Di Fabrizio Landolfi
Ci siamo. Domenica pomeriggio Roma e Lazio si giocheranno la finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico, con calcio di inizio alle 18, davanti ad un pubblico che sente questa sfida in maniera straordinaria.
Per i giallorossi la stagione è stata piuttosto deludente e sofferta: è finita male la seconda avventura di Zeman nella Capitale e l’obiettivo di rientrare nelle coppe europee non è stato raggiunto (per ora). A proposito di allenatori, Aurelio Andreazzoli in questa finale avrà la possibilità di entrare nella storia della Roma e di essere ricordato molto a lungo, nonostante abbia guidato la squadra per pochi mesi come “traghettatore”, e nonostante l’arrivo di Allegri al suo posto sia praticamente cosa certa. Nell’ultima parte del campionato la squadra non ha mostrato la giusta brillantezza ed organizzazione, soprattutto in alcune partite, ed era evidente che la mente dei giocatori fosse rivolta più che altro verso questa finale contro la Lazio. Anche per questo, il pubblico spera e pretende di vedere la migliore Roma possibile, in questo appuntamento tanto atteso. Anche i biancocelesti, che avevano fatto piuttosto bene nella prima parte della stagione, hanno avuto una flessione nel finale di campionato, perdendo diversi punti pesanti e subendo il sorpasso della Roma all’ultima giornata. Ma ogni tifoso della Capitale, dell’una e dell’altra squadra, ha sempre sognato di vincere una finale contro i rivali cittadini e di vedere i suoi che alzano il trofeo. Il fatto che si tratti della Coppa Italia, una competizione meno prestigiosa delle coppe europee, dal punto di vista del tifoso non cambia le cose più di tanto. Per i romanisti, oltre a tutto questo c’è il fatto che un’eventuale vittoria porterebbe la decima Coppa Italia alla Roma, traguardo a cui finora non è arrivata nessuna squadra. Quindi allo stadio Olimpico, vestito a festa per l’evento, che capita proprio nel giorno delle elezioni comunali, sarà veramente una grande emozione.
Aurelio Andreazzoli, alla vigilia della gara più importante della sua carriera di allenatore e non solo, ha tutta la rosa a disposizione, eccetto Maarten Stekelenburg, che non ha recuperato dal suo infortunio. Al posto dell’olandese giocherà ancora il romeno Lobont, ma il dubbio principale del tecnico romanista riguarda Osvaldo e Destro. Solo uno dei due centravanti giocherà dall’inizio, presumibilmente in un 4-2-3-1. Dato che contro il Napoli, nell’ultima giornata di campionato, Andreazzoli ha scelto di far riposare Osvaldo dando spazio a Destro, si presume che l’italoargentino sia il favorito per la maglia da titolare. La formazione più probabile vede Lobont a difendere la porta giallorossa, con una difesa a quattro in cui Marquinhos giocherà sulla destra, la coppia Burdisso-Castàn al centro e Federico Balzaretti a sinistra. A centrocampo, De Rossi e Bradley dovrebbero agire da perni centrali, mentre più avanti il tecnico dovrebbe schierare una linea a tre con Lamela, Totti e Marquinho; il Capitano è quindi destinato a giocare da trequartista centrale, anzichè da prima punta, ruolo per cui il favorito è Pablo Osvaldo.
A proposito della Lazio, c’è qualche incertezza riguardo alla difesa: Petkovic può scegliere un centrale tra Cana e Dias da affiancare a Biava. Probabilmente il tecnico dei biancazzurri deciderà in base alla condizione atletica dei due giocatori. Sul resto, sembrano esserci pochi dubbi: la Lazio affronterà la Roma con un modulo 4-1-4-1. In porta ci sarà il titolare Marchetti, in difesa Konko, Biava, uno tra Dias e Cana e Radu. Davanti alla difesa Cristian Ledesma, nel ruolo di centromediano, con una linea di centrocampo a quattro che vedrà Candreva sulla destra, Hernanes ed Onazi al centro e Lulic sulla sinistra. In attacco, Miroslav Klose sarà l’unica punta dell’undici di Petkovic.
Fabrizio Landolfi
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