La situazione interista
Pubblicato da
Andrea
on lunedì 22 novembre 2010
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La situazione interista
Di Giacomo Cerina
Chi avrebbe mai pensato che, dopo 13 giornate di campionato, la squadra dominatrice degli ultimi quattro tornei si trovasse al settimo posto in compagnia del Palermo? Penso davvero in pochi.
L’inter è in crisi. Lo dicono i risultati, lo dice la classifica, lo dice l’aria che si respira ad Appiano Gentile. Benitez è in piena difficoltà e lo si evince anche dalle interviste che rilascia, in cui non riesce a spiegare cosa davvero succede alla squadra, perché forse non lo sa nemmeno lui. Sicuramente un ruolo fondamentale lo giocano gli infortuni, più di venti dall’inizio della stagione. La squadra è decimata, ma visto il potenziale della rosa ci si aspettava comunque qualcosa di più. L’inter non gioca più, da un po’ di tempo, come sa. Le distanze tra i reparti sono palesi, manca come il pane la spinta di Maicon, essenziale fonte di gioco interista per anni. Cordoba e Materazzi non sono sicuramente degni sostituti del muro Samuel e la difesa balla, nonostante un Lucio guerriero e tappabuchi. A centrocampo pare una corsia ospedaliera: sono già mancati tutti i centrocampisti e, quando rientrano, o si rifanno male o ne mancano di nuovi. E’ dura lavorare quando non si può fare affidamento sui giocatori-chiave a metà campo, quando manca chi ti disfa e costruisce gioco. Se poi aggiungiamo che Snejder è irriconoscibile rispetto allo splendido giocatore del passato campionato e del mondiale, che Pandev sta attraversando un involuzione preoccupante, che Milito da Principe è diventato ranocchio (oltre all’infortunio patito) e che non ci sono grandi alternative, vista anche la cessione di Balotelli, bene, il quadro è fatto. Ieri ha perso la testa l’unico giocatore che sta avendo un rendimento ben al di sopra dello scorso anno, quello che sta tenendo su la baracca, Samuel Eto’o: si prevedono per lui un po’ di giornate di squalifica per la testata rifilata al difensore del Chievo Cesar e questa è davvero una mazzata per gli uomini di Benitez. Certo Moratti, “viziato” dai predecessori Mancini e, soprattutto Mourinho, con trofei e vittorie che hanno fatto dell’inter una squadra apprezzata e temuta in tutta Europa, starà pensando di tutto e di più.
L’ inter risalirà, bisogna starne certi, ma lo scudetto da quest’anno sarà una contesa diversa e lo si capisce da subito. Dietro c’è bagarre, e il dominio interista pare mostrare le sue prime crepe.
Per la cronaca a Verona i nerazzurri hanno perso 2-1 giocando davvero una brutta partita nel complesso. Gli sportivi di tutta Italia (non interisti!) saranno felici.
Giacomo Cerina
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