Roma - Lecce 2 - 0: Espulso Totti, ma la Roma vince

Roma - Lecce 2 - 0: Espulso Totti, ma la Roma vince

Di Fabrizio Landolfi


Nell’anticipo della nona giornata, giocato oggi pomeriggio alle 18 allo stadio Olimpico, la Roma ha conquistato tre punti molto importanti, battendo 2-0 il Lecce di De Canio. La nota stonata del giorno è stata l’espulsione del Capitano Totti, arrivata insieme al gol del raddoppio: una decisione quantomeno troppo severa, quella dell’arbitro Gervasoni, che ha dato il rosso anche ad Olivera, il giocatore che aveva appena commesso un fallo su Totti, provocando la sua reazione. La cosa più scottante è che ora il numero dieci giallorosso dovrà saltare il derby capitolino, in programma nella prossima giornata. Tuttavia questa vittoria, arrivata in virtù delle reti di N.Burdisso e Vucinic, darà un’ottima spinta morale alla squadra, che prima di affrontare la Lazio dovrà vedersela, martedì sera, con il Basilea in Svizzera.

A proposito della formazione scesa in campo, Ranieri non ha fatto sorprese; infatti gli undici titolari sono quelli che ci si aspettava alla vigilia, disposti con il modulo 4-4-2. Gigi De Canio, tecnico del Lecce, ha preferito Vives a Rispoli per il ruolo di terzino destro, ma per il resto la formazione è la stessa prevista alla vigilia, con l’ex romanista Daniele Corvia a guidare l’attacco, supportato da Olivera e Di Michele.

Di seguito le due formazioni scese in campo:

ROMA: Julio Sergio; Cassetti (46’ Cicinho), N.Burdisso, Juan, Riise; Perrotta (60’ Simplicio), Brighi (84’ Menez), De Rossi, Vucinic; Totti, Borriello

LECCE: Rosati; Vives, Ferrario (18’ Giuliatto), Gustavo, Mesbah; Munari, Giacomazzi, Piatti (66’ Chevanton); Olivera, Di Michele, Corvia (76’ Ofere)

I giocatori della Roma effettuano il riscaldamento indossando tutti delle maglie con il numero 80, ed il nome di Giorgio Rossi, storico massaggiatore della squadra che oggi compie appunto ottant’anni.


La gara inizia, dopo quattro minuti Mirko Vucinic batte un calcio d’angolo servendo Totti, il Capitano gli restituisce la palla e lui entra pericolosamente in area di rigore, ma il suo diagonale viene deviato fuori dal portiere del Lecce Rosati. Al 10’ i salentini rispondono, andando molto vicini al gol con Corvia: l’attaccante fa sua la palla anticipando Burdisso di testa, e lascia partire un destro violento da fuori area che si stampa sulla traversa, spaventando la Roma. Passano solo tre minuti, e Corvia rischia ancora di portare in vantaggio il Lecce: questa volta lo serve David Di Michele, con un ottimo passaggio rasoterra, ed il suo colpo di tacco viene deviato in corner da Julio Sergio. La Roma appare confusa e poco aggressiva in fase di non possesso palla, i giocatori del Lecce fanno invece molto pressing sul portatore di palla avversario. In generale, i ritmi del gioco sono piuttosto lenti, e gli uomini di Ranieri fanno fatica ad arrivare in zona tiro. Eppure al 15’ capita una ghiotta occasione a Borriello: Totti batte una punizione da lontano, pescando in area proprio la testa del centravanti, che colpisce con forza ma sbaglia la mira. Palla fuori di poco. Anche al 27’ è il Capitano ad accendere la luce: ottimo lancio che permette a Vucinic di scattare sulla fascia sinistra, il montenegrino, dopo aver raccolto il pallone, si accentra e lo restituisce a Totti, giunto ormai in area di rigore. Quest’ultimo stoppa la palla e tira in porta di sinistro, Rosati molto abilmente riesce a respingere, sul rimbalzo si avventa Borriello, che colpisce al volo di sinistro, ma il suo tiro termina sulla traversa. Il centravanti giallorosso tenta anche di ribadire in gol, dopo che la palla, rimbalzando, torna indietro, senza trovare però lo specchio della porta. Tra l’altro, il guardalinee segnala una sua posizione irregolare, quindi il gioco riprende con una punizione per il Lecce. Al 33’ N.Burdisso effettua un lunghissimo lancio, pescando Vucinic al limite dell’area: il montenegrino arretra attirando su di sè due avversari, scambia con Brighi, stoppa di petto e poi tira da centro area battendo Rosati, ma la palla finisce di nuovo sulla traversa. E’ di 2-1 in favore della Roma il conto delle traverse colpite in questo primo tempo. Due minuti dopo Mirko Vucinic ci riprova, sempre dalla fascia sinistra, servito da uno spettacolare lancio di De Rossi. Stavolta il diagonale del montenegrino, che peraltro viene trattenuto da Vives, finisce fuori dopo la deviazione di piede di Rosati. I giallorossi pungono spesso sulla corsia sinistra, sulla quale è appostato Vucinic, ma non fanno altrettanto dalla parte opposta, dove Perrotta è troppo impegnato in fase di copertura, oltre a non essere, per sua natura, un giocatore adatto a giocare sulla fascia. Eppure, tutto sommato, in questo primo tempo la Roma ha avuto le sue buone chances, quindi il giudizio potrebbe essere positivo, se non fosse per il pasticcio creato al 40’, che fa davvero rischiare grosso. Il difensore Juan porta palla sulla sinistra, all’interno della propria metà campo: essendo pressato da Piatti, decide di passare il pallone a Julio Sergio, costringendo il suo portiere ad uscire dai pali, e addirittura dall’area di rigore. Prima che il portiere brasiliano della Roma possa rinviare la palla, Di Michele lo anticipa, se ne va con una finta e mette al centro per Corvia, il cui tiro viene miracolosamente respinto da N.Burdisso. L’argentino, appostatosi davanti alla porta a causa dell’assenza del portiere, salva la Roma da un gol che sarebbe una enorme beffa. Si va al riposo ancora sullo 0-0.


