Di Renato Cignoni
Inizia con una sconfitta il “regno” di Paolo Di Canio alla guida dei “Black Cats” del Sunderland.
Per non farsi mancare niente, dopo le polemiche “politiche”, l'esordio da tecnico in Premier League avviene nello scenario del prestigioso Stamford Bridge, casa del Chelsea (in crisi, vero, ma pur sempre ancora campioni d'Europa, è bene ribadirlo!).
L' autogol di Cesar Azpilicueta al tramonto della prima frazione sembra far presagire un Di Canio in versione Re Mida ma la ripresa conferma che i suoi ragazzi, non per caso si trovano a lottare per evitare la retrocessione.
Prima un'autorete di Matt Kilgallon (festival dell'autorete in quel di Londra, oggi, ne sarebbe fiero il nostro Comunardo Niccolai), ed un tocco di Branislav Ivanovic su passaggio di David Luiz regalano i tre punti alla truppa del sempre sbeffeggiato Benitez (salumiere di nerazzurra memoria).
In attesa che siano i suoi ragazzi a farlo, è Di Canio a regalare spettacolo:
entra in campo con il sottofondo dei cori di benvenuto dei tifosi del Sunderland (evidentemente al di fuori di ogni sterile polemica) e, prima di sedere in panchina, riceve l'abbraccio del leggendario capitano dei blues John Terry.
Da quel momento sarà un vero e proprio show: incitamente continui ai suoi ragazzi, compreso uno schiaffo, d'incoraggiamento è bene precisare, al suo difensore Phil Bardsley, un costante dialogo con i suoi assistenti, non c'è che dire, il Leone è uscito nuovamente dalla gabbia ed è pronto a sbranare per portare i suoi ragazzi in salvo!
Prossimo appuntamento al St. James Park contro il Newcastle United, non sono ammessi ulteriori passi falsi, almeno non senza incorrere nell'ira di Paolo Di Canio.
Renato Cignoni
0 commenti:
Posta un commento