Sampdoria: A Lecce si balla la pizzica blucerchiata
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Andrea
on domenica 21 novembre 2010
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Sampdoria: A Lecce si balla la pizzica blucerchiata
Di Daniele Mosconi
Partita d'altri tempi quella del "Via del mare". Una Samp discreta ma nulla più, riesce ad espugnare il campo del Lecce, con una prestazione dai 2 volti.
Un primo tempo che vede i blucerchiati andare subito in vantaggio con Pazzini, reggere all'inconcludente reazioe giallorossa, per poi segnare il 2-0 ancora con Pazzini, pochi minuti dopo che Chevanton faceva una "Cassanata" facendosi cacciare.
Al riposo la Samp andava sul 2-0, tutto era filato liscio come l'olio. Il Lecce era neutralizzato in tutto, la Samp gestiva alla grande la partita senza mai soffrire. Ma la Samp di quest'anno non sa vincere se non soffre. Il Lecce nella ripresa entrava trasformato, la Samp come suo solito cominciava ad arretrare il baricentro. Così una partita chiusa, si riapriva a metà ripresa con Di Michele che faceva un gol da applausi, ma il demerito va sicuramente a Gastaldello e Cacciatore che non si intendevano. Da quel momento, se la Samp aveva arretrato il baricentro, sul 2-1, avveniva che la Samp attuava un catenaccio d'altri tempi, neanche fosse lei in 10 uomini. Da un azione di calcio d'angolo poi su un cross, Diamoutene pareggiava.
Situazione incredibile che solo alla Samp di quest'anno poteva capitare. Ma per una volta l'orgoglio dei blucerchiati usciva fuori e da un azione di contropiede, Dessena faceva velo e Pazzini, sul filo del fuorigioco, faceva secco per la 3a volta Rosati.
Siamo sinceri, la Samp ha vinto perchè più decisa del Lecce, ma i meriti dei blucerchiati finiscono dove iniziano i demeriti di un Lecce che ha regalato i primi 45 minuti alla Samp.
Un Lecce che nel primo tempo era irriconoscibile, mettiamoci anche il gol di Pazzini dopo pochi minuti e il morale dei giocatori di De Canio, da basso finiva sotto i tacchi. La Samp nel primo tempo giocava in modo ineccepibile, aiutata da una condotta dei padroni di casa che favoriva le ripartenze di Guberti (ottima la sua partita finchè ha avuto fiato) sfiorando spesso la seconda rete, peccando come sempre di poco cinismo sotto porta. Trovandola con un fallo su Marilungo (secondo noi il ragazzo merita il posto da titolare, perchè oggi si è spolmonato per tutto il campo).
Mancavano Palombo e Zauri. A centrocampo la coppia Poli Tissone garantiva un adeguato filtro, mentre al posto del jolly blucerchiato giocava Cacciatore. A noi non piace ripeterci, ,ma questo Cacciatore è un disastro. Ha avuto per tutto il tempo la possibilità di scendere, anche per le enormi difficoltà che aveva Mesbah e non ha mai sfruttato le praterie che si aprivano.
Di Carlo è tecnico capace, però dovrebbe iniziare a capire che non allena più il Chievo o il Parma, ma allena una squadra che può lottare per i primi 7-8 posti della classifica. La sua mentalità in una squadra come la Samp risulta antiquata e spesso le partite che sembrano facili, con il suo modo di giocarsi la partita, diventano difficili.
Una partita con Del Neri sul 2-0 finiva lì, mentre con Di Carlo non si è tranquilli neanche sul 2-0 e gli avversari in 10. Questo è un fattore che va assolutamente studiato per evitare spiacevoli sorprese in futuro.
Non si può subire nella ripresa la pressione degli avversari senza riuscire a gestire un risultato che era in cassaforte. Fortuna che oggi il Pazzo era in giornata di grazia e su 4 palle toccate 3 le ha messe dentro, ma i dubbi sulla gestione della Samp con Di Carlo in panchina rimangono.
Il pareggio sarebbe stato risultato bugiardo per la Samp, più che altro perchè si trovava sopra di 2 gol, ma per l'impegno profuso, il Lecce non avrebbe rubato nulla se fosse riuscito nell'impresa, che gli stava riuscendo se non ci fosse stato un Pazzini così.
Adesso la Samp si goda questa vittoria e prepari la sfida di Sabato sera, quando a Marassi scenderà il Milan capolista. Sperando nel recupero di Zauri e Palombo, perchè la loro presenza è fondamentale, soprattutto per quanto riguarda il difensore, a meno che il tecnico non voglia finalmente provare Volta che nell'unica occasione in cui ha giocato laterale destro (nell'andata del preliminare di Champions a Brema) non ha demeritato. Purtroppo il problema del laterale destro di difesa andrà risolto in sede di mercato di riparazione. Sperando che la dirigenza da quell'orecchio ci senta.
Con un Pazzini così anche lo spauracchio Ibrahimovic fa meno paura, ma di certo non si deve ripetere il secondo tempo di oggi.
Chiudiamo l'articolo con un record: non abbiamo parlato di Cassano. La Samp di oggi ha dimostrato che può giocare e vincere anche senza di lui.
Daniele Mosconi
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