Inter - Roma 5 - 3: Tante emozioni, ma i Giallorossi perdono

Inter - Roma 5 - 3: Tante emozioni, ma i Giallorossi perdono

Di Fabrizio Landolfi

Nel posticipo serale della ventiquattresima giornata di campionato, la Roma ha perso 5-3 a Milano contro l’Inter, in una partita vibrante, ricca di emozioni e di gol, che però lascia inevitabilmente l’amaro in bocca alla squadra e al pubblico giallorosso. Si tratta senza dubbio della partita più rocambolesca vista nella stagione attuale. I nerazzurri sono andati subito in vantaggio con una prodezza di Snejider, la Roma ha risposto presto con la rete di Fabio Simplicio, per poi finire di nuovo in svantaggio, dopo il gol di Eto’o. Nella ripresa, i giallorossi sono rimasti in dieci per l’espulsione di N.Burdisso, arrivata in occasione del fallo che ha comportato un calcio di rigore in favore dell’Inter. Lo stesso Eto’o ha tirato e segnato dal dischetto, dopodichè sembrava che i nerazzurri stessero dilagando. Infatti, è arrivata anche la rete del 4-1, firmata da Thiago Motta, ma la squadra di Ranieri non ha mollato, ed è riuscita ad accorciare le distanze con Vucinic e Loria (l’ultimo giocatore da cui ci si poteva aspettare un gol). Nel finale c’è stato il tempo per sognare un clamoroso pareggio, che sicuramente sarebbe rimasto nella storia del calcio italiano, prima che Cambiasso chiudesse i giochi realizzando la rete del definitivo 5-3. Un risultato negativo per la Roma, che ora si ritrova al settimo posto della classifica, scavalcata dal Palermo e dall’Udinese. Va ricordato che i giallorossi hanno disputato una gara in meno: dunque, teoricamente potrebbero trovarsi al quarto posto, in compagnia della Lazio. A fine febbraio verrà recuperata quella gara contro il Bologna, che al Dall’Ara è stata sospesa a causa della neve, e sarà fondamentale ottenere tre punti. Ma, al di là di questo, contro l’Inter a San Siro una sconfitta ci può stare eccome; ciò che pesa come un macigno sulla classifica della Roma sono i tanti pareggi arrivati contro le cosiddette piccole, l’ultimo proprio mercoledì scorso, in casa contro il Brescia. Se i giallorossi avessero vinto quella gara, nonostante la sconfitta di Milano la situazione sarebbe stata diversa. Tornando appunto alla partita contro l’Inter, gli uomini di Ranieri hanno mostrato buon gioco solamente a sprazzi: è evidente che per ottenere risultati positivi serve maggiore costanza, anche nel corso della stessa partita. E’ inutile dirlo, dato che il punteggio parla chiaro, ma ci vorrebbe anche maggiore attenzione in fase difensiva.



FORMAZIONI

Ranieri, pur avendo solo tre attaccanti a disposizione, sceglie il tridente con Vucinic, Menez e Borriello. A centrocampo, Simplicio e Perrotta insieme a De Rossi: Taddei parte dalla panchina.

Leonardo, invece, non lancia Nagatomo dal primo minuto, come era previsto, ma si affida all’esperienza di Zanetti sulla fascia sinistra. A centrocampo, Kharja affianca Cambiasso e Motta, mentre in avanti tocca ad Eto’o e Pazzini, supportati da Sneijder.

Di seguito le due formazioni complete:

INTER: Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Cordoba, Zanetti; Thiago Motta, Cambiasso, Kharja; Sneijder (75' Nagatomo); Eto’o, Pazzini (70’ Milito).

ROMA: Julio Sergio; Cassetti, Juan, N. Burdisso, Riise; Perrotta (67’ Taddei), De Rossi, Simplicio (71’ Greco); Menez (64’ Loria), Borriello, Vucinic.


