Roma - Catania 4 - 2: Vittoria sofferta tra le polemiche

Roma - Catania 4 - 2: Vittoria sofferta tra le polemiche

Di Fabrizio Landolfi

Nel diciottesimo turno di campionato, la Roma ha battuto 4-2 il Catania allo stadio Olimpico, scavalcando in classifica la Juve e portandosi al quarto posto. I giallorossi hanno iniziato bene la gara, trovando presto il vantaggio con Borriello, ma successivamente sono calati d’intensità. Il Catania ha prima pareggiato con Silvestre, per poi passare addirittura in vantaggio con Maxi Lopez e chiudere la prima frazione in vantaggio. Un primo tempo, tutto sommato, negativo per la Roma: sono mancati l’ordine tattico e soprattutto la solidità difensiva mostrati dalla squadra a Milano, prima della sosta. Nella ripresa gli uomini di Ranieri hanno nuovamente ribaltato il risultato, ma in occasione delle reti di Borriello e Vucinic hanno influito due errori dell’assistente dell’arbitro Brighi: onestamente, va ammesso che ieri all’Olimpico la fortuna ha aiutato la squadra giallorossa, che nel finale ha poi trovato anche il gol del 4-2, firmato ancora da Mirko Vucinic. Episodi arbitrali a parte, vi è sicuramente qualche appunto da fare sulla prestazione della Roma; i tre punti conquistati hanno comunque reso felici i tifosi giallorossi, ma nelle prossime gare, per continuare a raccogliere risultati positivi, servirà una squadra più ordinata e brillante.


FORMAZIONI

Claudio Ranieri ha mandato in campo la sua squadra con il modulo 4-4-2, facendo tornare titolare Rodrigo Taddei: il brasiliano e Jeremy Menez si sono alternati sulle due fasce, mentre la coppia centrale era formata da De Rossi e Simplicio. In avanti, confermato il tandem Totti-Borriello con Vucinic in panchina, al centro della difesa Mexes e Juan dall’inizio.

Nella formazione del Catania, a sorpresa, non è stato inserito Giuseppe Mascara. L’attaccante è rimasto in panchina, al suo posto ha giocato da titolare Simone Pesce, accanto all’argentino Maxi Lopez. Per il resto, gli undici schierati da Marco Giampaolo sono stati quelli previsti alla vigilia.

Di seguito le due formazioni complete:

ROMA: Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Taddei (81’ Vucinic), De Rossi (46’ Greco), Simplicio (46’ Perrotta); Menez; Totti, Borriello.

CATANIA: Andujar; Alvarez, Silvestre, Bellusci, Capuano; Carboni; Gomez, Ledesma (74’ Delvecchio), Pesce (89’ Mascara), Llama (69’ Raphael Martinho); Maxi Lopez.


