Juventus - Roma 4 - 1: L'ennesima disfatta a Torino

Juventus - Roma 4 - 1: L'ennesima disfatta a Torino

Di Fabrizio Landolfi

Sabato sera, nell’anticipo della sesta giornata di campionato, la Roma di Zeman è stata sconfitta per 4-1 a Torino dalla Juve. I bianconeri sono andati in vantaggio con un calcio di punizione di Pirlo al minuto 11, per poi raddoppiare dopo 5 minuti col rigore trasformato da Vidal, concesso da Rizzoli per un fallo di mano di Castan in area romanista. Al 19’ è stato Matri ad andare a segno, chiudendo ben presto una partita a senso unico. Nella ripresa i giallorossi hanno leggermente accorciato le distanze al 69’, quando Bonucci ha commesso fallo in area di rigore su Destro, entrato al posto di Capitan Totti: Osvaldo dal dischetto non ha sbagliato, ma la Roma non è riuscita comunque a rientrare in partita, subendo al 90’ il colpo di grazia, con Giovinco che ha siglato il definitivo 4-1 per i suoi. Purtroppo si tratta solo dell’ultimo atto di una lunga serie di sconfitte, pesanti ed umilianti, che la Roma subisce per mano della Juve, rivale acerrima. Lo scorso anno un 4-0 in campionato ed un 3-0 in Coppa Italia, negli ultimi anni più volte i bianconeri hanno battuto 4-1 la Roma, anche in casa sua. C’è molta delusione nello stato d’animo del pubblico romanista, che ieri sera ha assistito ad uno spettacolo veramente imbarazzante. La squadra non è mai entrata in partita, si è trovata sotto di tre reti in meno di 20 minuti e non ha saputo reagire. Conosciamo tutti il valore della Juve, si tratta della squadra campione d’Italia, che ha dominato per tutto lo scorso campionato senza perdere nemmeno una partita, e sta continuando questa serie positiva anche quest’anno. Nessuno pretendeva a tutti i costi che la Roma vincesse allo Juventus Stadium, ma una prestazione più accettabile era possibile. Lo conferma anche un dato oggettivo: tra le squadre con valori tecnici inferiori, le cosiddette piccole, ben poche perdono così malamente quando affrontano la Juve. Sulla pesante sconfitta di Torino, il tecnico giallorosso ha delle responsabilità. 


E’ molto spiacevole scriverlo, per un tifoso che ha sempre ammirato profondamente Zeman, non solo come personaggio, ma anche come allenatore di calcio. Ma ieri abbiamo visto una Roma messa male in campo, troppo lunga, incapace di filtrare a centrocampo e di lottare in fase difensiva. Questa impressione si è avuta fin dai primissimi minuti di gioco, ancora sullo 0-0. La partita, sostanzialmente, è stata decisa a centrocampo, dove la Juve con 5 uomini ha avuto sempre la meglio. Contro un avversario che gioca con un centrocampo così folto, se si vuole mantenere il 4-3-3 servono quattro giocatori di fascia veloci, capaci di attaccare e difendere insieme, altrimenti gli avversari sono sempre in superiorità numerica sul pallone. Rodrigo Taddei purtroppo, è in una fase della sua carriera in cui non può più fare il lavoro che faceva alcuni anni fa, anche se a discolpa di Zeman va detto che l’alternativa al brasiliano era Ivan Piris, altro terzino che non ha certo convinto quando ha giocato da titolare. In realtà, da diverse partite la Roma non sta giocando col classico 4-3-3 zemaniano, ma con un modulo diverso, che è stato chiamato 4-3-Totti-2. Tuttavia, sul centrocampo vale lo stesso discorso: i giallorossi non sono riusciti a tenere testa alla Juve, anche perchè gli attaccanti non hanno aiutato in fase di copertura. Di conseguenza, la Juve ha sfondato troppo facilmente una difesa assediata, che non ha potuto contare sul filtro del centrocampo. Nel primo tempo, Zeman e i suoi hanno subìto 3 gol, più un palo e una traversa colpiti dagli avversari. Ma oltre al tecnico, è innegabile che abbiano delle colpe anche i giocatori. Al di là dei discorsi tattici, dei moduli, delle formazioni ecc. ieri abbiamo visto una Roma troppo molle, impaurita e senza grinta. Il giovane greco Tachtsidis ha sbagliato tutti i palloni toccati, apparendo non solo lento in campo, ma anche fortemente confuso. Daniele De Rossi anche stavolta non ha inciso come ci si aspetta da un campione come lui, sprecando palloni con dei lanci lunghi inutili, ma soprattutto impossibili da ricevere per i compagni, proprio a livello di traiettoria. Erik Lamela continua a non avere il giusto atteggiamento: l’argentino ha delle qualità tecniche importanti, potenzialmente potrebbe essere un grande attaccante, ma gioca in maniera troppo molle, senza personalità, senza combattività, oltre a correre molto meno di quanto i suoi mezzi fisici gli permetterebbero. Si continua a pensare che questa squadra abbia buoni valori tecnici, che possa dire la sua in un campionato come quello italiano, il cui livello non è più eccellente come anni fa. Ma dopo la partita di Torino, possiamo dire che il gruppo giallorosso non è, almeno per adesso, all’altezza di sfide difficili contro grandi squadre. Probabilmente questo dipende anche dalla giovane età e dall’inesperienza di buona parte dei giocatori della Roma, ma soprattutto manca la giusta mentalità, la concentrazione e l’impegno necessario per tenere testa ad avversari pericolosi. Si è visto anche nella fase della partita in cui la Juve, già paga di tre gol segnati, aveva abbassato il ritmo limitandosi a controllare. 


La Roma ha trovato il 3-1 su rigore (peraltro, con la complicità di Bonucci, che ha commesso un fallo assolutamente evitabile su Destro): a quel punto, una squadra con la giusta mentalità avrebbe tentato il tutto per tutto per sfondare la solida linea difensiva bianconera, dato che da perdere non c’era nulla. Arrivare al pareggio sarebbe stato estremamente difficile, ma dare il massimo per cercare almeno di ridurre lo svantaggio era doveroso. Invece abbiamo visto una Roma rassegnata, che non ha creduto in sè stessa. Nessun giocatore ha avuto coraggio di prendere palla e partire in verticale, cercando di avvicinarsi alla porta di Buffon. Anche a proposito di questo Zeman ha sbagliato, non facendosi sentire e non incitando i suoi: se una squadra è in difficoltà e non reagisce, hanno colpe i giocatori in campo, ma l’allenatore non può restare seduto ed impassibile ad aspettare la fine della partita. 

IL TABELLINO 

JUVENTUS : Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio (75’ Asamoah), De Ceglie (85’ Pogba); Matri (75’ Giovinco), Vucinic A disp.: Storari, Lucio, Marrone, Isla, Lichtsteiner, Giaccherini, Padoin, Bendtner, Quagliarella. All.: Carrera 

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti (33' Marquinhos); Tachtsidis (63’ Perrotta), Florenzi, De Rossi; Lamela, Osvaldo, Totti (63’ Destro) A disp.: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Piris, Marquinho, Lopez. All.: Zeman 

Marcatori: 11' Pirlo (J), 15' Vidal (rig., J), 18' Matri, 69’ Osvaldo (rig. R), 90’ Giovinco

Fabrizio Landolfi
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