Inter, il Sogno è finito: Derby al Milan

Inter, il Sogno è finito: Derby al Milan

Di Fabio Scognamiglio

INTER - MILAN 0-1

FORMAZIONI

INTER: Castellazzi; Cordoba, Lucio, Materazzi (Biabiany dal 68’), Chivu; Zanetti, Obi (Coutinho dal 35’), Stankovic; Snejder; Milito (Pandev dal 46’), Eto’o. All: Rafael Benitez

MILAN: Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso (Pirlo dal 46’), Ambrosini, Flamini; Seedorf (Boateng dal 73’); Robinho (Antonini dal 62’), Ibrahimovic. All: Massimiliano Allegri

MARCATORI: Ibrahimovic (M) al 5’ (R).

NOTE: Ammoniti: Gattuso, Ambrosini, Ibrahimovic (M), Pandev (I), per comportamento non regolamentare. Espulso Abate per doppia ammonizione Recuperi: 2’ nel primo tempo; 4’ minuti nel secondo tempo. Tiri in porta: 3-1 Angoli: 3-4 Fuorigioco: 2-3

Incredibilmente l’Inter si risveglia da un sogno: la fantastica squadra capace di vincere tre titoli, di dominare i derby, di non perdere mai in casa, fa fatica a ritrovarsi. La sveglia è suonata più forte ieri sera, alla fine del derby contro il Milan. Se gli squilli erano già arrivati alle orecchie dei tifosi, ma si faceva ancora finta di niente e ci si girava dall’altra parte, adesso non è più il tempo di dormire. Quando la sveglia suona più forte, si sa, è ora di alzarsi e mettersi a lavorare. Lo sa bene Benitez, criticato dal presidente Moratti a fine partita, ma lo sa bene anche il patron stesso, che quest’anno ha dato al tecnico spagnolo una rosa formata da ragazzini, senza nessun colpo di mercato come ci aveva abituato negli ultimi anni. I conti adesso iniziano ad essere salati e se il tecnico chiede rinforzi a gennaio, richiesta sacrosanta, il presidente vorrebbe vedere la propria squadra giocare un po’ meglio.
Da applausi il Milan operaio di Allegri: il tecnico toscano ripulisce la squadra da tutta quella fantasia che appariva inutile per mettere polmoni e grinta a centrocampo. Quello che si è visto in campo è un Milan che corre molto di più, che non offre spazi agli avversari e che riesce a ribaltare l’azione in pochissimo tempo. Riconquista e ripartenza, sono due parole che a Milano già conoscono, ma non in casa rossonera, affascinati dalle giocate di Pirlo e Ronaldinho che non hanno portato a niente, mentre sull’altra sponda quelle due parole magiche hanno fatto la fortuna di Mourinho e della stagione trionfale della tripletta. Qualcosa su cui Benitez dovrà riflettere, una scommessa da vincere per Allegri che se non dovesse riuscirci attirerebbe le ire del suo presidente.
Benitez sceglie a sorpresa Materazzi al centro della difesa con Lucio e il dirottamento di Cordoba a destra. A centrocampo ritorna il rombo con la conferma di Obi. Schieramento speculare per il Milan che rinuncia a Pirlo e schiera Ambrosini, Gattuso e Flamini, mentre Seedorf agisce alle spalle di Robinho e Ibrahimovic.
L’impressione che il Milan stia meglio dell’Inter arriva dopo pochi minuti con Abate che va via in velocità a Chivu e crossa per Seedorf che di testa manda alto. Al 5’ minuto il Milan riconquista palla sulla propria trequarti e con un lancio preciso Ambrosini pesca Ibrahimovic in area di rigore, Materazzi lo stende ed è calcio di rigore. Spiazzato Castellazzi dallo stesso svedese, il Milan è in vantaggio. Ancora il Milan la fa da padrona con l’Inter che non riesce a reagire: è Cordoba con un grande anticipo su Flamini a salvare la situazione al 14’, e poi Materazzi al 17’ è bravo ad anticipare Robinho; entrambe le azioni ispirate sempre da Ibrahimovic. Ancora lo svedese al 20’ lascia partire un destro al volo che termina di poco alto sopra la traversa. Rumoreggia il pubblico dell’Inter che non vede la propria squadra reagire. Al 35’ si fa male Obi, ennesimo infortunio muscolare, al suo posto entra Coutinho. La squadra torna al sistema di gioco classico e qualcosa cambia subito: al 37’ azione palla a terra e tutta a due tocchi per smarcare al tiro Coutinho, destro che termina a lato. Al 39’ Gattuso atterra Snejder al limite dell’area, rischiando il secondo giallo. La punizione dell’olandese va vicinissima alla porta dando l’illusione del gol. Cordoba va via con una bella sgroppata sulla destra al 41’, bello anche il cross a cercare Milito, ma è bravo a chiudere con una perfetta diagonale, Abate.
