Noia e sbadigli al Tardini
Pubblicato da
Andrea
on domenica 28 aprile 2013
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Noia e sbadigli al Tardini
Di Marco Cannaviccio
Una partita di metà luglio,ecco cosa sembrava il match tra Parma e Lazio;ma mentre il Parma non ha più nulla da chiedere al campionato,per Lazio non dovrebbe essere cosi dato che (anche se qualcuno forse se ne è scordato) siamo in piena lotta per l’Europa League.Ritmi lenti,squadra senza grinta e senza mordente,per niente incisiva:questa è stata la prestazione degli uomini di Petkovic al Tardini di Parma e non possono bastare due-tre occasioni sul finire del match per cambiare opinione sulla prestazione opaca e insulsa della squadra.
Il Parma è ormai in vacanza,la salvezza l’ha ottenuta e aspetta solo il termine della stagione per andare al mare,ma la Lazio no;la squadra romana dovrebbe comandare il gioco,avere motivazioni,prendere in mano la partita,velocizzare ma soprattutto avere un atteggiamento mentale diverso dopo una serie infinita di partite senza vittoria. Invece no,la squadra è sembrata totalmente senza ardore e senza voglia,come se la testa fosse già alle vacanze:ma forse è bene far presente a questi ‘’professionisti’’ che non basta mezza stagione alla grande per guadagnarsi lo stipendio,bisogna lottare sino alla fine visto anche che la zona Europa League è davvero vicinissima e,con un calendario tutt’altro che proibitivo,si ha il dovere di provarci fino alla fine,senza contare poi che a fine Maggio ci sarà la finale di Coppa Italia contro la Roma e arrivarci avendo già staccato la spina sarebbe un autogol pazzesco.
Le giustificazioni sono terminate da un pezzo:è vero la società ha ingenti colpe avendo per l’ennesimo anno indebolito la squadra a gennaio ma il ruolino da retrocessione del girone di ritorno ha come colpevoli anche tutti i calciatori,che forse si sono seduti troppo sugli allori dopo un inizio molto promettente, e anche lo staff tecnico poiché in fin dei conti,e questo dobbiamo riconoscerlo,lo scorso anno con gli stessi infortuni mister Reja fece molto meglio e ad oggi dobbiamo ammettere che il suo lavoro,fatto perlopiù di un calcio antico e difensivo,non fu apprezzato abbastanza dall’ambiente romano.
In definitiva non abbiamo nulla da chiedere ai giocatori in queste ultime quattro partite,ma solo da pretendere:pretendiamo impegno,grinta,cattiveria e voglia di vincere,perché al mare ci si va a giugno,adesso è ancora il momento di sudare sul campo da gioco.
Nel frattempo è attesa per questa settimana la decisione definitiva per la finale di Coppa Italia:il teatrino che sta andando in scena è a dir poco stucchevole e ridicolo,con la lega che vorrebbe mantenere data e orario (26 maggio ore 21) per un precedente accordo firmato con la Rai,mentre il Prefetto vorrebbe,per motivi di ordine pubblico dato che nello stesso giorno a Roma ci saranno le elezioni,cambiare giorno o al limite orario,spostando la partita nel pomeriggio.Un paese come l’Italia non riesce nemmeno ad organizzare senza isterismi una semplice partita di calcio,questo la dovrebbe dire lunga su come stiamo messi in questa nazio:se il buongiorno si vede dal mattino…nella migliore delle ipotesi siamo rovinati.
Parma (4-3-3): Mirante; Benalouane, Lucarelli, Paletta, Mesbah (79' Gobbi); Marchionni (70' Ninis), Valdes, Parolo; Biabiany (70' Sansone), Amauri, Belfodil
A disp.: Bajza, Pavarini, Rosi, Coda, Strasser, Santacroce, Morrone, Ampuero, Palladino, Galloppa, Boniperti. All.: Donadoni
Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu (82' Pereirinha); Candreva, Onazi, Ledesma, Hernanes, Ederson (66' Floccari); Klose (75' Kozak).
A disp.: Bizzarri, Scarfagna, Cana, Ciana, Crecco, Stankevicius, Mauri, Rozzi, Saha. All.: Petkovic
Arbitro: Calvarese
Marcatori:
Ammoniti: Valdes, Marchionni, Amauri, Ninis, Parolo (P), Candreva, Biava (L)
Espulsi: Biava (L)
Marco Cannaviccio
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