PRIMO TEMPO

Alle 20.45 l’arbitro Tagliavento fischia il calcio d’inizio: la Roma, come sempre quando affronta l’Inter a Milano, indossa la maglia bianca, anzichè quella tradizionale rossa con bordi gialli. E come sempre, non si capisce perchè. Dopo appena due minuti di gioco, i nerazzurri si portano in vantaggio: Sneijder scambia con Maicon, poi tira dal limite dell’area ed infila la palla sotto l’incrocio, dove Julio Sergio non può arrivare. E’ una rete straordinaria, che permette all’Inter di portarsi subito in vantaggio. La Roma reagisce: al 5’ Borriello si destreggia in area avversaria, finta e tira in porta, ma Julio Cesar devìa fuori. All’11’ parte Vucinic da metà campo, avanza fino al limite dell’area interista, poi serve Cassetti sulla destra. Il terzino romanista crossa con il contagiri verso il lato opposto, mettendo fuori causa Julio Cesar: a due passi dal palo, arriva in scivolata Simplicio, che mette la palla in rete. E’ 1-1, la partita è già molto emozionante. Al 15’ la Roma sfiora persino il raddoppio. De Rossi lancia lungo per Borriello, che stoppa e lascia la palla a Menez più indietro. Il francese tira in porta con potenza, Julio Cesar respinge a fatica, e la sfera torna indietro verso Borriello, che ribatte di testa. Qui il portiere brasiliano dell’Inter compie una vera prodezza, rialzandosi da terra di scatto e respingendo ancora, ma non è finita: sul pallone si avventa Jeremy Menez, che avanza ma viene chiuso dal bravissimo portiere nerazzurro. Dopo questo lampo di bel gioco, però, la Roma creerà troppo poco in fase offensiva, soffrendo il continuo pressing degli avversari, che raddoppiano quasi sempre la marcatura. Invece, i portatori di palla dell’Inter non subiscono la stessa pressione quando tentano la manovra offensiva. Gli uomini di Leonardo si rendono pericolosi al 22’ con una punizione di Sneijder, respinta da Julio Sergio, ed al 26’ con un tiro dalla distanza di Samuel Eto’o, che finisce fuori. Al 33’, finalmente, la Roma riesce a ripartire in contropiede: al termine di un’azione molto rocambolesca, con Simplicio che costringe il portiere avversario ad uscire dai pali, tira in porta Vucinic, ma la sua conclusione viene respinta da Thiago Motta. L’Inter continua a spingere forte, al 35’ Sneijder serve Eto’o, che avanza sulla fascia destra, si accentra, entra nell’area della Roma e tira in porta: Julio Sergio non vede arrivare la palla, forse perchè ha la visuale coperta, quindi si tuffa in ritardo e non arriva sulla conclusione del camerunense. E’ gol, Inter di nuovo in vantaggio. Su questo episodio ha sicuramente responsabilità il portiere romanista, ma oltre a lui, poteva fare di meglio anche John Arne Riise, che non interviene in chiusura su Eto’o, limitandosi ad aspettare il fuoriclasse africano. Nel finale di primo tempo, i tifosi nerazzurri presenti al Meazza protestano contro Tagliavento, un arbitro che non hanno mai amato (ma a dire il vero, quelle due espulsioni in quella gara con la Sampdoria erano sacrosante), per un fallo fischiato alla Roma, che secondo loro non c’era. Poco prima, il direttore di gara aveva lasciato correre su una trattenuta di Ranocchia, ai danni di Borriello, che poteva comportare l’ammonizione per il difensore, ma evidentemente, a tali tifosi, questo andava bene. La prima frazione di gioco termina così, con l’Inter in vantaggio per 2-1.


