Villarreal – Napoli 0-2: azzurri di nuovo nella storia

Villarreal – Napoli 0-2: azzurri di nuovo nella storia

Di Paolo Esposito

Ci hanno provato tutti in novanta minuti. L’arbitro Moen, che per l’intero match ha assunto una posizione intimidatoria e ha dato precise istruzioni al quarto uomo su come “sorvegliare” la panchina di Mazzarri. Ci ha provato il Villarreal, dal basso dei suoi zero punti in classifica, cercando la vittoria per salvare l’onore, oltre che le casse di un club disastrato. Ci ha provato il Bayern, che prima attraverso Rumenigge e Heynckes dice di preferire il Napoli agli ottavi e poi in Inghilterra contro il City manda in campo le giovanili. Insomma, tutti hanno provato a mandare fuori il Napoli dalla Champions, ma con scarsi risultati.

In campo non è stato facile. Battere il Villarreal era un obbligo per essere sicuri del passaggio del turno. Ma il Sottomarino Giallo non ha regalato niente, giocando come sapeva anche senza tante delle sue punte di diamante, Rossi e Borja Valero su tutti. Il risultato si sblocca solo verso la metà del secondo tempo, dopo una prima frazione nervosa e contratta da ambo le parti. Poi, il lampo nella notte spagnola. Hamsik vede Inler inserirsi bene alla trequarti, gli serve un pallone che lo svizzero deve solo lasciar scorrere e partire dal suo sinistro verso la porta di Diego Lopez. Il portiere del Villarreal può solo guardare che la sfera finisca nel sette alla sua sinistra. Passano pochi minuti e da azione di calcio d’angolo Lavezzi sforbicia verso la porta, assistendo da terra ad un autentico miracolo del portiere avversario. Ma il pocho non si scoraggia, va a calciare il corner susseguente, sul quale c’è un buco generale in mezzo all’area. Hamsik raccoglie palla al limite dell’area piccola e di punta gonfia per la seconda volta la rete spagnola. Reazione finale d’inerzia degli uomini di Garrido, che trovano soltanto un tiro dal limite parato a mano aperta da De Sanctis.

Al fischio finale si scatenano i festeggiamenti, dal Madrigal che sembra il San Paolo a Capodichino, con cinquemila persone in attesa fino quasi all’alba. Qualcuno un po’ più calcolatore, invece, ricorda come questo sia un Napoli da record, a cominciare dall’impresa di battere il Villarreal in casa sua, mai riuscito a nessuna italiana. Con la sconfitta di ieri, inoltre, una squadra spagnola è relegata per la prima volta nella storia a zero punti in un girone Europeo. Infine, il record “casereccio”, quello che consente a Lavezzi di eguagliare Maradona, e a Cavani e Cannavaro di fare lo stesso con Careca e Ciro Ferrara. Si tratta degli ottavi di Champions, che a quei tempi si chiamava ancora Coppa dei Campioni.

Il prossimo 16 dicembre si assisterà quindi ad un nuovo sorteggio. Da seconda nel suo girone, il Napoli non potrà pescare la prima del suo di provenienza, il Bayern Monaco, e la prima della sua stessa nazione, l’Inter. Le restanti si chiamano Real Madrid, Barcellona, Chelesea, Arsenal, Benfica e Apoel Nicosia. Ovviamente tutti sperano di non pescare una delle due spagnole per cercare di puntare almeno i quarti e per farsi restituire qualcosa in termini di fortuna dopo il sorteggio del terribile girone. Ma su una cosa bisogna riflettere, a prescindere dal prossimo avversario: nessuno avrebbe scommesso sul Napoli agli ottavi un minuto dopo aver letto tutte di seguito le squadre del gruppo A. Come dire, sognare, oltre che lecito, non costa niente!

Paolo Esposito

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