Di Fabrizio Landolfi
Lunedì sera allo stadio Olimpico è finito 1-1 il derby tra Roma e Lazio, valevole per la 31ma giornata di campionato. I biancocelesti sono andati in vantaggio al 15’ con un gol di Hernanes, ma lo stesso brasiliano ha fallito un calcio di rigore ad inizio ripresa, mentre al 56’ la Roma ha pareggiato con Francesco Totti, sempre dagli undici metri.
IL TABELLINO
ROMA: Stekelenburg; Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho; Bradley, De Rossi (52' Destro), Florenzi (72' Dodò); Pjanic; Lamela, Totti.
A disp.: Goicoechea, Lobont, Burdisso, Romagnoli, Taddei, Perrotta, Tachtsidis, Lucca, Lopez.
All.: Andreazzoli.
LAZIO: Marchetti; Gonzalez, Biava, Cana, Radu (88' Stankevicius); Ledesma (69' Ciani); Candreva, Onazi, Hernanes, Lulic; Klose (58' Kozak).
A disp.: Bizzarri, Strakosha, Mauri, Ederson, Crecco, Floccari, Saha, Rozzi.
All.: Petkovic.
Marcatori: 15' Hernanes, 56' Totti
Negli ultimi anni, raramente abbiamo visto derby brutti come quello di lunedì sera. Premesso che dal punto di vista di un tifoso un derby è bello quando si vince, senza altre condizioni, sul piano dello spettacolo la sfida tra Roma e Lazio è stata piuttosto scadente. Un 1-1 che arriva a sei anni di distanza dall’ultimo pareggio tra le due squadre, e fondamentalmente non serve molto alla Roma in chiave classifica. Serviva una vittoria, prima di tutto per dare una soddisfazione al pubblico, in questa stagione piuttosto deludente, ma anche per raggiungere Inter e Lazio in un solo colpo e, non ultimo, per avere finalmente un riscatto dopo aver perso tre derby di seguito.
Dobbiamo fare l’ennesimo e meritatissimo applauso a Francesco Totti, autore del gol dell’1-1 su calcio di rigore, con cui ha anche raggiunto il record di reti nei derby di Delvecchio e Da Costa. Ma a prescindere dal gol, il Capitano è stato ancora una volta il faro di questa Roma che purtroppo non trova altri punti di riferimento in campo. E’ facile sottolineare che se il laziale Hernanes non avesse fallito clamorosamente il rigore del raddoppio, gli uomini di Petkovic avrebbero preso il sopravvento, battendo ancora i giallorossi. Eppure, per quanto si è visto in 90 minuti di gioco, possiamo dire che anche al netto del rigore sbagliato dal brasiliano e dell’espulsione di Biava che ha lasciato la Lazio in inferiorità numerica, difficilmente la Roma sarebbe riuscita a pareggiare se non avesse giocato Totti. Il numero 10 giallorosso è stato sempre nel vivo del gioco, vicino alla palla, ha dettato i tempi ai suoi con tanti passaggi smarcanti ed ha impegnato seriamente Marchetti per ben 3 volte, oltre a trasformare il rigore dell’1-1. In alcuni momenti, senza esagerare, è sembrato quasi che Totti giocasse da solo contro tutta la Lazio, mentre i suoi compagni gli circolavano intorno in maniera passiva. In un giudizio sulla prestazione, oltre al Capitano, è difficile salvare qualcuno. Lamela e Pjanic hanno sbagliato troppi appoggi e sono rimasti troppo spesso fuori dal gioco: l’argentino ha poi mancato il gol del vantaggio spedendo alto di testa, da davanti alla porta vuota. Lo stesso Florenzi ha sciupato una buona occasione da gol, mentre Marquinhos è sembrato soffrire l’emozione del derby. Il brasiliano è stato ingenuo nell’episodio che lo ha visto toccare con il braccio un pallone non troppo pericoloso, provocando il rigore per la Lazio. Leggermente meglio degli altri l’americano Bradley, che almeno ha mostrato grinta e voglia di combattere, mentre è difficile giudicare la prestazione di Daniele De Rossi, limitato da una distorsione alla caviglia: il centrocampista giallorosso, sostituito dopo l’intervallo, aveva già iniziato a zoppicare dopo pochi minuti di gioco.
L’allenatore Andreazzoli, anche stavolta ha schierato una formazione di cui si fa fatica a capire la logica. Florenzi non convince affatto nel ruolo di esterno offensivo, non a caso il giovane centrocampista è rimasto spesso isolato, mentre quando gioca al centro dimostra sempre buone capacità di inserimento nelle azioni d’attacco. Lo stesso Marquinho non è certo a suo agio nel ruolo di terzino che Andreazzoli gli ha affidato, non essendo un giocatore propenso alla fase difensiva, mentre Erik Lamela ha faticato a trovarsi una posizione in campo. In sintesi, una Roma disorganizzata, senza idee e senza una trama di gioco ben delineata, tenuta a galla dall’esperienza e dalla classe di Francesco Totti, di fronte ad una Lazio non certo irresistibile, che negli ultimi 20 minuti ha giocato in dieci uomini. Un altro errore del tecnico toscano è stato quello di non sostituire De Rossi prima della fine del primo tempo, malgrado i problemi fisici del giocatore. Tuttavia, sarebbe ingiusto scaricare tutta la colpa dell’ennesima prestazione deludente su Aurelio Andreazzoli. I giocatori in campo, dopo aver subìto il gol dello svantaggio, complice una dormita generale sull’azione di contropiede, non hanno reagito nel modo giusto. Solo dopo l’errore dal dischetto di Hernanes abbiamo visto una Roma più caparbia e convinta di giocarsela. Questo, insieme ai tanti passaggi sbagliati e al pochissimo movimento senza palla, è sicuramente dipeso più dall’atteggiamento dei giocatori, inadatto ad una partita come il derby di Roma, che non dalle scelte dell’allenatore.
Resta da capire perchè questa squadra continui ad avere difetti dal punto di vista del carattere, nonostante negli ultimi anni abbia cambiato così tanti giocatori, oltre a diversi allenatori.
Fabrizio Landolfi
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