Roma - Lazio 2 - 0: É Totti, è vittoria!

Roma - Lazio 2 - 0: É Totti, è vittoria!

Di Fabrizio Landolfi

Il derby capitolino, ancora una volta, viene vinto dalla Roma, che batte la Lazio 2-0 grazie ad una doppietta del Capitano Francesco Totti. Proprio lui: criticato, considerato finito, accusato di essere un problema per la squadra, talvolta addirittura offeso, da una parte della sua stessa tifoseria. Una grande vittoria per la Roma, per la gente romanista, ma in particolare per lui, per l’uomo simbolo di questa squadra e di questa città. Entrambi i suoi gol sono arrivati nella ripresa: un calcio di punizione potente, entrato in porta anche con la complicità del portiere avversario Muslera, poi un calcio di rigore per un fallo su Simplicio. E’ la quinta vittoria consecutiva dei giallorossi nei derby contro la Lazio, compreso anche quello disputato in Coppa Italia. In una stagione non certo positiva per il pubblico romanista, demoralizzato dai risultati deludenti e dall’atteggiamento dei giocatori in diverse partite, arriva almeno la soddisfazione di battere i rivali cittadini per ben tre volte, che vanno ad aggiungersi alle due della scorsa stagione, formando la famosa “manita” (termine preso in prestito dalla Liga spagnola). E’ stato un giorno molto speciale anche per Vincenzo Montella: il suo primo derby da allenatore, dopo averne giocati tanti da calciatore, gli ha portato una bella vittoria, che è anche la sua prima vittoria, da allenatore, allo stadio Olimpico. La gara è stata piuttosto tesa, come avviene quasi sempre quando si trovano di fronte Roma e Lazio. Tuttavia, entrambe le squadre hanno spinto, cercando di fare la partita e mantenendo un sostanziale equilibrio fino alla rete del vantaggio giallorosso, siglata dal Capitano su punizione. Successivamente, i giocatori biancazzurri sono caduti nel nervosismo, perdendo più volte le staffe: questo ha causato anche le espulsioni di Radu e Ledesma. La Roma, trascinata da un Totti in ottima forma, assoluto protagonista in campo, non solo per la doppietta, è riuscita a mantenere la calma e gestire il risultato, senza reagire ai gesti di stizza degli avversari, vedi la testata del romeno Radu a Fabio Simplicio. Nel finale, poi, è arrivato il gol del raddoppio, segnato su calcio di rigore dal numero dieci della Roma. L’allenatore della Lazio Edi Reja, pur ammettendo che i suoi hanno fatto meno di quanto bisognava fare, ha puntato il dito contro Francesco Totti, accusandolo di provocare gli avversari, perdendo troppo tempo nella battuta dei calci piazzati o delle rimesse laterali. Eppure spesso sono stati gli stessi giocatori della Lazio, a perdere tempo durante i calci piazzati in favore della Roma, non rispettando la distanza dal punto di battuta. Inoltre, possiamo che dire che Totti, più che prendersela comoda nelle battute e nelle rimesse, ne ha guadagnate molte: è stato questo a far scorrere il tempo, nonchè a causare la frustrazione degli avversari. Il Presidente Lotito, poi, ha voluto segnalare il fatto che in occasione del primo gol giallorosso, qualche tifoso ha puntato un raggio laser verso il volto del portiere Muslera. Secondo il massimo dirigente della Lazio, è per tale motivo che l’uruguaiano non è riuscito a vedere la palla arrivare. Tuttavia, è piuttosto evidente che Muslera aveva visto benissimo la traiettoria, non a caso l’aveva anche raggiunta, lasciandosi però scappare il pallone tra le mani. Vogliamo senz’altro stigmatizzare questa brutta ed antisportiva abitudine di portare i laser negli stadi, ed usarli per cercare di disturbare i calciatori della squadra avversaria. Ma la protesta di Lotito denota, più che altro, l’incapacità di accettare le sconfitte.


