Di Canio – Sunderland: fine di un'amore mai nato
Pubblicato da
Andrea
on domenica 29 settembre 2013
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Di Canio – Sunderland: fine di un'amore mai nato
Di Renato Cignoni
Due immagini sono significative della breve esperienza di Paolo Di Canio alla guida del Sunderland: la scivolata sull'erba, con conseguenti strisce verdi-marroni sui pantaloni della divisa sociale, per festeggiare il secondo goal nel derby con il Newcastle, in una delle sue prime gare con i black cats e l'altra, quella di lui immobile, al termine della gara con il WBA nell'ultimo turno di Premer League, davanti il settore ospite a guardare i suoi tifosi invitarlo, con gesti plateali, ad andarsene.
Nel mezzo pochi successi, tante sconfitte ed un rapporto sempre teso con i suoi giocatori (alla fine saranno proprio loro, guidati dal capitano O'Shea, a chiedere l'esonero).
Anche il latente “razzismo” Albionico nei confronti degli italiani presenti in squadra (molto criticato l'acquisto di Giaccherini) e nello staff tecnico (reo di poca collaborazione con i tecnici inglesi delle giovanili) ha contribuito all'insuccesso del rapporto.
Paolo Di Canio paga, inoltre, l'eccessiva fretta di rimettersi in gioco dopo il polemico addio (una costante) allo Swindon Town che l'ha visto accettare l'offerta della peggiore squadra della Premier League con giocatori (definizione eccessiva, sarebbe meglio riesumare il termine “pipperi” tanto caro alla Gialappa's) più a loro agio nel dormire, ubriachi e ricoperti di sterline, sul pavimento di un casinò che a calcare i prestigiosi palcoscenici della massima serie inglese.
Siamo convinti che assorbita la delusione e fatto tesoro degli errori, Paolo Di Canio sarà nuovamente pronto ad affrontare un'altra avventura alla sua maniera, a testa alta.
Renato Cignoni
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