Nella ripresa Milito si ferma per un piccolo problema ed entra subito Pandev, mentre nel Milan Pirlo rileva Gattuso a rischio di un’altra ammonizione. Ci prova l’Inter ma sempre con poca convinzione e con una manovra lenta e impacciata. Snejder al 54’ ci prova dopo uno scambio con Pandev ma la sua conclusione è alta. Due minuti dopo l’olandese ci prova ancora su punizione, ma Abbiati respinge il potente tiro. Al 60’ il Milan resta in 10: Abate e Pandev discutono animatamente e vengono alle mani, l’arbitro ammonisce entrambi ma Abate aveva già preso un cartellino nel primo tempo. Corre ai ripari Allegri che sostituisce Robinho con Antonini. Ancora Snejder, ancora dalla distanza al 63’, tiro centrale che Abbiati blocca. Bel taglio di Pandev due minuti dopo, Snejder lo serve ma il macedone colpisce male, tiro lento che il portiere rossonero raccoglie. Si rivede il Milan al 69’ con Ibrahimovic che appoggia per Seedorf che accorre, ma il suo sinistro termina di pochissimo a lato. Biabiany prende il posto di Materazzi, infortunatosi in un durissimo scontro con Ibrahimovic che forse meritava il rosso. Nel Milan Allegri richiama Seedorf per Boateng. L’ultima occasione è al 78’ quando Snejder recupera un pallone sul lato corto dell’area di rigore e lo rimette forte al centro, ma nessun nerazzurro riesce ad intervenire.
Finisce qui una partita che vede il ritorno alla vittoria in un derby per il Milan: non succedeva dal 2008 e in casa dell’Inter erano 5 anni che i nerazzurri la facevano da padrone. Crolla anche il record di imbattibilità della squadra campione di Italia che in casa non perdeva da 46 partite (33 vittorie, 13 pareggi). I rossoneri scavalcano la Lazio e si portano in vetta alla classifica di serie A, mentre l’Inter scivola al 5° posto a -6 dai cugini. Una posizione che i tifosi erano anni che non vedevano.
Benitez nel fine partita è deluso ma incoraggia i suoi: “La squadra ha provato a rimontare; il calcio di rigore all’inizio ha cambiato tutto, ha scombinato i nostri piani. Dovevamo essere più pazienti, invece al momento del passaggio decisivo avevamo troppa fretta e le giocate non erano così perfette. Loro sono stati molto aggressivi e non ci hanno fatto giocare. La palla doveva girare più velocemente, in maniera che potessimo prendere più spazi, ma loro erano bravi a chiuderci ogni possibilità.”
Allegri è soddisfatto della prova dei suoi: “Abbiamo giocato con buona intensità. Siamo partiti benissimo, poi abbiamo concesso poco anche in 10 contro 11, per questo credo che sia una vittoria meritata. E’ una vittoria importante perché fa crescere l’autostima. Io credo che anche se ti chiami Milan devi correre e sacrificarti e i miei giocatori questo lo hanno capito subito e sono molto disponibili.”

I MIGLIORI

INTER: SNEJDER: Non eccelle ancora l’olandese, che è un lontano parente di quello dell’anno scorso, ma è l’unico che riesce a impensierire Abbiati.

MILAN: THIAGO SILVA: Insieme a Nesta costruisce una gabbia che reclude Milito nel primo tempo ed Eto’o nel secondo; da lì non si passa e grazie a loro il Milan non ha subito che poco.

I PEGGIORI

INTER: CHIVU: Perde molti duelli nell’1 contro 1, si propone poco in fase offensiva non permettendo di dare ampiezza alla manovra, e le poche volte che sale, le giocate sono sempre di scarsa qualità

MILAN: ABATE: Casca come un pollo nella provocazione di Pandev ed essendo già ammonito lascia la sua squadra in 10. Poteva anche costare caro ai rossoneri.

Fabio Scognamiglio

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