PRIMO TEMPO

Nei primi minuti di gioco la Roma da l’impressione di essere in buona forma, cerca lo spunto offensivo soprattutto sulle fasce, con Taddei posizionato sulla sinistra e Menez sulla destra. Dopo appena cinque minuti i giallorossi trovano il gol del vantaggio. L’azione nasce grazie all’esterno brasiliano, che avanza sulla fascia lottando contro due avversari, insiste fino alla bandierina del calcio d’angolo e riesce a passare la palla verso Menez. Il francese finta e lascia sfilare per Borriello: quest’ultimo passa ancora più indietro a Daniele De Rossi, che tira con potenza da fuori area. Il portiere Andujar riesce solo a respingere la palla, che viene controrespinta in porta da Marco Borriello. La Roma va quindi in vantaggio, grazie ad una bella azione corale, all’ottimo tiro di De Rossi e all’intuizione da centravanti puro di Borriello, che non appena vede il compagno tentare la conclusione si avvicina al portiere avversario proprio per essere pronto a respingere. Ma nei minuti seguenti, i giallorossi calano d’intensità: Taddei e Menez si scambiano le posizioni sulle due fasce, eppure in avanti la spinta diminuisce. Il Catania cerca di reagire e guadagna una punizione al 16’: la distanza dalla porta è molto lunga, il centrocampista Llama lancia verso l’area romanista, dove Silvestre scatta più avanti di tutti, in posizione regolare, e tenta la deviazione in porta. Il pallone finisce in alto. Poco più tardi Ledesma dalla destra serve Maxi Lopez: l’attaccante catanese, pressato da Juan, cerca spazio con una serie di finte, per poi tirare in porta in diagonale, ma coglie l’esterno della rete. Al 25’ la Roma riparte bene in contropiede: Menez conquista palla al centro ed avanza nella metà campo avversaria, fino al limite dell’area. Il fantasista giallorosso potrebbe servire Borriello o Totti, appostati ai suoi lati, ma preferisce tentare il tiro in porta. Andujar in tuffo devìa la sua conclusione in calcio d’angolo. Nel frattempo però, la Roma non riesce a giocare con sicurezza: la difesa appare distratta e si muove spesso in ritardo. Maxi Lopez viene più volte trovato, dai suoi compagni, smarcato e in posizione regolare. Il portiere Julio Sergio commette diversi errori sui rinvii: in particolare in un’occasione, l’estremo difensore giallorosso rischia di combinare un pasticcio, ed è costretto ad uscire dall’area per spedire la palla fuori. In più, sulle palle alte i giocatori di Ranieri non arrivano quasi mai per primi. Al 29’ il Catania trova il gol del pareggio. Su un corner battuto dalla destra, il difensore Silvestre salta e colpisce forte di testa, prima che Juan possa anticiparlo. Julio Sergio non ci arriva, la palla colpisce prima il palo, per poi sfilare in porta. Fabio Simplicio, appostato sulla linea di porta, tenta il salvataggio in extremis, respingendo il pallone, che però aveva già varcato completamente la linea di porta. L’arbitro Brighi convalida quindi il gol del Catania: il risultato va sull’1-1. Al 35’ Menez parte di nuovo in contropiede, in posizione centrale. Anche stavolta il francese tenta il tiro da fuori area, ma Mariano Andujar si salva ancora in corner. Passano solo due minuti ed è il Catania a ripartire in contropiede: Gomez lancia in avanti per Maxi Lopez, che viene ingenuamente tenuto in gioco da Juan. Il biondo centravanti argentino si lancia tutto solo verso la porta della Roma, Julio Sergio in uscita cerca di ostacolarlo, ma riesce solo a farlo spostare a destra. Da posizione defilata, l’attaccante del Catania calcia con grande precisione e freddezza, ed inquadra la porta vuota. E’ gol, il Catania ha ribaltato il risultato, portandosi in vantaggio per 2-1. La Roma dovrebbe reagire in fretta, ma fatica a costruire gioco e a mantenere il possesso della palla. A centrocampo, De Rossi sembra quasi assente: il vicecapitano della Roma è stanco, evidentemente risente ancora dei postumi dell’influenza. Nemmeno il suo compagno di reparto, Fabio Simplicio, riesce a giocare bene. Prima della fine del primo tempo il Catania rischia addirittura di portarsi sul 3-1, quando riparte in contropiede e si trova con quattro uomini in avanti, contro solo due difensori giallorossi, vale a dire Juan e Riise. In qualche modo, per fortuna della Roma, l’azione sfuma.


