Di Renato Cignoni
Settimana nera per le due toscane della costa tirrenica:
Il Grifone fallisce entrambi gli appuntamenti, la trasferta di Crotone e la gara casalinga contro il Lanciano, avvicinandosi sempre di più alla retrocessione in lega pro.
Tra le due gare l'ennesimo esonero del mister, una consuetudine ormai in maremma, con il ritorno di Moriero al posto di Menichini.
Ormai più che una società, quella biancorossa sembra una parodia, molto più vicina al Borgorosso f.c. o ad Oronzo Canà che non ad una squadra professionistica.
Inevitabile, al termine della seconda gara, la contestazione dei tifosi.
A Crotone è un regalo della difesa in occasione del gol di Erano a costare la sconfitta mentre allo Zecchini, contro il Lanciano, finisce 2-2. In vantaggio per primo con Piovaccari, il Grosseto subisce il pareggio a inizio ripresa (Plasmati). Addirittura, abruzzesi in vantaggio con un euro-gol di Piccolo. Solo al termine dell’assedio, al 49’, su corner di un ispirato Mancino, il Grosseto trova il pareggio: ancora con Piovaccari.
Mini crisi per il Livorno:
Ad Empoli, nel posticipo del lunedi sera, l'ex Ciccio Tavano e Francesco Pratali regalano agli uomini di Sarri il derby:
Passato in vantaggio con Schiattarella e raggiunto da Tavano nel primo tempo, con le unghie ha cercato di conservare il pari. Trasformando il 3-4-1-2 iniziale in un insolito 4-3-1-2 con Gemiti basso a destra e centrocampo composto da Luci, Gentsoglou e Duncan, con Belingheri . Non che l'Empoli avesse fatto chissà cosa nella ripresa, ma quel colpo di testa di Pratali sullo striscione dell'ultimo chilometro, si è rivelato fatale. La striscia positiva si ferma a 14 risultati positivi
Da segnalare i tre infortunati in meno di 50': prima Schiattarella (guaio muscolare), poi Fiorillo (botta al dito della mano destra), quindi a inizio ripresa Bernardini.
Col Modena, arriva la seconda sconfitta consecutiva che fa scivolare gli amaranto a -7 dalla capolista Sassuolo.
Prova opaca della squadra di Nicola, colpita da Lazarevic nel primo tempo, rialzata dal rigore di Dionisi in avvio di ripresa e affondata nel finale da Ardemagni.
Nicola rinuncia al tridente e punta su Belingheri alle spalle della coppia Dionisi-Paulinho (panchina dunque per Siligardi). In difesa c'è Bernardini, mentre Luci e Schiattarella non recuperano e vanno in tribuna con l'altro infortunato Ceccherini (a centrocampo spazio a Gentsoglu e Salviato). Dall'altra parte Marcolin si affida al tridente formato da Piscitella, Ardemagni e Lazarevic.
Prima mezz'ora noiosa, condita da un sinistro di Lazarevic sporcato da Lambrughi (8', Mazzoni si rifugia in corner), dall'infortunio di Belingheri (18', dentro Dell'Agnello) e dalla girata di Dionisi (21', nessun problema per Colombi). Al 32' arriva però il vantaggio dei canarini: Lazarevic parte dalla propria metà campo, arriva al limite dell'area di rigore amaranto, supera Lambrughi e batte Mazzoni con il destro. Sette minuti dopo gli ospiti sfiorano il raddoppio con Ardemagni, che di testa alza sopra la traversa. La reazione amaranto è tutta nell'incornata fuori misura di Dell'Agnello (45').
Nella ripresa il Livorno cambia marcia e trova subito il pari con Dionisi, che si procura e trasforma il rigore dell' 1-1 (49'). Passano 5 minuti e lo stesso numero 8 amaranto manca il sorpasso con un sinistro dal limite che finisce fuori di poco, poi Mazzoni alza in corner una punizione velenosa di Ardemagni (56'). Al 79' grande occasione per la squadra di Nicola, ma Colombi spedisce in corner il colpo di testa di Dell'Agnello. E all'85', dopo un clamoroso palo colpito dall'ex Pagano, il Modena torna in vantaggio: spunto sulla destra di Sturaro e tocco vincente in area di Ardemagni per il 2-1. Che stende il Livorno, ora nel mirino del Verona.
Renato Cignoni
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