Medaglia di bronzo alla Germania

Medaglia di bronzo alla Germania

Di Fabrizio Landolfi

Nella finale per il terzo posto giocata ieri sera a Port Elizabeth la Germania ha battuto l’Uruguay per 3-2, conquistando la medaglia di bronzo del mondiale sudafricano. La Celeste, pur perdendo, ha dimostrato ancora una volta di essere una nazionale competitiva e capace di giocare un ottimo calcio: è senza dubbio la squadra che ha sorpreso di più in questo Campionato del Mondo, piazzandosi al quarto posto sebbene alla vigilia non era considerata tra le più accreditate per arrivare in fondo alla competizione. I tedeschi guidati da Loew hanno potuto chiudere l’avventura in Sudafrica con una vittoria, dopo la delusione per la sconfitta incassata in semifinale per mano della Spagna. Anche quattro anni fa in casa sua la Germania ottenne il terzo posto, battendo il Portogallo nella cosiddetta finalina, mentre nel Campionato Europeo di due anni fa venne sconfitta solo nella finale contro la Spagna, che a questo punto sta diventando la “bestia nera” dei panzer. In ogni modo, con il terzo posto di Sudafrica 2010, quella tedesca ha confermato ancora una volta di essere una nazionale che nelle grandi competizioni arriva sempre fino in fondo. La partita di ieri sera al Nelson Mandela Bay di Port Elizabeth è stata estremamente vivace, divertente e ricca di emozioni: il ct tedesco Joachim Loew ha dato spazio ad alcuni giocatori che ne avevano trovato poco nelle gare precedenti, come il portiere Butt, che ha giocato da titolare al posto di Neuer, il difensore Aogo e l’esterno offensivo Jansen. Vista anche l’indisponibilità di Miroslav Klose, causata dai problemi alla schiena del centravanti titolare, è sceso in campo dal primo minuto l’oriundo Cacau. L’Uruguay di Tabarez invece si è schierato con la formazione tipo, ovvero il 4-3-3 che abbiamo visto nelle partite precedenti, con il trio d’attacco formato dal bomber Forlan, dal palermitano Cavani e da Luis Suarez, assente per squalifica nella semifinale persa contro l’Olanda.

Entrambe le squadre hanno iniziato con l’intenzione di fare la partita, cercando lo spunto offensivo: infatti per tutta la gara abbiamo visto continue ripartenze da una parte e dall’altra e contropiede veloci, con le due squadre schierate piuttosto lunghe. La Germania ha trovato il gol del vantaggio al 20’ con il giovane Thomas Mueller, che ha mandato in rete il pallone dopo la respinta centrale di Muslera sulla bordata da fuori area di Bastian Schweinsteiger. A quel punto la partita sembrava in discesa per i ragazzi di Loew, ma gli uruguayani non si sono affatto scoraggiati, ed hanno messo a segno il pareggio dopo meno di dieci minuti, al 29’: Perez ha rubato palla a Schweinsteiger a centrocampo per poi passare in avanti a Luis Suarez, che con un ottimo passaggio filtrante ha servito Cavani, defilato sulla sinistra. L’attaccante del Palermo ha battuto Butt tirando di destro nell’angolino più lontano. Alcuni minuti più tardi l’Uruguay ha sfiorato anche il raddoppio con Suarez, che da posizione difficile ha mandato il pallone fuori di pochissimo. Durante l’intervallo, al quale le due nazionali sono arrivate sul risultato di 1-1, nessuno dei due ct ha operato delle sostituzioni. In avvio di ripresa subito pericolosi i sudamericani, con Edinson Cavani che si è involato sulla fascia sinistra ed ha cercato la conclusione in porta: il portiere tedesco Butt ha compiuto un doppio salvataggio, prima sul tiro di Cavani e poi su quello di Suarez. Ma al 52’ Arevalo ha crossato dalla fascia destra in direzione di Forlan, e il bomber uruguagio dell’Ateltico Madrid con un destro potente rimbalzato a terra ha messo a segno il gol del vantaggio per i suoi. Si tratta della quinta rete di Forlan in questo Mondiale, che ha raggiunto così al primo posto della classifica marcatori altri tre giocatori: David Villa, Wesley Sneijder ed il tedesco Mueller che aveva trovato il quinto centro poco prima, in occasione del gol della Germania. Ma anche i tedeschi, una volta in svantaggio, hanno reagito nel modo giusto senza demoralizzarsi: al 57’ il terzino Boateng con un lungo cross dalla destra ha mandato la palla in area avversaria, il portiere uruguayano Muslera, che gioca in Italia nella Lazio, è uscito leggermente in ritardo e l’esterno Jansen lo ha anticipato colpendo di testa. La palla è finita in rete e Jansen, poco impiegato da Loew in questo Mondiale, ha potuto esultare per il suo gol che è valso il 2-2. Successivamente l’Uruguay ha cercato di riportarsi in vantaggio, Forlàn e Suarez hanno impegnato più volte il portiere avversario, con la Germania sempre pronta a ripartire: Joachim Loew alla mezz’ora del secondo tempo ha sostituito la prima punta Cacau con Kiessling. All’ 83’, su un corner per i panzer battuto da Mesut Ozil, il difensore Friedrich ha ricevuto palla e tentato di mettere al centro: il centrale dell’Uruguay Lugano si è visto arrivare il pallone addosso, ed istintivamente ha cercato di allontanare col ginocchio, ma alzando la sfera ha involontariamente servito Sami Khedira, che con un preciso colpo di testa ha firmato la rete del 3-2 in favore della Germania. Nel finale i ragazzi di Loew hanno preso il sopravvento, tenendo la palla in avanti e cercando addirittura il gol del 4-2; il ct della Celeste Tabarez ha provato a giocarsi la carta Abreu, facendo entrare il centravanti trentaquattrenne al posto di Cavani. Durante i tre minuti di recupero comandati dal quarto uomo Loew ha temporeggiato operando una sostituzione: il ct tedesco ha fatto uscire dal campo Ozil per inserire Tasci, un altro difensore. Ma l’Uruguay ha avuto comunque un’ultima occasione per agguantare il pareggio, quando Suarez ha guadagnato un calcio di punizione dal limite dell’area, subendo il fallo di Friedrich che l’arbitro Archundia ha punito con l’ammonizione. A battere la punizione è stato lo specialista Diego Forlan: tutti i giocatori della Germania si sono schierati in barriera per creare il mucchio e cercare di impedire il tiro in porta, ma l’attaccante uruguayano ha tirato una punizione davvero bella, precisa e di classe, scavalcando tutti. Purtroppo per lui il pallone è andato a stamparsi sulla traversa, dopodichè Archundia ha fischiato la fine del match. Un sospiro di sollievo per i tifosi della Germania, che hanno dovuto soffrire fino all’ultimo istante, una grande amarezza per l’Uruguay se pensiamo che quella punizione di Forlan poteva trascinare gli avversari ai tempi supplementari.

Dopo la fine della partita abbiamo visto scene di grande fair-play tra i giocatori delle due nazionali, con strette di mano e scambi di magliette: è stato bello vedere due squadre che, nonostante il rammarico per le rispettive sconfitte in semifinale, sono scese in campo in questa finale di consolazione per chiudere in bellezza un ottimo Mondiale disputato, giocando a visto aperto e correttamente.

Fabrizio Landolfi

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