Sampdoria - Roma 3 - 1: Un'altra disfatta

Sampdoria - Roma 3 - 1: Un'altra disfatta

Di Fabrizio Landolfi

Domenica pomeriggio la Roma è stata sconfitta per 3-1 dalla Sampdoria, allo stadio Ferraris di Genova. I giallorossi, guidati per la prima volta dal tecnico Aurelio Andreazzoli, che ha preso da pochi giorni il posto di Zeman, sono finiti in svantaggio al 56’, quando Estigarribia ha siglato l’1-0 per i padroni di casa, che hanno poi raddoppiato al 72’ con Sansone. Al 76’ Erik Lamela ha accorciato le distanze per la Roma, ma due minuti più tardi il sampdoriano Icardi ha realizzato la rete del definitivo 3-1. E’ stata un’altra giornata tristemente negativa per la squadra giallorossa, che nonostante il cambio di allenatore ha presentato ancora i difetti di cui si è parlato tanto nelle scorse settimane. Troppe disattenzioni in fase di copertura, un secondo tempo giocato meno intensamente rispetto al primo, poca cattiveria agonistica in campo e qualche occasione sprecata. Aurelio Andreazzoli ha provato a far giocare la Roma in modo diverso, ad iniziare dal modulo tattico, schierando una difesa a tre con Burdisso, Marquinhos e Castan, ed un folto centrocampo a 5 con Lamela e Marquinho nel ruolo di esterni, Pjanic, De Rossi e Bradley in mezzo al campo, e la coppia Totti-Osvaldo in attacco. Dunque, niente 4-2-3-1, nonostante ciò che si prevedeva alla vigilia. Il nuovo tecnico ha provato a puntare sulla densità a centrocampo, lasciando fuori i terzini, e sulla creatività di Totti, schierato alle spalle di Osvaldo. Nella prima frazione di gara la Roma ha fatto molto possesso palla, dominando il gioco di fronte ad una Sampdoria che non è riuscita quasi mai a ripartire. I giallorossi hanno creato gioco offensivo, pur senza riuscire a segnare, a causa di qualche occasione sfruttata male (ad esempio con Bradley al 10’). Osvaldo è apparso poco ispirato e fuori dal gioco: il centravanti argentino ha fatto troppo poco movimento, ricevendo di conseguenza pochi palloni dai suoi compagni. Questa è una delle cause della difficoltà che la Roma trova nel concretizzare le azioni, compito che di norma spetterebbe proprio alla prima punta. Nel secondo tempo, come è capitato tante volte in questa stagione, i giallorossi sono calati d’intensità. Daniele De Rossi, al centro della linea mediana, è apparso sconcentrato e poco combattivo: proprio da un suo passaggio sbagliato è nata l’azione del gol che ha portato in vantaggio la Sampdoria, firmato da Estigarribia. Successivamente, i padroni di casa hanno trovato il raddoppio con un calcio di punizione calciato da Sansone, sul quale il portiere romanista Stekelenburg non si è fatto trovare pronto. Da quel momento in poi, la partita di Genova ha preso una piega veramente difficile da correggere. In precedenza, era stato annullato un gol ad Erik Lamela sullo 0-0: l’attaccante argentino in realtà era in posizione regolare, ma l’azione che lo ha portato a segnare era nata da un tocco di Marquinho in posizione di fuorigioco, non segnalato dal guardalinee, che ha quindi commesso un doppio errore. Tra il primo ed il secondo gol della Sampdoria, è accaduto l’episodio che più ha fatto discutere i tifosi giallorossi, e farà ancora discutere per molto tempo. Al 68’ l’arbitro Celi ha fischiato un calcio di rigore per la Roma, dopo un fallo subìto da Osvaldo in area avversaria. Il centravanti italo-argentino è andato subito sul dischetto, deciso a battere lui stesso il penalty, sebbene si sappia che il rigorista numero uno di questa squadra è