Piccoli passi verso la ripresa: Inter agli Ottavi

Piccoli passi verso la ripresa: Inter agli Ottavi

Di Fabio Scognamiglio

INTER - TWENTE 1-0

FORMAZIONI

INTER: Castellazzi; Cordoba, Lucio, Materazzi, Zanetti; Stankovic, Cambiasso; Biabiany (Santon dall’80’), Snejder (Nwankwo dall’87’); Eto’o; Pandev (Biraghi dal 91’). All: Rafael Benitez

TWENTE: Mihaylov; Brama, Wisgerhof, Douglas, Leugers (Buysse dall’80’); De Jong, Janssen, Rosales; Chadli, Janko (Landzaat dal 75’), Ruiz. All: Michel Preud’Homme

MARCATORI: Cambiasso (I) al 55’.

NOTE: Ammoniti: Cordoba, Lucio (I), Leugers (T) per gioco scorretto. Recuperi: 0’ nel primo tempo; 3’ minuti nel secondo tempo. Tiri in porta: 12-5 Angoli: 7-3 Fuorigioco: 0-1

Piccoli e timidi segnali di ripresa arrivano dalla partita col Twente in Champions League per l’Inter. Innanzitutto arriva la qualificazione con un turno di anticipo, meglio dello scorso anno quando si dovette lottare all’ultima giornata contro il Rubin Kazan. La differenza reti al momento farebbe passare il Tottenham come primo del girone, ma per l’Inter era importante tornare a vincere dopo tre settimane. La squadra di Benitez vince col risultato minimo, ma non si può certo dire che non sia un risultato meritato. I nerazzurri sfiorano più volte il gol ma, un po’ per sfortuna, un po’ per poca precisione, alla fine decide una deviazione di Cambiasso dopo una punizione di Snejder.
Gli ospiti sono aggressivi, tanta corsa e fisicità, ma molto carenti dal punto di vista tecnico, sul quale l’Inter riesce ad emergere soffrendo soltanto nel finale di primo tempo e, come è naturale, negli ultimi minuti prima del 90’. Si allontanano le voci che vogliono esonerato l’allenatore spagnolo e la mancanza di unità nello spogliatoio. E non è un caso che il gol arrivi proprio da chi era stato sospettato di aver chiamato Moratti per dire che Benitez non andava bene. L’abbraccio finale di tutti i giocatori con in ringraziamenti a tutto lo stadio, sono segnale che la squadra è unita e vuole presto tornare a essere competitiva come giusto che sia.
Benitez ha scelte obbligate per l’11 titolare, preferendo però Cordoba a Santon sulla destra e schierando Pandev come prima punta, mentre dirotta Eto’o sulla sinistra. La mossa si rivela efficace perché il Twente non se l’aspetta e questo innesca di più gli inserimenti di Snejder e dei centrocampisti.
Al 3’ minuto è infatti Snejder a sfiorare il gol, raccogliendo al volo l’assist di Biabiany, ma la palla esce incredibilmente a lato. L’olandese doveva soltanto appoggiare il pallone in rete. Al 5’ va al tiro Pandev da fuori, ma il suo sinistro è debole e facile per il portiere bulgaro. Ancora da fuori ci prova l’Inter con Stankovic, ma la parabola è alta. Si vede il Twente al 12’ con Chadli che gestisce bene il pallone sulla sinistra e crossa per Ruiz che incoccia male di testa. Snejder viene atterrato al 14’ al limite dell’area dopo una bella e veloce azione; lo stesso numero 10 va a calciare, ma trova la traversa sulla sua strada. L’Inter continua a macinare gioco e ancora al 20’ riesce a smarcare al tiro Biabiany, ma il suo destro è centrale. Altra clamorosa occasione al 24’ per Pandev che riceve in area da Snejder, si gira e calcia però addosso al portiere in uscita. Un minuto più tardi Biabiany spinge il contropiede, poi serve Eto’ che ci prova con un tiro a giro sul secondo palo, respinge Mihaylov, arriva Stankovic e calcia alto. Sembra che l’Inter abbia in mano la gara, ma alla mezz’ora un pallone vaga al limite dell’area nerazzurra, arriva Janssen che calcia a