Fiorentina - Roma 0 - 1: Vittoria di carattere, Destro finalmente a segno

Fiorentina - Roma 0 - 1: Vittoria di carattere, Destro finalmente a segno

Di Fabrizio Landolfi

Mercoledì sera la Roma di Zeman ha superato il turno di Coppa Italia, battendo la Fiorentina a Firenze per 1-0, grazie ad un gol di Mattia Destro arrivato nei tempi supplementari, al minuto 96. I giallorossi andranno quindi alle semifinali, dove affronteranno l’Inter di Stramaccioni. La Roma è arrivata a questo quarto di finale tra mille difficoltà, sia per gli ultimi risultati (due sconfitte consecutive, contro Napoli e Catania), che avevano fatto abbassare il morale dell’ambiente, sia per il fatto di dover giocare in trasferta, su un campo difficile come quello di Firenze. Tra l’altro, il calendario prevedeva che si giocasse a Roma, tranne nel caso di concomitanza con la partita della Lazio, da giocare sempre all’Olimpico. La concomitanza di fatto non c’era, visto che tra le due gare c’era una settimana di tempo, ma il ricorso presentato dalla società giallorossa è stato respinto. Il problema principale, poi, erano le tante assenze di giocatori importanti, che hanno costretto Zeman a schierare una formazione inedita. Vera emergenza in attacco, con Osvaldo e Lamela squalificati, Totti infortunato e Nico Lopez impegnato nel torneo under 20 con l’Uruguay. Alla lista degli indisponibili si sono aggiunti anche il brasiliano Marquinho, escluso dalla partita per motivi disciplinari, ed il portiere Stekelenburg. A proposito della questione legata a Marquinho, sarebbe bene riflettere sulle regole stabilite dalla società e dallo staff tecnico: se un giocatore ha comportamenti poco corretti, viene escluso dalla partita successiva. 


Il centrocampista brasiliano, quando è stato sostituito da Dodò contro il Catania, ha rivolto espressioni irrispettose verso la panchina, più precisamente verso l’allenatore in seconda Cangelosi. E’ giusto contrastare questi atteggiamenti, senza dubbio, ma dato che un calciatore è pagato per giocare, se la squadra ha bisogno di lui deve appunto giocare, anche nella partita successiva all’ “infrazione” commessa. Va bene sanzionare i giocatori che hanno comportamenti di questo tipo, purchè la sanzione non rischi di andare a discapito della squadra. Tornando alla partita, a Firenze Zeman ha schierato un’inedita difesa a tre con Marquinhos, Burdisso e Castan davanti al portiere Goicoechea. Piris e Balzaretti hanno giocato nel ruolo di esterni di centrocampo, con De Rossi e Bradley al centro e Pjanic e Florenzi in avanti, a supporto di Mattia Destro. L’allenatore boemo, pur non essendo abituato a modificare il suo modulo tattico, ha voluto fare un’eccezione, vista l’emergenza. Nel corso della gara la squadra è passata addirittura al 5-4-1, facendo arretrare gli esterni in difesa e Pjanic e Florenzi a centrocampo. Non è questo il gioco di Zeman, ma a centrocampo la Roma è riuscita a creare una certa densità, quindi bisogna riconoscere al tecnico di essere stato bravo a trovare, in pochi giorni, un sistema di gioco alternativo a quello su cui la squadra è abituata a lavorare. Al Franchi abbiamo visto una gara molto combattuta e ricca di emozioni, la Fiorentina è andata più volte vicino al gol, colpendo tre pali, mentre la Roma ha avuto le sue buone occasioni, ma non è riuscita a sfruttarle nei tempi regolamentari. Destro è finalmente riuscito a riscattarsi nei supplementari, segnando il gol che ha deciso la sfida, su cross rasoterra di Miralem Pjanic, probabilmente il migliore in campo dei giallorossi. Tuttavia, il giovane attaccante della Roma anche stavolta ha mancato almeno un paio di occasioni molto invitanti, calciando male la palla davanti a Neto. Destro deve ancora migliorare, imparando a sfruttare con la giusta freddezza le palle gol che gli càpitano, ma se non altro ha fatto un primo passo importante verso l’obiettivo, riuscendo comunque ad andare a segno in una sfida così delicata, e decidendo di fatto la partita. Per il resto, abbiamo visto una Roma combattiva, ben decisa a non farsi sopraffare dall’avversario, nonostante potesse attaccare meno del solito. Quella degli uomini di Zeman è stata una gran prova di carattere: hanno saputo soffrire, anche rischiando molto in difesa in alcune occasioni, ma senza arrendersi mai. Vanno fatti i complimenti anche a Mauro Daniel Goicoechea, autore di un paio di interventi decisivi. Al 58’ Zeman ha sostituito un dolorante Balzaretti con Dodò: il brasiliano ha dimostrato di essere abbastanza vicino alla giusta forma fisica, giocando per circa un’ora, dato che la gara è proseguita ai supplementari. All’’80 è entrato in campo anche Taddei, prendendo il posto di Piris sulla fascia destra, mentre nei supplementari il tecnico ha messo dentro Tachtsidis per Pjanic. Al 116’ Rodrigo Taddei è stato espulso, dopo aver ricevuto due cartellini gialli, dunque la Roma ha dovuto chiudere in inferiorità numerica. Durante il lungo recupero concesso da Rizzoli sono stati espulsi anche Dodò e Cuadrado: i due si erano spintonati fortemente per una discussione nata dopo un contrasto di gioco. 


Uno strano equivoco, al momento dell’uscita dal rettangolo di gioco dei due litiganti, ha “ingannato” anche i telecronisti e l’inviato della Rai, i quali hanno parlato di scene violente e vergognose in campo. In realtà, Cuadrado e Dodò hanno semplicemente continuato a bisticciare mentre uscivano, anche perchè il giocatore viola continuava a provocare il romanista; vari steward sono intervenuti per prevenire un’altra possibile rissa, ma uno di loro è inciampato accidentalmente. I giocatori in campo, vedendo da lontano uno steward a terra, hanno temuto che stesse succedendo un putiferio, quindi hanno interrotto la partita precipitandosi verso il tunnel. Gli altri steward hanno poi rassicurato i giocatori di Roma e Fiorentina, spiegando che la situazione era sotto il loro controllo, con Dodò e Cuadrado già accompagnati negli spogliatoi, mentre i cronisti Rai parlavano di un “tutti contro tutti”. E’ stata una vittoria importante per la Roma, che a causa dell’emergenza in attacco ha dovuto rinunciare al gioco spettacolare ed iperoffensivo e puntare sulla densità a centrocampo, sull’attenzione difensiva e sulle ripartenze. Da oggi sappiamo che questa squadra, all’occorrenza, è capace di giocare anche in questo modo, sebbene l’allenatore Zeman preferisca un calcio ben diverso. Al di là dei discorsi tattici, è stato positivo soprattutto lo spirito con cui i suoi uomini sono stati in campo, per centoventi minuti, contro un avversario difficile come la Fiorentina. Viene spontaneo ricordare che se la squadra avesse avuto questo spirito anche a Napoli e Catania, con vari giocatori in più a disposizione, le cose potevano benissimo andare diversamente. Ma guardare indietro non serve, ora il pubblico romanista può e deve godersi questa vittoria.

Fabrizio Landolfi
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