FORMAZIONI

Vincenzo Montella, contrariamente a quanto accennato in conferenza stampa, manda in campo Menez e Vucinic insieme, in linea con Perrotta, alle spalle di Totti. Taddei parte quindi dalla panchina. Sulla destra, al posto dello squalificato Cassetti, c’è Nicolàs Burdisso.

Edi Reja sceglie l’undici che ci si aspettava alla vigilia, con Sculli, Hernanes e Zàrate sulla trequarti, Floccari punta centrale e Stendardo in difesa, al posto dell’infortunato Andrè Dias.

Di seguito le due formazioni complete:

ROMA: Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Menez (Taddei 57'), Perrotta, Vucinic (Simplicio 83'); Totti (Castellini 93').

LAZIO: Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes (Mauri 76'), Zarate (Kozak 76'); Floccari (Brocchi 83').


PRIMO TEMPO

La Roma scende in campo con la divisa tradizionale, mentre la Lazio indossa la maglia bianca con strisce blu orizzontali. Entrambe le squadre puntano al possesso palla, mantenendo un atteggiamento abbastanza prudente. La prima occasione è per i biancazzurri: al 4’ Matuzalem tenta il rasoterra da fuori area, Doni blocca con sicurezza. Un minuto dopo risponde Pizarro, dalla lunga distanza: il cileno lascia partire un gran destro ad effetto che si stampa sulla traversa. Tutto lo stadio sussulta, mentre Perrotta prova a respingere di testa sul rimbalzo, ma Muslera può bloccare tranquillamente. Attorno al quarto d’ora di gioco, vengono ammoniti Lichtsteiner e Vucinic, per reciproci falli. Il derby si accende, il gioco si rende pian piano sempre più duro, con molto agonismo in campo e diversi interventi fallosi. Tra i giallorossi, Menez si muove molto tra il centro e la fascia destra, ma non appare troppo brillante, mentre va meglio Vucinic sulla sinistra. I più vivaci, però, sono Francesco Totti e David Pizarro, che non sbagliano quasi nessun passaggio. La difesa appare molto più grintosa e sicura rispetto alle ultime partite: Burdisso sulla destra riesce ad annullare Zàrate, Riise quando interviene in copertura ferma sempre gli avversari. Ma la Lazio ha voglia di fare la partita, quindi appena può viene avanti. Al 34’ Hernanes tira di sinistro dal lato corto dell’area di rigore romanista: la palla termina a lato. Al 38’ viene ammonito anche De Rossi, autore di un intervento in scivolata su Sculli. Ma due minuti dopo la Roma si rende pericolosa: Totti, servito in area di rigore, stoppa la palla ma non tira in porta. Il Capitano preferisce fermarsi ed aspettare l’inserimento di Menez, per poi servire quest’ultimo, che dalla linea di fondo campo mette in mezzo per Juan: il brasiliano cerca di schiacciare a rete con potenza, ma Ledesma gli si para davanti e respinge il suo tiro, neutralizzando l’azione della Roma. Il primo tempo termina quindi sullo 0-0. I giallorossi in questa prima frazione hanno mostrato un gioco di maggiore qualità, ma potrebbe ancora succedere di tutto.


