa aggiungere se non un “semplicemente devastante”? La sua sola presenza atterrisce la retroguardia ceca, che cade sotto i suoi colpi. Una manna dal cielo, anche in vista del match con la Juve

Cassano: 7 Ha ritrovato la voglia e la forma dei tempi migliori, e ora sta ripagando Allegri (e Prandelli) che lo hanno stimolato ad impegnarsi di più. Con Ibra ha un feeling che nasce solo tra i grandi campioni, ed entra anche nella storia recente del Milan grazie al 2000° gol dei rossoneri con Berlusconi alla presidenza del club.

Davide Biscaro

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