Di Renato Cignoni
Il Livorno batte, nell'anticipo del venerdi sera, il Brescia per tre a zero ed adesso attende il big match con il Sassuolo, nell'ultimo turno di campionato, per sapere quale destino lo attende:
tutto può succedere, visto anche che andrà in scena anche Verona-Empoli, sia essere promossi direttamente, come prima o seconda, accedere ai playoff come terza o addirittura, nel caso di vittoria veronese e risultato positivo labronico, di promozione diretta anche in caso di terza posizione ( sarebbero nove i punti di vantaggio sui cugini empolesi con conseguente non svolgimento dei playoff).
Classico 3-4-1-2 per Nicola, che preferisce Ceccherini a Decarli in difesa e Lambrughi a Gemiti sull'out sinistro di centrocampo. Calori punta invece su Scaglia e Corvia alle spalle dell'airone Caracciolo.
l Brescia si rende pericoloso solo in avvio: al 7' Scaglia ruba palla a Emerson appena fuori dall'area di rigore amaranto e prova subito la conclusione, ma Fiorillo è attento e devia in corner. Passano 4 minuti e il Livorno passa con Belingheri, che trova il tap-in vincente dopo una conclusione dalla distanza di Dionisi respinta da Arcari. Il raddoppio arriva al 25' e porta ancora la firma di Belingheri: gol fotocopia del trequartista amaranto, che segna ancora sfruttando una respinta corta di Arcari, incapace di trattenere il bolide mancino dai 35 metri di Emerson. Il Livorno gestisce quindi il risultato fino all'intervallo senza rischiare.
La ripresa dura 13 minuti, il tempo necessario al Livorno per chiudere il match: Dionisi scambia con Paulinho, poi si libera in area di Daprelà e trova lo spazio per battere Arcari. E al Picchi cala il sipario.
Il Grosseto non riesce a chiudere imbattuto l’ultima trasferta in B. Una velenosa punizione pennellata da Di Michele, al 41’ della ripresa, costringe i biancorossi a tornare da Reggio Calabria con un pugno di mosche in mano. Primo tempo senza grandi sussulti, a parte alcune parate decisive di Lanni e una conclusione in diagonale di Coulibaly. Nella ripresa, dieci minuti di fuoco per la Reggina, con quattro occasioni non capitalizzate dal Grosseto. Poi è di nuovo Lanni a diventare protagonista. E per un fallo al limite dell’area, la Reggina trova il gol che può significare la salvezza.
Renato Cignoni
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