Parma - Roma 3 - 2: Ancora una sconfitta in rimonta

Parma - Roma 3 - 2: Ancora una sconfitta in rimonta

Di Fabrizio Landolfi

Mercoledì sera la Roma di Zdenek Zeman ha perso 3-2 al Tardini contro il Parma, nella gara valevole per la decima di campionato. Per i giallorossi è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella subìta in casa contro l’Udinese. Anche stavolta la squadra allenata dal boemo ha subìto la rimonta degli avversari: infatti, dopo 8 minuti di gioco Erik Lamela aveva portato in vantaggio la Roma (quarto gol in tre gare per l’argentino), ma il Parma ha trovato la rete del pareggio al 34’ con Belfodil, per poi passare in vantaggio al 40’ con Parolo. Nella ripresa, i padroni di casa si sono portati sul 3-1, con il gol di Zaccardo al 64’, dopodichè la Roma è riuscita soltanto ad accorciare le distanze, con un calcio di rigore procurato da Castan al 71’, parato da Mirante e respinto in rete da Capitan Totti. E’ necessario sottolineare che il campo di Parma era in pessime condizioni, soprattutto nel secondo tempo della partita, quando la pioggia è aumentata e l’erba era ormai allagata, tanto da non permettere al pallone non solo di rimbalzare, ma nemmeno di rotolare a terra senza bloccarsi da solo. Il buon senso vorrebbe che in una situazione così, l’incontro venisse sospeso, ma si tratta di una decisione che solo il direttore di gara può prendere, e Damato a Parma ha lasciato che si giocasse. Tuttavia, come ha sottolineato anche Totti nel post-gara, non è il caso di cercare un alibi, anche perchè la difficoltà di giocare in quelle condizioni c’è stata per entrambe le squadre. Questa Roma non gira come dovrebbe, il famoso gioco di Zeman non si vede, neppure in quelle fasi delle partite in cui le cose sembrano andare bene, come nei primi minuti di Parma-Roma. 


I giallorossi a tratti riescono a fare cose positive, ma si ha l’impressione che succeda più grazie alle qualità ed agli spunti dei singoli, che non grazie all’organizzazione di gioco. Probabilmente la squadra non è nemmeno costruita nel modo ideale per il gioco di Zeman: non a caso, per la prima volta nella sua lunga carriera, quest’anno il tecnico boemo ha modificato il suo modulo, da 4-3-3 a 4-3-1-2, con Totti nel ruolo di regista offensivo che parte spesso da centrocampo. A Parma, mancando Tachtsidis, ha giocato al centro De Rossi, con risultati non certo soddisfacenti. Il vicecapitano è sembrato abbastanza attivo nei primi minuti, per poi calare sempre di più, fino a sparire dal campo nella ripresa. Purtroppo, in questo periodo non stiamo vedendo il De Rossi che conosciamo, nè il De Rossi che vediamo sempre in nazionale. Il vicecapitano giallorosso non partecipa quasi mai alle azioni offensive della Roma, cosa che Zeman gli chiede di fare con gli inserimenti, viste le sue qualità. Ma più in generale, il centrocampista di Ostia non ha quella carica agonistica che lo ha sempre contraddistinto, sebbene abbia già attraversato dei periodi negativi in passato. Nel ruolo di interno ha giocato Michael Bradley, ma anche la sua prestazione è stata piuttosto deludente: l’americano ha sbagliato troppi palloni, fino a costringere il tecnico a sostituirlo con il 35enne Perrotta, che non è più il giocatore di qualche anno fa, e si vede. Contemporaneamente, è entrato in campo anche Marquinho, al posto di un Dodò che non è ancora in grado di giocare 90 minuti; viste le condizioni del campo, sarebbe stato il caso di lasciar fuori il giovane brasiliano dall’inizio. A proposito della difesa, abbiamo visto di nuovo un reparto disorganizzato, che rischia di andare in confusione ogni volta che la palla arriva sulla trequarti. Piris, Marquinhos, Castan e Dodò (quest’ultimo con l’attenuante della condizione atletica) faticano molto a chiudere i portatori di palla avversari e sbagliano spesso il fuorigioco. Nel secondo tempo, nonostante la forte difficoltà di giocare con la palla a terra, i ducali hanno segnato il gol del 3-1 proprio giocando con la palla a terra: questo la dice lunga sull’inaffidabilità della difesa romanista. A proposito di fuorigioco, si è parlato di una presunta irregolarità del secondo e del terzo gol del Parma: ne ha parlato anche l’ex arbitro Paparesta a Mediaset. Tuttavia, a parte la mancata sospensione della gara, non si vedono altri errori della terna arbitrale, come non si ha voglia di scaricare su di essa le responsabilità della sconfitta. Una nota positiva è l’esordio del portiere Goicoechea, entrato nel secondo tempo al posto dell’infortunato Stekelenburg: malgrado la brutta serata della squadra, il 24enne uruguaiano ha risposto bene quando è stato chiamato in causa. Anche il fatto che Lamela abbia iniziato a segnare con continuità, è sicuramente una nota positiva: peccato che per due partite consecutive i gol dell’argentino non siano bastati ad evitare la sconfitta. 


E’ invece un momento no per Osvaldo, poco incisivo e troppo nervoso a Parma, dove ha rimediato un’ammonizione. In vista della prossima gara, Zeman potrebbe valutare l’idea di dare un turno di riposo all’attaccante, inserendo dal primo minuto Destro, che al contrario ha bisogno di giocare. Francesco Totti ha messo a segno il suo 218° gol, dopo l’errore dal dischetto, ma è calato vistosamente nella ripresa: il Capitano, che arrivato all’età di 36 anni si fa valere più con l’abilita tecnica e la precisione di passaggio, piuttosto che con le doti fisiche, è stato probabilmente colui che ha sofferto di più le condizioni del terreno. Tra l’altro, una volta accorciate le distanze, la Roma avrebbe avuto il tempo per tentare il tutto per tutto, inseguendo il 3-3. Ma l’unico modo per attaccare la porta del Parma era affidarsi ai lanci lunghi, sui quali i giocatori di Donadoni sono arrivati quasi sempre prima dei giallorossi, soprattutto di testa. E’ evidente che questa Roma debba mettere in campo più volontà, più spirito di sacrificio, altrimenti è difficile migliorare. Ma fanno molto riflettere le parole di Totti nel dopopartita: il Capitano ha difeso il suo allenatore, ammettendo che i giocatori non fanno ciò che Zeman chiede di fare, e tenendo tutte le colpe per sè e per i suoi compagni. In effetti, il boemo ha commesso degli errori in queste prime 10 giornate, ma la sensazione che non venga seguito a pieno dai suoi c’è, ed è un problema grave. 

IL TABELLINO 

PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Marchionni (60' Acquah), Valdes, Parolo, Gobbi; Biabiany (80' Sansone), Amauri (17' Belfodil). A disp.: Pavarini, Bajza, Benalouane, Fideleff, Morrone, Musacci, Ninis, Pabon, Palladino, Sansone. All. Donadoni 

ROMA (4-3-3): Stekelenburg (46' Goicoechea); Piris, Marquinhos, Castan, Dodò (65' Marquinho); De Rossi, Bradley (65' Perrotta), Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. A disp.: Svedkauskas, Romagnoli, Burdisso, Pjanic, Destro, Lopez. All. Zeman 

MARCATORI: 8' Lamela; 34' Belfodil; 40' Parolo; 64' Zaccardo; 71' Totti.

Fabrizio Landolfi
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