Di Renato Cignoni
Il big match della giornata di Santo Stefano non tradisce le attese:
gioisce il Livorno che stende, dopo una strepitosa rimonta, la capolista Sassuolo.
Nicola torna al 4-3-1-2 con Ceccherini a destra e Gemiti a sinistra: Belingheri viene confermato dietro la coppia Siligardi-Paulinho, mentre Dionisi parte ancora dalla panchina. Dall'altra parte Di Francesco punta invece sul tridente Berardi-Boakye-Catellani.
Il Sassuolo passa in vantaggio dopo 5 minuti con Catellani, che gira in rete il cross dalla destra di Bianchi. Gli amaranto rispondono subito con Paulinho (zampata deviata in corner da Pomini) ed Emerson (punizione respinta dal numero uno emiliano), ma al 10' subiscono il 2-0 di Bianchi, che batte Fiorillo di testa. La squadra di Nicola accusa il colpo e rischia di prendere anche il terzo gol, ma Fiorillo si supera sulle conclusioni dalla distanza di Berardi e Catellani. Al 30' il Livorno sfiora l'1-2 con Belingheri, che impegna Pomini di testa. Nella parte finale del primo tempo ci provano senza fortuna anche Ceccherini (rovesciata a lato) e Luci (destro da fuori area alto sopra la traversa).
Nella ripresa Nicola passa alla difesa a 3 e cambia completamente la partita. Al 51' Siligardi liscia la sfera in area di rigore, ma si riscatta tre minuti dopo firmando l'1-2 con un favoloso mancino dal limite. Il Livorno cresce e al 66' trova il pari con Paulinho che, grazie anche a una deviazione di Gentsoglou, batte Pomini con un gran destro da fuori area. L'undici di Di Franceso reagisce con un paio di conclusioni dalla distanza (Fiorillo attento sia su Missiroli che su Berardi) ma crolla al 78', quando Salviato - appena entrato al posto di Schiattarella - sfrutta la sponda di Belingheri e firma il sorpasso con un bolide dal limite. Nel finale si accende Boakye, che spaventa due volte gli amaranto ma non riesce a regalare il 3-3 al Sassuolo.
Se Santo Stefano regala felicità ai labronici, San Nicola, invece, dispensa delusione al Grifone maremmano che, in dieci dal 42' del primo tempo per l'espulsione di Padella, resiste agli assalti baresi, grazie ad uno strepitoso numero uno Lanni che pare tutto compreso un rigore inesistente, fino a pochi secondi dalla fine ma capitola al 94'.
Veramente un anno stregato per il Grosseto.
Renato Cignoni
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