Champions League, ecco il girone A: con il Napoli ci sono City, Bayern e Villarreal

Champions League, ecco il girone A: con il Napoli ci sono City, Bayern e Villarreal

Di Paolo Esposito

Una squadra in quarta fascia ai sorteggi di Montecarlo non poteva aspettarsi molto di più. Magari un po’ di fortuna avrebbe evitato un impatto così traumatico per un’allegra comitiva di giovanotti alla prima esperienza. Fatto sta che un girone “di ferro” potrebbe trasformarsi in un’opportunità irripetibile per fare esperienza a grandissimo livello, strizzando l’occhio ad un’impresa, la qualificazione agli ottavi, che avrebbe del miracoloso.


La prima squadra ad uscire dal bussolotto è stata il Bayern Monaco, della cui storia è superfluo parlare. Negli anni, grandissimi giocatori come Franz Beckenbauer, Sepp Maier, Paul Breitner, Karl-Heinz Rumenigge, Lothar Matthaus e Gerd Muller hanno contribuito a riempire di trofei la bacheca dei bavaresi, che ad oggi annovera due Coppe Intercontinentali, quattro tra Coppe dei Campioni e Champions League, una Coppa UEFA, una Coppa delle Coppe, ventidue titoli nazionali e quindici Coppe di Germania. Oggi Bayern Monaco significa soprattutto azienda. Come un po’ in tutta la Germania calcistica, infatti, il calcio viene concepito come una sorta di enorme circolo virtuoso, una macchina da soldi che passa per lo stadio di proprietà, gli investimenti nel settore giovanile e l’attrazione di grandi campioni. L’Allianz Arena, lo Schlauchboot (il “gommone”, vista la sua forma), è uno stadio da 70 mila posti a sedere, inaugurato in occasione dei mondiali del 2006. E’ considerato uno degli impianti più moderni al mondo e non a caso ospiterà la finale di questa edizione della massima competizione Europea. Sotto il punto di vista tecnico, il Bayern non è certamente il Barcellona di Guardiola, ma può sicuramente contare su giocatori di grandissimo livello, un’ossatura di squadra che permette ai biancorossi, oggi agli ordini di mister Jupp Heynckes, di essere sempre presenti alle fasi finali, spesso in lotta per la coppa. La difesa a supporto della novità Manuel Neuer, arrivato quest’anno dallo Schalke, è formata da una linea a quattro dove di solito agiscono, da destra a sinistra, l’ex genoano Rafinha, i due centrali Boateng e Badstuber e l’altro terzino (e che terzino!) Philipp Lahm. Altro pezzo da novanta si trova a centrocampo, appena davanti alla linea difensiva. Si tratta di Bastian Schweinsteiger, che con Luiz Gustavo forma una coppia di mediani assolutamente complementari. Più avanti troviamo tre uomini “tra le linee”: genio, talento, enormi capacità fisiche sono solo alcune qualità del trio formato da Frank Ribery, Arjen Robben e Thomas Muller, giocatori che hanno nel DNA la capacità di risolvere partite in qualsiasi momento. I tre moschettieri sono al servizio di Mario Gomez, centravanti che non gode della ribalta di suoi colleghi più illustri a livello europeo, ma che con i fatti dimostra di essere un attaccante stratosferico: i suoi 60 gol in meno di cento partite in maglia biancorossa sono una cifra eloquente.


La seconda fascia è occupata dal Villarreal, recente conoscenza della truppa di Mazzarri. Le due squadre hanno dato vita ad una doppia sfida molto combattuta nell’ultima edizione di Europa League. Il “sottomarino giallo” è reduce da una campagna acquisti non proprio esaltante, con il rischio perenne di veder partire i gioielli di famiglia proprio nell’anno dell’approdo in Champions. Sono andati via Capdevilla e Cazorla, due che in maglia valenciana hanno scritto la gloriosa storia recente del club. In compenso è arrivato Zapata dall’Udinese, anche se il colombiano stenta ancora a trovare il giusto rendimento. In porta è confermatissimo Diego López, mentre la linea difensiva di solito vede lo stesso Zapata affiancato da Gonzalo Rodríguez, Musacchio e Oriol. A centrocampo ci sono Bruno, Marchena, Cani e la stella Borja Valero, più volte seguito proprio da De Laurentiis in sede di mercato. In avanti la società ha fatto di tutto, riuscendoci, per trattenere le due stelle: Giuseppe Rossi, altro obiettivo degli azzurri da un po’ di tempo, insieme a Nilmar forma una coppia d’attacco tatticamente imprevedibile. Sono due giocatori veloci, con un bagaglio tecnico enorme, che possono dare filo da torcere a qualsiasi difesa europea.


Chiudiamo con il Manchester City. Lo sceicco Mansour, come al solito da quando è entrato nel calcio, ha voluto fare le cose in grande. Ed ecco arrivare grandissimi campioni a calcare l’erba del City of Manchester, che arricchiscono enormemente una rosa già forte e addirittura in qualche caso mandano in naftalina altri campioni già presenti agli ordini di Roberto Mancini. La difesa davanti al gigante Joe Hart, tuttavia, è tutt’altro che impenetrabile. I terzini sono Micah Richards e Clichy, appena arrivato dall’Arsenal, mentre i centrali sono Kompany e Lescott, sicuramente non due fulmini di guerra. Sempre dall’Arsenal proviene Samir Nasri, talentuoso centrocampista che va ad aggiungersi e Tourè e Barry. Ma è l’attacco il reparto dove Mancini farebbe impallidire perfino gli organizzatori di un incontro di beneficenza tra super campioni: Dzeko, Aguero, Tevez, Bellamy e Balotelli, per citarli in rigoroso ordine di numero di maglia, rappresentano quanto di meglio un allenatore possa desiderare. Certo, è difficile far convivere caratteri e talenti di questo genere, a maggior ragione che chi siede in panchina non è assolutamente inferiore a chi scende in campo, ma trovata l’armonia giusta questa è una squadra che può giocarsela a tutti i livelli.

Il Napoli, dal canto suo, deve innanzitutto fare tesoro di questa esperienza, ben consapevole che in Europa è meglio affrontare le squadre forti ed uscire con le ossa rotte, piuttosto che incrociare avversari sulla carta mediocri con il rischio di essere beffati. Per il momento Lavezzi e compagni hanno il diritto e il dovere di divertirsi, oltre all’onore di affrontare squadre di blasone. A loro, ai nobili, spetta l’onere di vincere.

Paolo Esposito

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2 commenti:

G3nnaro ha detto...

Girone difficile.Penso che il napoli lotterà per il 3° posto con il villarreal.Le altre sono troppo forti.

Wes88 ha detto...

Secondo me,anche per scelta il napoli snobberà un po' la competizione.Per il campionato, lo vedo davanti all'Inter e subito dietro il Milan.

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