SECONDO TEMPO

Per l’inizio del secondo tempo, non ci sono cambi nelle due formazioni. Ora la Roma attacca sotto la Curva Sud, la Lazio sotto la Nord. Al 53’ Totti batte un calcio d’angolo dalla sinistra, Vucinic salta e colpisce di testa, ma Biava è bravissimo a respingere con la nuca. La palla viene subito recuperata da Menez, che tenta la girata ma non inquadra la porta di Muslera. Al 57’ l’attaccante francese della Roma viene sostituito: al suo posto Montella manda in campo Rodrigo Taddei. Nel frattempo però, la Lazio aumenta l’intensità del suo gioco, facendo la partita per alcuni minuti. Al 64’ Ledesma, su calcio di punizione da posizione defilata, tenta di sorprendere Doni con un destro a giro: la sfera termina fuori di poco. Al 66’ invece, Hernanes avanza sulla fascia destra controllato da Juan: il brasiliano crossa bene per il centro dell’area, dove Floccari colpisce di testa saltando tra Burdisso e Taddei, ma nemmeno lui trova lo specchio della porta. La Roma protesta per alcuni falli subìti a centrocampo, che potevano comportare delle ammonizioni per i giocatori avversari, ma l’arbitro Tagliavento spesso lascia correre. I giallorossi reagiscono agli attacchi della Lazio, e al 69’ Pizarro si guadagna un calcio di punizione da posizione interessante, a circa due metri dall’area di rigore. Si incarica della battuta Francesco Totti; il Capitano tira di destro con grande potenza e la palla attraversa la barriera. Il portiere Muslera si tuffa goffamente sulla traiettoria, che gli passa molto vicino, ma non riesce a parare: la palla entra in rete, la Roma è in vantaggio. La Curva Sud dell’Olimpico esplode di gioia per il gol del suo idolo, che non segnava alla Lazio da circa sei anni, avendo anche saltato diverse stracittadine negli ultimi tempi. Come ci mostreranno poi le immagini televisive, qualcuno dagli spalti ha puntato un raggio laser verso il volto di Fernando Muslera, mentre Totti era in procinto di battere la punizione. Tuttavia, dalle stesse immagini si vede anche che il portiere laziale non accenna a chiudere gli occhi, nè dice nulla all’arbitro (al contrario di quanto detto dal suo presidente): a quanto pare, Muslera neppure si accorge del laser che qualcuno gli sta puntando addosso. Detto ciò, è comunque doveroso condannare il tentativo di disturbare un giocatore avversario con un laser, che alla Roma costerà sicuramente una multa. 