Francesco Totti. Il Capitano si è limitato a guardare con perplessità il compagno, ha preferito non imporsi, probabilmente per non inscenare una polemica in campo con Osvaldo. La battuta di quest’ultimo però, è stata un vero fallimento, con il portiere Romero che è riuscito addirittura a bloccare a terra il pallone, senza deviarlo fuori. Osvaldo ha creduto di ingannare l’avversario con una finta, ma ha calciato in maniera debole e prevedibile. Un episodio difficile da digerire, soprattutto in un periodo come quello che sta passando la Roma. L’aver accorciato le distanze con Lamela, per poi subire quasi subito il gol del 3-1, non ha fatto altro che aumentare il rammarico per l’ennesima partita che i giallorossi potevano vincere tranquillamente, ma hanno guastato con pochi episodi e con un atteggiamento sbagliato. Serve più cattiveria agonistica, più concentrazione e freddezza, altrimenti il cambio di allenatore non può produrre gli effetti sperati. Diversi giocatori della Roma, come De Rossi, Osvaldo, Lamela e Pjanic, hanno le qualità per poter fare la differenza, ma troppo spesso in campo non incidono come ci si aspetta. Il Capitano Francesco Totti, malgrado i 36 anni di età, continua ad essere il più positivo in campo: stavolta subirà qualche critica, per non essersi imposto in occasione della battuta del rigore, poi fallita da Osvaldo, ma è facile immaginare che le critiche sarebbero arrivate anche se si fosse comportato diversamente. Il portiere Maarten Stekelenburg deve fare meglio: l’olandese è considerato, abbastanza unanimemente, più affidabile rispetto a Goicoechea, soprattutto dopo lo svarione di quest’ultimo contro il Cagliari. Ma c’è bisogno di dimostrare coi fatti di meritare un posto da titolare, e non solo per l’inaffidabilità del “rivale”. A fine partita il tecnico della Sampdoria Delio Rossi è stato allontanato dal campo dall’arbitro, per aver rivolto al romanista Burdisso un gesto offensivo, a causa del quale si è sfiorata la rissa a bordo campo. Un comportamento a dir poco negativo, da parte di un allenatore che tra l’altro non è nuovo ad episodi clamorosi. La Roma non vince da prima della sosta natalizia, ovvero da quel Roma-Milan giocato all’Olimpico che aveva fatto gioire il pubblico giallorosso. La posizione in classifica non è affatto soddisfacente, per giunta sabato prossimo ci sarà il match contro la Juve capolista. Non ci resta che confidare nel lavoro del tecnico Aurelio Andreazzoli, nella speranza che egli possa restituire alla Roma quello spirito di squadra che manca da tempo. Tuttavia, se prima non poteva dipendere tutto da Zdenek Zeman, ora non può dipendere tutto da Andreazzoli. La società e i giocatori giallorossi hanno il dovere di assumersi delle responsabilità e di fare meglio, per salvare almeno quanto è salvabile in questa stagione. 

IL TABELLINO 

SAMPDORIA: Romero; Gastaldello, Rossini, Costa; De Silvestri, Poli, Krsticic, Obiang, Estigarribia (86’ Poulsen); Soriano (46’ Sansone), Icardi. A disp.: Berni, Da Costa, Berardi, Castellini, Mustafi, Rodríguez, Rossini, Maresca, Munari, Renan, Maxi López. All.: Delio Rossi 

ROMA: Stekelenburg; Marquinhos, Burdisso, Castan (75’ Dodò); Lamela, De Rossi, Pjanic, Bradley (67’ Florenzi), Marquinho (87’ Nico Lopez); Osvaldo, Totti. A disp.: Goicoechea, Lobont, Piris, Romagnoli, Torosidis, Taddei, Perrotta, Lucca. All.: Aurelio Andreazzoli. 

Marcatori: 56’ Estigarribia, 68’ Sansone, 76’ Lamela, 78’ Icardi.

Fabrizio Landolfi
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