SECONDO TEMPO

Durante l’intervallo, non ci sono cambi nelle due formazioni. Si riparte con la Roma alla caccia del pareggio, ma il gioco dei giallorossi appare poco ordinato e lucido. Arrivano alla conclusione Riise e De Rossi, entrambi con dei tiri da fuori area che non centrano lo specchio della porta. Al 61’, ancora l’olandese Sneijder lancia lungo verso l’area romanista: scatta Pazzini, arrivando sul pallone indisturbato, ma Nicolàs Burdisso lo rincorre e lo manda a terra. Tagliavento non ha dubbi: è calcio di rigore e cartellino rosso per il difensore romanista. Se l’argentino avesse evitato il fallo, era molto probabile che Pazzini segnasse, ma per la Roma restare in inferiorità numerica è un grosso problema. Samuel Eto’o calcia il rigore e realizza il 3-1 in favore dei suoi. Claudio Ranieri sa che non si può proseguire la gara con il solo Juan al centro della difesa, altrimenti si rischia di subire la goleada. Così, il tecnico giallorosso mette dentro Simone Loria, difensore centrale che in passato non si è dimostrato abbastanza affidabile. Esce dal campo Jeremy Menez, per l’ingresso di Loria, che gioca per la prima volta in questa stagione. Al 67’, entra anche Taddei, al posto di Simone Perrotta, che ha dato tutto nonostante avesse 38 di febbre. Ma l’Inter, in superiorità numerica, è ormai padrona del campo; al 69’ Pazzini sfiora un altro gol, a due passi da Julio Sergio, che si salva in corner. Pochi istanti dopo, l’attaccante dell’Inter esce dal campo: al suo posto Leonardo inserisce El Principe Milito. Al 71’ arriva un cross di Wesley Sneijder dalla sinistra: anche stavolta Riise non interviene, permettendo ad Eto’o di colpire di testa e mettere al centro, dove Thiago Motta, sempre di testa, schiaccia in rete. L’Inter ottiene dunque la rete del 4-1, ai danni di una Roma che sembra spacciata. Due minuti più tardi viene sfiorato persino il quinto gol, con Milito che si trova tutto solo davanti a Julio Sergio, in posizione defilata sulla destra. Una leggera deviazione del portiere giallorosso impedisce all’argentino di insaccare il pallone. Nel frattempo, nella Roma è entrato anche Leandro Greco, prendendo il posto di Simplicio, mentre Leonardo inserisce il giapponese Nagatomo, appena arrivato dal Cesena, al posto di Sneijder. La Roma è in balìa dell’Inter, ma non vuole mollare: i giallorossi sanno di non avere più nulla da perdere, quindi, nonostante l’inferiorità numerica, cercano di buttarsi in avanti, per rendere il passivo meno pesante. Al 75’ De Rossi batte un calcio di punizione, Mirko Vucinic devìà la traiettoria al volo e batte Julio Cesar: è il gol del 4-2. A questo punto la Roma non si ferma, pur tra mille difficoltà vuole inseguire il pareggio, mentre i nerazzurri abbassano il ritmo, probabilmente perchè credono che ormai i giochi siano fatti. All’80’, viene assegnato un calcio d’angolo alla Roma, che in verità non c’era, poichè l’ultimo a toccare la palla, prima che questa uscisse, era stato Marco Borriello. Riise crossa dalla bandierina, Juan salta e colpisce di testa: Julio Cesar si tuffa, non riesce a deviare, ma la palla termina sul palo. Subito dopo, mentre il portiere interista è a terra, sbuca Simone Loria, che calcia forte di destro e segna un gol clamoroso. Nessuno lo avrebbe previsto, ma la Roma ha appena riaperto una gara che sembrava bella che finita, grazie ad una rete di un difensore, Loria, che non aveva mai giocato in tutto il campionato. A questo punto, sul 4-3, con dieci minuti più recupero da giocare, credere nella rimonta non è più un’utopia. L’Inter cerca di mantenere il possesso palla e temporeggiare: per gli uomini di Leonardo è fondamentale impedire alla Roma di attaccare ancora. Al 87’ Eto’o, al termine di un’azione insistita, tira in porta con potenza, Julio Sergio respinge a fatica. Davanti alla porta giallorossa c’è Diego Milito, che potrebbe respingere in rete, ma El Principe, che probabilmente non si aspettava di vedersi arrivare la palla sul piede, calcia male, spedendo in alto. I giallorossi faticano ad avvicinarsi all’area avversaria, l’unica occasione in cui si rendono davvero pericolosi, è quando Borriello riceve un pallone invitante in area, ma il difensore Ranocchia lo anticipa in maniera eccellente. Al 90’, Eto’ va via a Taddei sulla destra, probabilmente commettendo fallo sul brasiliano, ma l’arbitro lascia proseguire: il camerunense crossa verso il centro, Julio Sergio tenta di allontanare in tuffo, Zanetti si avventa sulla respinta del portiere, Juan lo anticipa, ma la palla finisce comunque sui piedi di un interista: Esteban Cambiasso. Il centrocampista argentino stoppa e tira in porta, battendo Julio Sergio in uscita. E’ la rete del 5-3, che consegna definitivamente la vittoria ai nerazzurri.


CONCLUSIONE

Durante Inter-Roma, si è avuta spesso la sensazione che ai giallorossi mancassero le idee in fase offensiva. I giocatori che formano l’attacco di Ranieri hanno ottima tecnica e grandissime capacità, ma probabilmente la squadra necessita di una maggiore organizzazione del gioco. Inoltre, anche in fase di non possesso palla, c’è qualcosa da migliorare; lo scorso anno, il pressing dei giallorossi era più continuo ed energico. La sconfitta di Milano, inevitabilmente, allontana ancora di più la Roma dalla lotta per il titolo: vedendo la situazione in classifica (anche contando che c’è una partita da recuperare), l’obiettivo alla portata sembra essere il quarto posto, magari il terzo, ma non certo il tricolore. Sabato prossimo la truppa di Claudio Ranieri affronterà un altro big match: all’Olimpico arriverà il Napoli di Mazzarri, lanciatissimo all’inseguimento del Milan capolista. Si tratta di una squadra che all’andata, al San Paolo, ha sconfitto la Roma per 2-0, e dispone di attaccanti molto pericolosi. Le assenze di N.Burdisso e Philippe Mexes saranno un problema: si spera in una riduzione della squalifica inflitta al francese, altrimenti Ranieri dovrà ricorrere ad una soluzione inedita.

Fabrizio Landolfi

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