Decide Marchisio, la Juve non molla la vetta
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Andrea
on martedì 9 ottobre 2012
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Decide Marchisio, la Juve non molla la vetta
Di Alessandro Paparella
Vittoria molto importante per la Juventus a Siena, 2-1 con rete decisiva di Marchisio a una manciata di minuti dal termine. Importante perchè permette alla Juve di presentarsi da capolista allo scontro diretto di sabato 20 Ottobre contro il Napoli, e non due punti dietro, e anche per il modo in cui è maturato il successo, di cuore, di tigna, dove la tecnica non è arrivata. Un Siena fino a quel momento imbattuto in casa e disposto molto bene in campo ha infatti messo in difficoltà la Juve, non sciogliendosi al sole dopo l'1-0 magico di Pirlo (terzo gol su punizione quest'anno, tutti rasoterra) e mettendo paura ai campioni d'Italia in più di un'occasione. La Juve non riesce a segnare il secondo gol prima dell'intervallo (miracolo di Pegolo su Marchisio), e inizia a sommare ammonizioni: una molto discutibile di Chiellini, poi graziato da Mazzoleni su un secondo intervento meritevole del giallo, una per De Ceglie, che non potrà commettere fallo su Angelo nell'azione del pareggio di Calaiò nel recupero. La ripresa inizia con Asamoah in campo per un negativo De Ceglie, e con la Juve in attacco. Il gol però non arriva, Giovinco ci prova più di tutti ma con scarsa fortuna, Vucinic è decisamente in giornata no. Carrera allora manda in campo Giaccherini per Lichtsteiner e Quagliarella per Marrone, giocandosi il tutto per tutto nel finale. Chi osa vince, almeno stavolta. Da un'azione d'angolo nasce una mischia risolta con un gran destro al volo di Marchisio, che vale tre punti e la conferma in testa alla classifica, a braccetto con il Napoli.
Nota negativa ancora una volta il non tifo dei tifosi bianconeri. Si spera che in queste due settimane le questioni in sospeso vengano definitivamente risolte. Nella sfida scudetto in casa giocare senza il supporto del pubblico sarebbe una grave perdita per la Juventus, visto anche che è assolutamente impossibile una restituzione del favore al San Paolo nella partita di ritorno.
Alessandro Paparella
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