Durante l’intervallo il terzino romanista Marco Cassetti accusa un dolore al tendine d’Achille: Ranieri è quindi costretto a sostituirlo, mandando in campo Cicinho al suo posto (l’altro esterno, Rosi, è in tribuna). In avvio di secondo tempo si rende subito pericoloso il Lecce: grande parata di Julio Sergio sul tiro di Piatti. Al 55’ ottimo passaggio rasoterra, lungo, di De Rossi per Borriello, che da posizione defilata sulla sinistra inquadra la porta: il portiere Rosati si salva in corner, grazie ad una leggera deviazione. Al 58’ Ranieri decide di mandare in campo Fabio Simplicio: il centrocampista brasiliano, utilizzato ben poco finora, va a prendere il posto di Perrotta sulla destra. Al 62’, la Roma trova finalmente il gol del vantaggio. Francesco Totti batte un calcio d’angolo, la palla viene allontanata di testa dalla difesa leccese, per poi finire sui piedi di Riise, lontano dall’area di rigore. Il norvegese lancia lungo, pescando Nicolàs Burdisso, all’altezza del dischetto del rigore: l’argentino salta, colpisce di testa con grande precisione, e manda la sfera proprio nell’angolino, prima di scatenarsi in un’esultanza liberatoria. Una volta trovato il vantaggio la Roma si scioglie, inizia a giocare con più serenità e riesce a tenere di più il possesso palla. Gigi De Canio cerca di correre ai ripari inserendo Chevanton al posto di Munari; il tecnico del Lecce era già stato costretto ad effettuare una sostituzione, nel primo tempo, quando aveva mandato in campo il difensore Giuliatto per Ferrario, a causa di un infortunio di quest’ultimo. Ad appena due minuti dal gol dell’1-0, Totti batte un altro corner, stavolta dalla destra, Marco Borriello colpisce di testa e la palla rimbalza sulla parte alta della traversa. Al 71’ il brasiliano Cicinho, dalla fascia destra, lascia partire un lungo spiovente che arriva dalle parti di Vucinic, appostato alla sinistra della porta del Lecce. Il montenegrino colpisce di testa tentando di scavalcare il portiere: palla fuori di un soffio. Al 75’, mentre i salentini cercano di attaccare, Simplicio ruba palla e lancia in contropiede Totti. Il Capitano riceve nel cerchio di centrocampo e serve subito Vucinic, che scatta sulla sinistra, entra in area di rigore e batte Rosati con un preciso diagonale di sinistro. E’ il gol del 2-0 in favore della Roma, Mirko Vucinic non esulta per rispetto del Lecce, sua ex squadra, ma nel frattempo accade un’ altra cosa che cattura l’attenzione di tutto il pubblico, facendo passare il gol quasi in secondo piano. Mentre Vucinic portava palla, Totti, che lo aveva servito, avanzava verso l’area, prima di essere atterrato da Olivera con uno sgambetto da dietro. Il Capitano della Roma, come mostrano i replay, si rialza stizzito e spintona l’avversario. L’arbitro Gervasoni decide di punire entrambi con il cartellino rosso: una decisione alquanto discutibile, dato che Totti aveva subìto una scorrettezza, per giunta senza essere in possesso del pallone, e la sua reazione non era stata poi così scomposta da comportare l’espulsione. Eventualmente poteva starci un’ammonizione per entrambi, ma Gervasoni ci va pesante: rosso diretto, sia per Totti sia per Olivera. Il Capitano della Roma, dopo aver protestato, esce dal campo su tutte le furie, e tenta di inseguire l’uruguayano negli spogliatoi: per fermarlo ci vuole l’intervento di circa cinque persone della panchina, che lo trattengono all’ingresso del sottopassaggio. Nel finale, con entrambe le squadre in dieci, Ranieri mette in campo Jeremy Menez al posto di Brighi, mentre De Canio sostituisce Corvia con il nigeriano Ofere. Al 90’ Simplicio riceve un invitante assist di Daniele De Rossi in area di rigore, e manda la palla in porta, alle spalle di Rosati, ma il guardalinee segnala una posizione di fuorigioco del brasiliano. Negli ultimissimi istanti, Vucinic si trova ancora davanti al portiere del Lecce, ed ha l’occasione di mettere a segno il 3-0, ma sbaglia la mira e spedisce fuori. Arriva il triplice fischio finale, la Roma batte il Lecce 2-0, e conquista tre punti importanti. Purtroppo, l’espulsione di oggi costringerà Totti a saltare il derby di domenica prossima contro la Lazio, ma nel frattempo la squadra di Ranieri deve pensare solo alla trasferta svizzera di martedì, in cui affronterà il Basilea in Champions League. Per non essere tagliati fuori dalla corsa al passaggio agli ottavi, servirà una vittoria.

Fabrizio Landolfi

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