Dopo la rete del vantaggio romanista, la Lazio perde lucidità ed organizzazione, a diversi dei giocatori di Reja saltano i nervi, mentre i giallorossi gestiscono il vantaggio sulle ali dell’entusiasmo. Un cross sbagliato di Taddei si trasforma in un grosso pericolo per i biancocelesti, dopo lo strano rinvio di Ledesma. L’italo-argentino alza la palla a campanile, facendola ricadere proprio davanti alla sua porta: Muslera è costretto a saltare e mettere in corner. Al 75’, c’è un contatto tra Matuzalem e Totti, vicino alla linea del fallo laterale. Il Capitano della Roma finisce a terra, e il centrocampista laziale lo colpisce volontariamente al volto con i tacchetti della scarpa, facendolo restare a terra per alcuni secondi. L’arbitro Tagliavento non si accorge di nulla, così come il suo assistente di linea, nonostante quest’ultimo fosse ben più vicino. Alcuni giocatori della Roma non le mandano a dire a Matuzalem, cosicchè scoppia un parapiglia davanti alla panchina della Lazio, con alcuni spintoni. Quando il gioco riprende, Edi Reja opera due sostituzioni insieme: escono dal campo Zàrate ed Hernanes, per gli ingressi di Kozak e Mauri. Gli animi però, soprattutto da parte dei biancazzurri, restano piuttosto nervosi: anche l’attaccante ceco, in occasione di un calcio d’angolo per i suoi, colpisce Mexes con una manata al volto. Al 79’ Pizarro parte in contropiede e finisce a terra: l’arbitro Tagliavento lo ammonisce per simulazione. All’83’ nella Roma entra Simplicio al posto di Mirko Vucinic, nella Lazio Christian Brocchi rileva Floccari. I giallorossi mantengono i nervi saldi, mentre cercano di temporeggiare. Francesco Totti si porta la palla sulla fascia sinistra, sotto la Sud, per poi guadagnare una serie di rimesse laterali che fanno saltare i nervi agli avversari. Uno di loro commette fallo sul Capitano, che sta per battere la punizione, con Fabio Simplicio al suo fianco, quando Radu perde la testa e si avvicina al brasiliano, colpendolo con una testata al volto. Volano altri spintoni, i laziali ce l’hanno con Totti, accusato di perdere tempo in maniera provocatoria, anche se in realtà sono stati loro stessi a perdere dei secondi, non obbedendo all’arbitro che gli chiedeva di rispettare la distanza dal punto di battuta. Il terzino Radu viene espulso dall’arbitro, quindi la Lazio resta in dieci uomini. Totti continua ad essere beccato e spintonato dagli avversari, ma mantiene la calma. Al 90’ Taddei avanza sulla destra, entra in area e crossa verso il centro in direzione di Simplicio: il brasiliano viene visibilmente spinto da Biava, con il braccio destro, e cade a terra. Tagliavento fischia il calcio di rigore in favore della Roma: la decisione è corretta, ma i biancazzurri protestano furibondi con il direttore di gara. A causa delle dure proteste viene espulso anche Ledesma, mentre Matuzalem addirittura afferra l’arbitro per un braccio, mentre questi estrae il cartellino rosso. Si perde molto tempo a causa di questi episodi, mentre Francesco Totti aspetta di poter battere il rigore. Il Capitano parte, calcia di destro con potenza ed infila la palla sotto al sette. La traiettoria è quasi centrale, ma Muslera si tuffa sulla destra, finendo fuori causa. E’ la rete del 2-0 per la Roma, che chiude definitivamente la partita. Totti corre ad esultare sotto la Sud, si toglie la maglia e viene ammonito da Tagliavento. Non appena il gioco riprende, Montella sostituisce il Capitano con Paolo Castellini, per regalargli l’affettuosissima ovazione del suo pubblico. Dopo ben sei minuti di recupero, arriva finalmente il fischio finale: la Roma vince il suo quinto derby consecutivo, grazie ad una doppietta del suo Capitano, della sua bandiera.


CONCLUSIONE

La Roma vista ieri all’Olimpico è stata ben diversa da quella dell’ultimo periodo. La difesa ha saputo essere molto attenta, ma anche coraggiosa nel cercare sempre l’anticipo sugli avversari. David Pizarro, a centrocampo, ha smistato molti palloni con grande precisione ed intelligenza tattica. De Rossi è ancora lontano dall’essere il centrocampista formidabile di qualche tempo fa, ma ha giocato comunque meglio rispetto agli ultimi tempi. Poi c’è, naturalmente, Francesco Totti, che al di là del periodo difficile che ha passato quest’anno, ha dimostrato ancora una volta di essere tutto fuorchè un giocatore finito. Se la squadra avesse giocato sempre con questa intensità, con questa grinta, con questa voglia di vincere, sicuramente a questo punto della stagione gli obiettivi sarebbero ben altri. Montella è apparso molto freddo e pragmatico, impassibile anche dopo i gol della sua squadra, come se fosse un allenatore dalla lunga esperienza. Va ricordato che da quando c’è lui alla guida della Roma, sono arrivati 10 punti in 4 gare: un bilancio positivo per il giovane tecnico giallorosso, sebbene quella di ieri sia stata la prima partita giocata veramente bene, dal momento del suo arrivo. Ora la Lazio si trova due soli punti sopra alla Roma, mentre l’Udinese, quarta in classifica, dista quattro punti. Raggiungere la qualificazione alla Champions sarà difficile, ma se i giallorossi proseguiranno sulla strada intrapresa durante questo derby vinto, spuntarla sarà ancora possibile.

Fabrizio Landolfi

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2 commenti:

Arnold ha detto...

La colpa è del laser..Lotito pupazzo.

Papavoine ha detto...

La storia del laser,in effetti,è proprio ridicola.

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