Milan - Juve, pari e veleni, sembra Real - Barcellona

Milan - Juve, pari e veleni, sembra Real - Barcellona

Di Alessandro Paparella

Ultimamente quante volte siamo rimasti incollati alla televisione a vedere il "Clasico" di Spagna, esaltandoci o deprimendoci a seconda della nostra personale simpatia, ammirando le giocate dei campioni e vedendo gare ad alto tasso di cattiveria agonistica, spesso senza esclusione di colpi? A giudicare dal match di sabato, dalle polemiche prima, durante e dopo la partita, dalle risse verbali e dai colpi proibiti in campo, non è sbagliato dire che, almeno da questo punto di vista, stiamo riuscendo ad eguagliare madrileni e catalani, giusto lì, perchè tecnicamente le due grandi di Spagna ora come ora sono inavvicinabili. Il Milan Juventus di sabato poi è stata soprattutto una rissa continua, uno spettacolo non proprio entusiasmante: gente che attacca, gente che replica, gente che insulta, un gol fantasma evidente non visto, pugni, manate, presunte gomitate, un altro gol buono annullato per fuorigioco, un espulsione, la rissa finale in campo e in sala stampa, tanto per non farci mancare nulla. In campo la partita è stata appena discreta. Il Milan ha sottomesso la Juve per un'ora abbondante di gioco, facendo proprie le due principali armi che stanno riportando i bianconeri ai vertici, la corsa e l'aggressività, e approfittando dell'errore di Conte riguardo al modulo, ancora il 3-5-2, che se nelle uscite precedenti aveva convinto poco, contro il Milan ha addirittura fallito alla grande. Un Robinho in grande spolvero ha trascinato a lunghi tratti i rossoneri, che però trovano il vantaggio grazie ad un regalo di Bonucci, che prima regala il pallone con un passaggio da codice penale, poi devia il non irresistibile destro di Nocerino. La Juve prova a scuotersi, ma gli esterni sono relegati a distanza di sicurezza dal fondo, le punte sono isolate davanti, e i centrocampisti ingabbiati nel centro del campo. Al 25' l'episodio incriminato: Buffon repsinge un colpo di testa di Mexes, Muntari a botta sicura ribadisce in porta, Buffon con un ultimo guizzo allontana il pallone quando esso però aveva già nettamente valicato la linea. Sarebbe il 2-0, ma il guardialinee Romagnoli non torna verso il centrocampo; l'azione prosegue, e poco ci manca che Estigarribia non segni l'1-1. Il Milan continua a tenere in scacco la Juve, ma non ha altre occasioni, e il primo tempo termina così, sul campo, perchè nel tunnel succede di tutto. Il mondo Milan ha ragione nell'invocare una rete legittima, ma più che con il guardialinee, che nel secondo tempo darà ampia prova di non essere "schierato", dovrebbe prendersela con chi ai piani alti ancora non si adopera per risolvere un problema fastidioso come quello del gol fantasma. Tanto per restare al campionato italiano nelle ultime due stagioni su due piedi vengono in mente i gol negati a Brocchi (Napoli Lazio 4-3) e Quagliarella (Catania Juve 1-3) l'anno scorso, addirittura un episodio contrario in Fiorentina Napoli 1-1, con il colpo di testa di Cavani che non era entrato ma è diventato il provvisorio vantaggio napoletano, ma si potrebbe citare anche il gol negato a Lampard nell'ultimo mondiale. Tornando alla partita, il Milan cala con il passare dei minuti, mentre Conte finalmente passa dal 3-5-2 al più consono 4-3-3. Decisivi anche i cambi, con Pepe che entra per Estigarribia, Vucinic per Borriello e Matri per Quagliarella. L'ex attaccante della Roma e dello stesso Milan fa in tempo, prima di uscire, ad incassare un destro nel fianco da Mexes, gesto non visto dalla terna, ma dalla moviola, è già scattata una squalifica di tre turni. La Juve inizia a spingere e a farsi più pericolosa. Matri al 79' segna su assist di Vucinic, la posizione è regolare, ma il peggiore in campo Romagnoli segnala un fuorigioco. Due minuti dopo però l'ex cagliaritano, non pago, trova l'impatto perfetto a centro area con un gran tiro al volo, 1-1, ed esultanza incontenibile. Strano il destino, Nocerino ex prodotto del vivaio della Juve, Matri che da bambino giocava nel Milan, sono loro i marcatori. Nel finale c'è spazio per Vidal, che si fa cacciare per un fallo da dietro su Van Bommel, per il resto succede poco. Il pareggio accontenta più la Juve, che se l'è vista brutta nel primo tempo, dove sarebbe andata sotto di due gol senza la svista di Romagnoli, anche se nella ripresa complice il calo del Milan, la reazione bianconera è stata veemente, e soprattutto perchè, con la gara da recuperare, c'è sempre la prospettiva di poter scavalcare i rivali, che guidano ancora con un punto di vantaggio. Juve e Milan saranno ancora di fronte mercoledì 20 marzo in Coppa Italia, ma l'impressione è che la gara di sabato porterà pesanti strascichi con se per molto tempo.

Alessandro Paparella

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