02/07
Uruguay-Ghana
Olanda-Brasile
03/07
Argentina-Germania
Spagna-Paraguay
Alla vigilia della rassegna iridata pochissimi avrebbero pronosticato che l’Inghilterra non sarebbe riuscita ad arrivare ai quarti, ma la qualificazione con il secondo posto nel girone ha complicato il percorso di Capello e dei suoi, facendogli incrociare agli ottavi un’altra nazionale molto competitiva come la Germania. Sulla gara giocata tra inglesi e tedeschi ha pesato senza dubbio il clamoroso errore arbitrale legato al gol di Frankie Lampard; la palla calciata dal centrocampista del Chelsea aveva varcato abbondantemente la linea di porta, ma il gol non è stato convalidato. In quel momento l’Inghilterra era in svantaggio per 2-1 e segnando avrebbe raggiunto il pareggio a pochi minuti dall’intervallo. Quindi Fabio Capello e i suoi giocatori hanno delle attenuanti per giustificare, almeno parzialmente, questa deludente eliminazione. Tuttavia c’è da dire che la Germania per tutta la partita ha espresso un gioco migliore ed è riuscita a superare la difesa inglese per ben quattro volte, con Klose , Podolski e Muller (autore di una doppietta). L’Inghilterra ha dato l’impressione di non avere un gioco ben delineato e dei punti di riferimento, Wayne Rooney non è si è espresso ai livelli a cui siamo abituati a vederlo, probabilmente anche a causa della condizione fisica non ottimale, e il reparto offensivo è stato piuttosto inconcludente. La Germania di Loew ha dimostrato più solidità, è stata sicuramente aiutata dalla fortuna in occasione del gol annullato a Lampard, che poteva cambiare le sorti della partita, ma è una squadra che gioca un ottimo calcio, tecnico, veloce, con fitti scambi palla a terra.
Anche l’Argentina ha superato il turno con la complicità di un grossolano errore dell’assistente di linea, che ha convalidato il gol del vantaggio sul Messico nonostante Tevez, l’autore della rete, fosse in evidente fuorigioco. E’ un discorso abbastanza simile a quello su Germania-Inghilterra: gli argentini hanno giocato meglio, dimostrando superiorità rispetto al Messico, quindi è probabile che avrebbero vinto la partita anche senza quell’errore. Eppure il gol di Tevez in fuorigioco è arrivato sullo 0-0, per cui si tratta di un episodio piuttosto pesante: una volta in svantaggio la squadra di Maradona si è trovata la gara in discesa ed ha realizzato altri due gol, ipotecando la vittoria. Il primo dei due è venuto a causa di un errore del difensore messicano Osorio, che ha praticamente servito Higuain davanti alla porta, il secondo grazie ad una prodezza di Tevez. Nell’ultima fase della partita ha preso piede il forcing del Messico, che però è riuscito solo ad accorciare le distanze con bellissimo gol di Hernandez. Il risultato finale è stato di 3-1 in favore dell’Argentina di Maradona, che ai quarti incontrerà la Germania: sarà uno scontro interessante, una sorta di finale anticipata tra due grandissime squadre che si sono affrontate varie volte nella storia dei Mondiali. L’ultima fu proprio quattro anni fa in casa dei tedeschi, che eliminarono l’Albiceleste ai calci di rigore, sempre nei quarti di finale. Questa volta gli argentini vogliono prendersi la rivincita, anche per dimostrare a tutti il loro grande valore; finora, in questo Mondiale, l’Argentina ha incontrato buone squadre ma nessuna tra le cosiddette “grandi”, dunque il match con la Germania sarà una sorta di prova del nove.
Il Brasile di Dunga continua a giocare in maniera abbastanza sobria e spartana, soprattutto rispetto agli standard a cui è abituato il pubblico carioca: pochi tocchi di classe e poco spettacolo. E’ un Brasile decisamente più europeo che bada alla sostanza, forte di una difesa granitica fatta di fuoriclasse e di una solidità di squadra veramente notevole. La star più attesa, Ricardo Kakà, in queste prime partite non ha brillato, eppure il Brasile ha vinto contro il Cile senza troppa difficoltà grazie alle reti del difensore Juan, del bomber Luis Fabiano e di Robinho. In alcuni momenti la Selecao da l’impressione di essere piuttosto chiusa in difesa, ma poi riesce a trovare il momento giusto per colpire gli avversari quando meno ci si aspetta: si tratta di una squadra davvero abile dal punto di vista tattico. A fronteggiarla nei quarti di finale sarà l’Olanda, che negli ottavi ha eliminato la Slovacchia battendola 2-1. Si tratta di un’altra buonissima squadra, che potenzialmente avrebbe tutte le carte in tavola per competere con le favorite, ma diverse volte nei Campionati Mondiali ed Europei ha deluso le aspettative. I tulipani hanno di nuovo a disposizione Arjen Robben, autore di un gran gol e di un’ottima prestazione contro la Slovacchia: l’esterno olandese aveva rischiato di dover saltare i Mondiali a causa di un infortunio, ma ora è apparso in gran forma. Insieme a lui Dirk Kuyt, Robin Van Persie e l’interista Sneijder, autore del secondo gol contro gli slovacchi, formano un attacco stellare davvero difficile da tenere a bada. Inoltre, Van Marwijck può contare su altri ottimi elementi, sempre per il reparto offensivo, come Van der Vaart, Elia ed Huntelaar. L’Olanda commette però qualche ingenuità in fase difensiva, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen: contro la Slovacchia, sull’1-0, gli orange hanno rischiato due volte di subire il gol del pareggio, lasciando Vittek in zona tiro quasi da solo. Per fortuna loro il centravanti slovacco ha sbagliato in entrambe le occasioni. In ogni modo Olanda-Brasile sarà una sfida davvero entusiasmante da non perdere.
