Siena – Napoli 1-1: Calaiò e Pandev decidono il match alla Montepaschi Arena
Pubblicato da
Andrea
on domenica 22 gennaio 2012
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Siena – Napoli 1-1: Calaiò e Pandev decidono il match alla Montepaschi Arena
Di Paolo Esposito
SIENA – I padroni di casa e il Napoli pareggiano nell’ultima giornata del girone d’andata. Tutto nel secondo tempo il bottino. Prima Calaiò manda in vantaggio i suoi su cross di Vergassola. Poi Cavani sbaglia un rigore. Pareggia Pandev, su cross di Dossena nel finale. Buon punto per il Siena, che approfitta delle sconfitte delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. Retrocede ancora, invece, il Napoli, scavalcato anche dalla Roma.
LA CRONACA – Sbadigli per tutto il primo tempo. Solo Calaiò, autore di una partita di grande livello, prova a scaldare i cuori e le ugole dei suoi tifosi. L’attaccante palermitano approfitta di un grossolano errore della difesa azzurra e si ritrova a tu per tu con De Sanctis, ma non trova l’appuntamento con il gol. La ripresa si fa preferire per veemenza degli attacchi e occasioni da gol. E’ proprio il Siena a passare in vantaggio, e proprio con Calaiò. Un primo cross basso proveniente da sinistra è troppo lungo per la sua spaccata, ma il pallone filtrante diventa prezioso per l’accorrente Vergassola, che quasi dalla linea di fondo rimette in mezzo. La difesa azzurra è piazzata ancora una volta in modo imbarazzante, consentendo all’arciere ex azzurro di colpire di testa indisturbato e a porta praticamente vuota. Il Napoli appare confusionario, senza idee, quasi come se i giocatori non avessero voglia di raddrizzare il match. Un lampo di Lavezzi, nel frattempo subentrato a Gargano, regala un rigore in favore dei suoi, ma Cavani calcia tra le braccia di Pegolo. Dopo poco è Dossena a ricevere il pallone sulla sinistra. L’ex udinese crossa in modo preciso per Pandev, che con uno stacco imperioso e preciso manda il pallone verso l’angolo basso della porta senese, lì dove l’estremo difensore non può arrivare. Nel finale è ancora l’ex laziale a rendersi protagonista, ma il tiro da distanza ravvicinata è preda dell’ottimo Pegolo. Finisce così in parità in terra toscana, per un punto che forse serve di più ai padroni di casa, mentre per il Napoli si può parlare di perdite dell’ultimo treno che porta in Europa, almeno quella dei grandi.
DOPO PARTITA – Mazzarri, si sa, è presuntuoso, tatticamente limitato, permaloso con chi gli fa notare determinati suoi errori. Ma un merito gli va riconosciuto, quello di non parlare mai a caso. Nelle interviste si dice soddisfatto, in generale, del campionato fin qui condotto dalla sua squadra. Questi ragazzi devono giocarsi le semifinali di Coppa Italia prima e i quarti di Champions poi, ma la società ha il settimo monte ingaggi della serie A, afferma il tecnico di San Vincenzo. Queste parole danno la misura di quanto l’anno scorso in campionato e quest’anno in Europa il Napoli abbia avuto un cammino più miracoloso che meritorio. Ma i miracoli sono rari, a meno di altri miracoli, e per restare profanamente in tema con la citazione biblica, chi ha orecchie per intendere, intenda.
Paolo Esposito
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