botta sicura ma trova pronto un super Castellazzi. Un minuto dopo Chadli ha la grande occasione ma il suo pallonetto a scavalcare il numero 12 dell’Inter si spegne a lato. Al 38’ Lucio tenta una giocata impossibile nella propria area, Janko gli porta via la sfera, ma ancora il portiere dell’Inter è bravo a uscire. Al 41’ l’occasione è per Brama che entra in area ma è chiuso bene da Lucio in angolo al momento del tiro. Il primo tempo si chiude ancora con un’occasione incredibile per l’Inter, quando Eto’o smarca Cambiasso, ma il sinistro dell’argentino viene deviato dalla testa di un difensore.
L’Inter comincia con gran piglio la ripresa con Eto’o che va due volte al tiro nel giro di pochi minuti, ma nella prima occasione non inquadra lo specchio della porta, mentre nella seconda para bene Mihaylov. Al 51’ Snejder trova Pandev che controlla saltando l’avversario ma poi calcia a lato. Il gol è nell’aria e arriva al 55’: punizione di Snejder deviata dalla barriera, la palla arriva sui piedi di Cambiasso che calcia sul palo più lontano trovando il gol del meritato vantaggio. L’Inter viaggia sulle ali dell’entusiasmo e Zanetti compie un grande slalom sulla sinistra, poi va al tiro ma respinge in angolo il portiere. Occasione incredibile ancora per Snejder che si trova a tu per tu col portiere, lo anticipa ma la palla termina incredibilmente a lato, quando tutti quanti avevano già pensato al gol. Al 69’ ennesima iniziativa di Zanetti sulla sinistra, Pandev non riesce a calciare e appoggia all’indietro su Stankovic che, tradito dal terreno, manca incredibilmente il bersaglio. Preud’Homme tenta di modificare la situazione inserendo Landzaat al posto di Janko e proprio l’esperto centrocampista va vicino al pareggio colpendo la traversa al 75’. Un minuto più tardi è De Jong che raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia di controbalzo ma non trova la porta. All’80’ esce Biabiany, tra i migliori della serata, ed entra Santon, mentre il Twente richiama Leugers per Buysse. L’ultima grande occasione è all’86’ direttamente da calcio d’angolo, Janssen impegna severamente Castellazzi. Nell’Inter c’è poi spazio per Nwankwo che prende il posto di Snejder e per l’esordio di Biraghi al posto di Pandev.
Finisce con una vittoria meritata, che avrebbe potuto e dovuto essere più rotonda, ma per i tempi che corrono va anche bene così in casa Inter.
Benitez è soddisfatto e meno teso delle altre volte a fine partita: “Era importante vincere; è un periodo in cui siamo molto in difficoltà, ma oggi si vedeva che volevamo la vittoria a tutti i costi. Il carattere ha fatto la differenza. Eto’o l’ho spostato a sinistra per sorprendere loro e permettere maggiori inserimenti di Snejder e Stankovic. Non è facile giocare sempre con così tanti giovani, quando recupereremo altri elementi, la squadra andrà ancora meglio.”

I MIGLIORI

INTER: STANKOVIC: E’ quello che corre più di tutti, riesce ad essere puntuale nelle chiusure e farsi sempre vedere in fase d’attacco.

TWENTE: RUIZ: L’uomo più pericoloso per gli olandesi. Quello più cercato dai compagni e che riesce spesso a saltare l’uomo. Un po’ impreciso sotto porta, ma è la risorsa più importante della squadra.

I PEGGIORI

INTER: LUCIO: Difetta nel voler tenere tanto il pallone tra i piedi, rallentando le ripartenze della squadra e rischiando di perdere il possesso.

TWENTE: JANKO: Dovrebbe dare profondità alla squadra, ma soffre la marcatura di Materazzi e non entra quasi mai in azioni importanti.

Fabio Scognamiglio

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