Roma - Juventus: Giallorossi chiamati a rialzarsi proprio contro la Juve

Roma - Juventus: Giallorossi chiamati a rialzarsi proprio contro la Juve

Di Fabrizio Landolfi

Sabato sera si torna in campo, dopo la settimana infuocata che ha vissuto l’ambiente romanista, tra la delusione per la sconfitta di Genova e una serie di polemiche ancora in corso. Allo stadio Olimpico arriverà la Juve capolista, per l’anticipo serale della 25ma giornata di campionato. E’ inutile dire che i bianconeri non sono l’avversario ideale da incontrare nel bel mezzo di un momento delicato, ma il calendario è questo, la Roma ha bisogno di punti ed è ormai assodato che anche le partite contro avversarie sulla carta meno temibili nascondono insidie non indifferenti. In settimana si è continuato a dibattere molto sull’esonero di Zdenek Zeman, sull’operato della società, sull’impegno dei calciatori, ma anche sulla sconfitta di Genova, che ha lasciato ancora una volta l’amaro in bocca, nonostante un primo tempo giocato abbastanza bene. Come era facile prevedere, il pubblico giallorosso non ha digerito l’episodio del calcio di rigore che Osvaldo ha voluto calciare al posto di Totti, fallendo clamorosamente la battuta. Sono arrivate critiche pesanti verso l’attaccante italoargentino: quest’ultimo ha anche subìto la feroce contestazione di un gruppo di tifosi, arrivati a Trigoria per contestare squadra e società in generale, che al momento dell’uscita dal Fulvio Bernardini hanno bersagliato l’auto di Osvaldo con lanci di oggetti. E’ triste dover constatare che troppo spesso, nel mondo del calcio e del tifo, si arriva all’eccesso e addirittura alla violenza per esprimere delle critiche che possono essere legittime. Nel caso di Osvaldo lo erano, a parte naturalmente i modi con cui una piccola minoranza di tifosi le ha espresse. Il solo fatto che un giocatore si imponga nella battuta di un rigore, quando toccherebbe ad un compagno, implica che in caso di errore ci siano critiche piuttosto forti. Se poi nella battuta si cerca anche la finezza, anzichè una soluzione semplice, e la palla termina dritta tra le braccia del portiere avversario, l’impresa negativa è compiuta. Ma al di là di quanto è successo in questi ultimi giorni, piuttosto agitati, l’unica cosa in cui dobbiamo sperare è che la squadra riesca ad affrontare la Juve con compattezza. Si gioca contro i Campioni d’Italia: serve una Roma unita, concentrata per più di 90 minuti e che non si faccia tradire da singoli episodi negativi che possono capitare. Tutti chiedono al pubblico romanista di credere in questa squadra, ma prima di tutto questa squadra deve credere in sè stessa. Deve credere di poter battere gli uomini di Conte, malgrado la classifica ci dimostri che la differenza di rendimento tra le due squadre è pesante. Aurelio Andreazzoli sta cercando di tenere unito il gruppo, in conferenza stampa ha stigmatizzato su quanto successo fuori da Trigoria tra alcuni tifosi ed Osvaldo, e non vuole arrendersi alle difficoltà. L’allenatore toscano, dal punto di vista tecnico sta cercando di far giocare la Roma in un modo diverso dal resto della stagione. Contro la Sampdoria però sono venuti a galla gli stessi difetti che si notavano con Zeman, perchè probabilmente il problema maggiore sta nel carattere di questa squadra. Andreazzoli, giustamente, non si è sbilanciato troppo sulla formazione che intende schierare contro la Juve. Saranno assenti Destro, Dodò e Castan, tutti fermi per infortunio, mentre Balzaretti ed Osvaldo sono a disposizione. Probabilmente la Roma giocherà ancora con il 3-5-2, ma vista l’assenza del centrale Castan, ci sarà una difesa a tre inedita. Davanti al portiere Stekelenburg, giocheranno infatti il paraguayano Piris, solitamente impiegato sulla fascia, Burdisso e Marquinhos. A centrocampo Daniele De Rossi verrà posizionato al centro, insieme a Bradley e Pjanic, con gli esterni Torosidis e Balzaretti a completare il reparto sulle corsie laterali. In avanti, Andreazzoli dovrebbe affidarsi alla coppia Totti-Osvaldo, tenendo inizialmente in panchina Erik Lamela. Anche stavolta ci sono tante altre ipotesi circa la formazione titolare: ad esempio non è escluso che sulla fascia possa giocare di nuovo Marquinho, o lo stesso Lamela, come non è escluso che il tecnico cambi modulo, passando ad una difesa a 4. In quest’ultimo caso il terzino Piris non verrebbe spostato dal suo ruolo abituale. Più difficile, vista l’estrema delicatezza della gara da giocare, che Andreazzoli voglia gettare nella mischia il giovane Romagnoli, in sostituzione di Castan. La Juventus di Antonio Conte, all’Olimpico dovrà fare a meno di diversi giocatori importanti: oltre agli infortunati Chiellini, De Ceglie, Bendtner e Pepe, saranno assenti Marchisio e Peluso, entrambi squalificati. Ma i bianconeri hanno ritrovato Bonucci, reduce da un infortunio, ed Asamoah, che è stato impegnato nella Coppa d’Africa con la nazionale ghanese. Molto probabilmente Conte schiererà il consueto 3-5-2, con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Caceres sulla linea difensiva, Pirlo regista di centrocampo affiancato da Pogba e Vidal, con Lichtsteiner ed Asamoah sugli esterni, e la coppia d’attacco formata da Matri e Giovinco. 

Fabrizio Landolfi
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