Il Ghana ha avuto la meglio sugli Stati Uniti, vincendo per 2-1 ai tempi supplementari, dopo che i primi novanta minuti erano terminati sul risultato di 1-1. Si tratta dell’unica squadra africana, in questo Mondiale nel continente nero, rimasta ancora in corsa. Non è stato facile sconfiggere gli americani guidati da Bob Bradley, che pur uscendo si sono dimostrati avversari ostici, ma il Ghana può ambire ad un piazzamento importante: nel prossimo turno affronterà l’Uruguay guidato da Oscar Washington Tabarez, un’altra squadra-rivelazione. I sudamericani hanno ottenuto l’accesso ai quarti battendo la Corea del Sud per 2-1, ed hanno dimostrato di avere degli attaccanti davvero pericolosi: non solo Diego Forlan, bomber dell’Atletico Madrid, ma anche il palermitano Cavani e Luis Suarez, entrambi ventitreenni. Va sottolineata in particolare la prestazione di Suarez nella partita contro la Corea del Sud, nella quale l’attaccante uruguayano è stato decisivo realizzando una doppietta. La sfida tra Uruguay e Ghana sarà una vera battaglia: la vincitrice avrà la certezza di classificarsi tra le prime quattro nazionali del mondo, traguardo che alla vigilia era considerato difficilmente raggiungibile per entrambe.
L’ultima partita dei quarti di finale vedrà la Spagna di Del Bosque di fronte al Paraguay. Le “furie rosse” hanno battuto un avversario difficile come il Portogallo di Cristiano Ronaldo, vincendo per 1-0 grazie ad un gol del solito ed implacabile David Villa. Bisogna ricordare che in realtà in occasione di tale gol Villa si trovava leggermente in fuorigioco, ma la Spagna ha dominato la partita facendo un possesso palla autorevole ed attaccando con più convinzione. Fernando Torres sembra non essere in ottime condizioni fisiche, infatti è apparso meno vivace del solito ed è stato sostituito da Llorente. Il ct Del Bosque, inoltre, continua a tenere in panchina (almeno all’inizio delle partite) un campione come Fabregas, ma gli altri centrocampisti finora hanno fatto molto bene. Il Portogallo è sembrato in affanno, anche dopo la rete del vantaggio degli spagnoli è rimasto chiuso in difesa, forse sperando di sorprendere in contropiede, o forse perchè non riusciva ad avanzare palla al piede; Cristiano Ronaldo non si è potuto esprimere come al solito, isolato in avanti in attesa che gli arrivasse qualche pallone. Il Paraguay, invece, avversario della Spagna nei quarti, ha superato il Giappone ai calci di rigore, dopo centoventi minuti di gioco senza gol. Si è trattato della prima gara di questo Mondiale decisa con i tiri dal dischetto: è stato decisivo l’unico errore, quello del giapponese Komano che ha colpito la traversa. Per la nazionale nipponica è un’eliminazione amara, di quelle che lasciano per molto tempo i calciatori e i tifosi a pensare a come sarebbe stato se quel pallone fosse entrato in porta, a cosa sarebbe successo ecc. Per il Paraguay, che peraltro aveva attaccato di più durante i minuti regolamentari e supplementari ma senza trovare il gol, si tratta di un traguardo storico: la squadra sudamericana prima d’ora non era mai arrivata a disputare i quarti di finale di un Campionato del Mondo. Dovrà giocare con la Spagna campione d’Europa, partendo quindi sfavorita, ma a questo punto per i ragazzi del ct Martino è lecito sognare.
Il tabellone delle fasi ad eliminazione diretta si è composto in modo che solo una tra Argentina, Germania ed Inghilterra potrà arrivare in semifinale: gli inglesi sono già usciti, ora staremo a vedere chi andrà avanti tra le altre due. La vincente tra Argentina e Germania, verosimilmente, incontrerebbe la Spagna (sempre se le “furie rosse” batteranno il Paraguay) in semifinale. Mentre sulla carta appare meno imprevedibile l’altra parte del tabellone, con il Brasile favorito per l’accesso alla finalissima: i verdeoro dovranno giocare contro l’Olanda per poi trovare, in caso di vittoria, una tra Uruguay e Ghana. Si tratta di avversarie meno blasonate rispetto a quelle che può incontrare l’Argentina, o la Germania, ma guai a sottovalutarle. Una pecca di questo Mondiale sono sicuramente i tanti errori arbitrali verificatisi, di cui gli episodi che hanno penalizzato Inghilterra e Messico sono solo gli esempi più eclatanti. A causa di tali situazioni sono stati mandati a casa il fischietto italiano Rosetti, lo svizzero Busacca e l’uruguayano Larrionda, ma quel che manca di più è un sistema tecnologico che permetta di evitare gli errori, o almeno la maggioranza di essi. In pratica, la famosa moviola in campo, alla quale Blatter e Platini si sono ostinati ad essere contrari: eppure se ci fosse stata avrebbe risolto diverse situazioni. Inoltre, risulta a tutti davvero paradossale vedere degli arbitri che dal replay di un’azione sul tabellone dello stadio si accorgono di aver sbagliato, ma non possono tornare sulla loro decisione perchè la cosa non è prevista.
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