Continua la maledizione Chievo ma martedì non si può sbagliare..intanto la società dorme
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on domenica 27 gennaio 2013
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Continua la maledizione Chievo ma martedì non si può sbagliare..intanto la società dorme
Di Marco Cannaviccio
Una brutta Lazio senza idee,con la mente appannata e gambe molli esce sconfitta dalla sfida contro il Chievo nel primo anticipo di questa giornata.
La partita inizia subito nella perplessità generale dovuta alle strane scelte di mister Petkovic,il quale decide di risparmiare contemporaneamente Hernanes e Mauri schierando Brocchi,Gonzalez e Ledesma a centrocampo,lasciando quindi tutta la qualità in panchina e rischiando di non trovare sbocchi contro una squadra chiusa e ben organizzata dietro come i clivensi;e purtroppo cosi è stato,con il Chievo che,a parte un tiro di Konko ben parato da Puggioni,non corre nessun rischio nei primi 45’ minuti di gioco.La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Mauri ma poco cambia,la squadra è sempre lenta e prevedibile,non crea nulla e anzi il Chievo passa in vantaggio grazie a tap-in vincente di Paloschi dopo una traversa colpita da Thereau;entra anche Hernanes ma non è davvero giornata,giusto un paio di occasioni di Mauri e dello stesso Hernanes da registrare nel finale ma per il resto niente di buono,con una squadra apparsa stanca,lenta e a corto di ricambi,ma qui la colpa è della società.Bisogna infatti tener presente che questa squadra è ancora in corsa su tre fronti,gioca ogni tre giorni e i ragazzi non hanno quattro polmoni,senza contare che esistono squalifiche ed infortuni nel corso di una stagione lunga e logorante come la nostra;la società nella persona di Claudio Lotito era ed è tuttora chiamata a dare al mister i ricambi all’altezza per poter permettere di far rifiatare gli uomini chiave quando serve,cosa ad oggi non possibile.
Sono ormai tre anni che si ripete sempre la stessa storia,con una squadra che parte forte,è li nelle prime posizioni a gennaio-febbraio,salvo poi (a causa di un inspiegabile immobilismo societario sul fronte acquisti) arrivare senza benzina e senza gli uomini chiave alla volata finale e perderla puntualmente per uno o due punti;la gente si è stancata,non ne può più,chi ancora difende l’operato del presidente evidentemente non ha a cuore le sorti della nostra squadra,perché è inammissibile sentir parlare di ‘’gruppo coeso,eventuali acquisti potrebbero turbare questi equilibri di spogliatoio’’ quando le altre squadre comprano e tentano di rinforzarsi nei ruoli dove hanno delle mancanze.Purtroppo a Roma si vive una situazione complicata per quanto riguarda i colori biancocelesti,con una stampa che da sempre dà molto risalto all’altra sponda giallorosa e poco spazio alla prima squadra della capitale,con giornalisti che non osano e non fanno le domande giuste facendo passare nel silenzio delle condotte non propriamente esemplari:come mai nessuno osa chiedere a Lotito perché questa favola degli equilibri è stata smentita dal tecnico, il quale ha ribadito più volte che sarebbe ben felice di ricevere qualche innesto e che non ci sarebbe nessun problema ad integrarlo col resto del gruppo?come mai nessuno gli chiede per quale motivo Armero al Napoli ad esempio non abbia alterato nessun equilibrio e questa scusa si senta solo da queste parti? Queste sono domande retoriche ovviamente che nessuno farà mai ma che anzi non hanno neanche bisogno di essere poste,visto che la risposta è sotto gli occhi di chiunque segua le sorti della Lazio:questa persona probabilmente non ha cosi a cuore le sorti della squadra,non ha interesse a crescere ma solo a vivacchiare in serie A,facendo oggi una buona stagione,domani una meno buona,ma sempre contenendo i costi cosi da poterci sempre guadagnare senza spendere quasi nulla di tasca propria sopravvivendo con i ricavi derivanti dalle tv,dallo stadio e dagli sponsor,cosa questa che però non può andar bene al tifoso laziale,che sogna di tornare a lottare per traguardi che sono li a pochi passi ma che puntualmente gli vengono negati dalla stessa persona che invece dovrebbe alimentare i sogni dei propri sostenitori.
In tutto ciò comunque martedì si torna in campo e non per una partita qualunque ma per la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro la Juventus;dopo il pareggio dell’andata la Lazio se la può e se la deve giocare con tutte le proprie forze,sperando ovviamente di avere Klose a disposizione e tirando fuori tutto quello che si ha in corpo,sostenuti anche da un pubblico che riempirà per la quasi totalità dei posti lo stadio Olimpico e che sospingerà i ragazzi nei momenti duri e difficili della partita che sicuramente non mancheranno.Passare il turno vorrebbe dire assicurarsi un posto in una coppa europea probabilmente e,cosa molto più importante,giocare la finale in casa propria come accadde pochi anni fa quando sconfiggemmo la Sampdoria di Cassano;sarebbe un grande traguardo poterci riprovare nel giro di pochi anni e tentare di nuovo di andare a Pechino dove l’ultima volta abbiamo conquistato la Supercoppa sconfiggendo l’Inter di Mourinho che poco tempo dopo avrebbe vinto praticamente tutto in Italia e in Europa.
Quindi,provaci Lazio!!
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu (29' st Kozak); Ledesma; Gonzalez (17' st Hernanes), Brocchi (1' st Mauri), Candreva, Lulic; Floccari. A disp.: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Ciani, Stankevicius, Zauri, Cavanda, Rozzi. All.: Petkovic
Chievo (5-3-2): Puggioni; Sardo (30' Vacek), Andreolli, Dainelli, Cesar, Jokic; Guana (23' st Seymour), Rigoni L., Cofie; Paloschi (30' st Stoian), Thereau. A disp.: Squizzi, Provedel, Papp, Farkas, Costa, Hetemaj, Rigoni M., Ekuban, Moscardelli. All.: Corini.
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 16' st Paloschi
Ammoniti: Dias, Biava, Hernanes (L), Vacek (C)
Marco Cannaviccio
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