La sagra degli orrori

La sagra degli orrori

Di Marco Cannaviccio

Se in novanta minuti salvi solo uno splendido gol di Onazi che fissa il punteggio sul 3-1 per la Lazio e le parate di Marchetti evidentemente le due squadre in campo non devono aver dato un grande spettacolo:ed è proprio quello successo a San Siro nell’incontro tra Inter e Lazio. Fare un’analisi della prestazione delle due squadre è una vera e propria tortura poiché fa tornare in mente a chi vi scrive lo scempio che ha visto su quel terreno di gioco. Partiamo da un presupposto:quella scesa in campo contro la Lazio non era l’Inter ma la sua bruttissima copia sbiadita composta da riserve delle riserve e ragazzini della primavera,in un mix tutt’altro che esaltante (e mi pare anche normale);dall’altra invece avevamo una Lazio rigenerata dalla roboante vittoria contro il Bologna,in formazione tipo e con una fame addietrata di punti che non poteva permettersi passi falsi.Logico quindi pensare ad una partita a senso unico,ad una squadra romana famelica,grintosa e pronta a comandare il gioco e attenta a lasciare a quel che rimane della compagine milanese il meno possibile;invece quello a cui abbiamo assistito in questa partita è stato uno spettacolo disgustoso,orribile e sconcertante:un Inter che,nonostante avesse in campo si e no due-tre calciatori degni di vestire quella maglia e nonostante abbia regalato alla Lazio un gol e un rigore,non solo è stata in partita quasi sino alla fine del match,ma soprattutto meritava di gran lunga il pareggio contro una squadra (la Lazio appunto) piatta,lenta,molle,impacciata,disattenta e dall’atteggiamento assolutamente irritante. La Lazio giocava con la squadra tipo ed aveva bisogno di punti,ma nonostante questo i ragazzi hanno giocato una partita senza il minimo di grinta e di cattiveria agonistica,superando abbondantemente il limite dell’irritante;è inaccettabile che una compagine come quella di Petkovic a tre giornate dal termine con ancora la possibilità di arrivare in Europa League affronti in questo modo scialbo,incolore e senza grinta un avversario che aspettava solamente di essere sacrificato. Ora ci prendiamo questi tre punti di vitale importanza e pretendiamo di terminare queste due ultime partite contro due avversari già in vacanza con altrettante vittorie,poi si faranno i conti alla fine e si vedrà dove si è riusciti ad arrivare,prima ovviamente della partita delle partite il 26 maggio,ma quella sfida esula da qualsiasi programma o piano. Quel che è certo è che se la squadra riproporrà questo atteggiamento disdicevole e assolutamente inopportuno,vuol dire che evidentemente non hanno tutta questa gran voglia di andare in Europa e quindi sarebbe giusto lasciare spazio a chi suda e lotta veramente per novanta minuti per raggiungere tale obiettivo,in caso contrario lo dimostrassero sul campo lottando e sputando sangue per la maglia che indossano. 

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Jonathan (31' Benassi), Ranocchia (56' Pasa), Juan Jesus, Pereira; Kuzmanovic (80' Garritano), Kovacic, Cambiasso; Guarin; Alvarez, Rocchi A disp.: Carrizo, Belec, Chivu, Pasa, Ferrara, Spendlhofer, Schelotto, Forte, Colombi. All.: Stramaccioni 

Lazio (4-4-2): Marchetti; Konko, Cana, Dias (47' Ciani), Radu; Candreva, Ledesma (60' Onazi) , Hernanes, Lulic; Klose, Floccari (59' Gonzalez). A disp.: Bizzarri, Guerrieri, Biava, Pereirinha, Stankevicius, Kozak, Rozzi, Saha. All.: Petkovic 

 Arbitro:Bergonzi 

Marcatori: 22' Floccari (L), 33' Alvarez (I) 45'(+4) Hernanes (L), 77' Onazi (L) 

Ammoniti: Ledesma (L), Juan Jesus, Pereira (I)

Marco Cannaviccio
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