SECONDO TEMPO

Sugli spalti dello stadio Olimpico c’è molta delusione per la prestazione della squadra di Ranieri: dopo un inizio che prometteva bene, la Roma sembra già essersi stancata, e i giocatori del Catania (soprattutto Maxi Lopez), si rendono pericolosi con troppa facilità. Claudio Ranieri decide di cambiare i due centrali di centrocampo: fuori De Rossi e Simplicio, dentro Greco e Perrotta. Nel post-gara l’allenatore spiegherà di aver messo in campo Daniele De Rossi poichè il giocatore diceva di sentirsi bene, nonostante la sua condizione fisica, in realtà, non era affatto buona. Tuttavia, va sottolineato che nonostante la prova negativa, il centrocampista di Ostia ha comunque inciso sulla partita, essendo stato proprio lui a propiziare il primo gol di Borriello. La Roma inizia il secondo tempo con molto più impeto, lanciandosi subito all’attacco. Dopo poco più di un minuto di gioco Totti serve Riise sulla sinistra, il terzino norvegese avanza fino alla linea di fondo campo, per poi crossare verso il centro. Andujar esce dai pali nel tentativo di chiudere Riise, ma la palla arriva comunque a Borriello, che colpisce di testa e mette a segno il 2-2. In realtà, come dimostrano i replay dell’azione, nel momento in cui Riise ha calciato per crossare, il pallone era completamente uscito dal campo. Dunque, il gol segnato da Borriello è irregolare. In ogni modo, una volta trovato il pareggio, ci si aspetta che la Roma prenda il sopravvento. Invece i giallorossi calano nuovamente, non riescono a fare la partita e si prestano troppo spesso agli attacchi degli avversari. Al 56’ Gomez ruba palla a centrocampo e avanza pericolosamente, per poi servire Maxi Lopez, il cui tiro termina fuori. Più tardi Francesco Totti cerca di rendersi incisivo: il Capitano batte un calcio di punizione da posizione interessante, e tenta altre due volta il tiro in porta, ma non inquadra mai lo specchio della porta. Totti è nervoso ed arrabbiato con sè stesso, poichè non riesce ad incidere, e non lo nasconde. La Roma corre un altro rischio in difesa, a causa di un rinvio sbagliato di Cassetti che favorisce il Catania. Raphael Martinho, subentrato a Llama, crossa da sinistra per l’area di rigore, dove Maxi Lopez viene provvidenzialmente anticipato da Juan. I minuti passano, il risultato è sempre fermo sul 2-2, e al 77’ Ranieri si decide a mettere dentro Mirko Vucinic. Per l’ingresso del montenegrino non esce un altro attaccante, bensì Rodrigo Taddei. La Roma si trova dunque con quattro uomini in avanti, alla ricerca del gol-vittoria. All’82’ Totti tira con potenza da dentro l’area di rigore, ma la difesa catanese ribatte ancora: niente da fare per il Capitano. Un minuto più tardi un lungo cross di Cassetti dalla fascia destra arriva in area di rigore: Borriello approfitta dell’errore di Bellusci, che non controlla, e calcia di sinistro. Il portiere Andujar respinge, salvando la sua porta. Ma all’ 85’ Jeremy Menez avanza dal centro, dribbla un avversario e serve Totti sulla destra. Il Capitano giallorosso stoppa la palla e passa a Mirko Vucinic, in posizione centrale. In realtà, l’attaccante della Roma è in fuorigioco, ma il guardalinee non alza la bandierina. Vucinic, tra l’altro, viene visibilmente trattenuto per la maglia da Silvestre; tuttavia, la sua posizione al momento dell’assist di Totti era comunque irregolare. Il montenegrino, nonostante la trattenuta, riesce a stoppare la palla e battere Andujar. La Roma si porta quindi in vantaggio per 3-2. I giocatori del Catania protestano per la mancata segnalazione del fuorigioco; onestamente, non possiamo dargli torto. Nei minuti che restano da giocare i giallorossi amministrano bene il gioco, lasciano venire avanti gli avversari e ripartono in velocità. Al 90’ è Vucinic a scattare in contropiede nella metà campo catanese: il montenegrino arriva al limite dell’area, poi serve Totti alla sua destra. Il numero dieci giallorosso calcia in diagonale, ma neppure stavolta inquadra lo specchio della porta. Al 93’ Menez riceva palla nella metà campo giallorossa, e lancia lungo verso il Capitano. Anche in questo caso, i giocatori del Catania sono quasi tutti in avanti; Francesco Totti se ne va sulla destra, attira su di sè Alvarez, per poi servire Vucinic alla sua sinistra. Quest’ultimo calcia al volo e mette di nuovo la palla in rete. E’ 4-2 in favore della Roma. Pochi istanti più tardi il direttore di gara fischia la fine dell’incontro.


CONCLUSIONE

Al di là della soddisfazione, da tifosi, per aver visto la Roma ribaltare una partita che si stava mettendo male, ed ottenere tre punti molto importanti, che hanno permesso il sorpasso in classifica sulla Juve, va tenuto presente che senza i due gol segnati da Borriello e Vucinic, entrambi irregolari, difficilmente la Roma avrebbe battuto il Catania. Probabilmente la gara sarebbe finita in parità, o comunque con un risultato diverso dal 4-2 per i giallorossi. Inoltre, sul piano del gioco, gli uomini di Ranieri non hanno affatto convinto il proprio pubblico. Serve più attenzione in difesa, più velocità e più precisione nei passaggi. In sintesi, serve una squadra ben diversa da quella vista ieri contro il Catania, per ambire all’inseguimento del Milan. Francesco Totti quest’anno fatica maledettamente a trovare il gol. Forse dipende anche dalla posizione in campo, più arretrata rispetto a prima, ma in ogni caso ci si augura che il calciatore simbolo di questa squadra e di questa città riesca prima possibile ad invertire la tendenza.

Fabrizio Landolfi

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