Sorriso Milan, recriminazioni Siena

Sorriso Milan, recriminazioni Siena

Di Davide Biscaro

Un titolo che pare un telegramma, ma il succo della questione è riassunto perfettamente da quelle quattro parole. Gioia per la San Siro rossonera, che incamera altri tre fondamentali punti nella rincorsa alla Juventus ancora imbattuta, polemiche con il direttore di gara per il Siena, soprattutto a causa del rigore che ha praticamente chiuso il match. L’anticipo di sabato sera è questo e nulla più. Partita noiosa e tattica, da una parte sterile possesso palla, dall’altra l’unica preoccupazione di non prenderle. E alla fine a vincere è la noia, con gli unici sussulti dati dalle due marcature e poco altro.

L’inizio non è che sia proprio promettentissimo per i padroni di casa, dato che la prima occasione da rete capita sui piedi di Reginaldo, ma Amelia è attento e non si fa superare. Poi con il passare dei minuti i bianconeri indietreggiano sempre di più fino a creare una vera e propria muraglia a difesa del portiere Brkic, mentre il Milan avanza mantenendo saldamente la palla tra i piedi ma faticando vistosamente a trovare un buco. L’unico sussulto che zittisce lo stadio lo causa l’ex interista Bolzoni, che dopo aver raccolto una palla vagante all’interno dell’area di rigore, calcia a lato di pochissimo, visto che il suo tiro d’esterno fa letteralmente la barba al palo. I toscani esauriscono qui la loro sortita difensiva e tornano ad indietreggiare pericolosamente, ma oggi i rossoneri, e Ibrahimovic soprattutto, sono sonnacchiosi, e i pericoli per la porta della Robur sono praticamente assenti, se si esclude qualche tentativo dalla distanza, tra cui uno di Taiwo alto sulla traversa.

Nella ripresa i ragazzi di Allegri scendono in campo con un piglio decisamente più battagliero, e meno male per i tifosi accorsi allo stadio. Il vantaggio casalingo giunge al decimo sugli sviluppi di un’azione da calcio d’angolo. Seedorf getta in area, Robinho arpiona e serve all’indietro per l’accorrente Nocerino. Tiro, deviazione di Bolzoni, e gol, per il centrocampista napoletano fanno sei in stagione, meglio di chiunque altro Ibra escluso! Una cifra davvero ragguardevole per uno che faceva storcere il naso ai più, e per uno che dai soliti “Soloni” era definito un bidone. Dato ancora più eclatante, il fatto che il bravo Antonio prima di questa meravigliosa stagione per lui sette reti dal giorno del debutto in Serie A. Da quando è a Milanello, gli sono bastate 13 partite per andare a segno in sei occasioni, praticamente la media di un bomber. Il gol smuove gli equilibri, il Milan gioca più sciolto mentre il Siena è costretto a spingersi in avanti e, conseguentemente, a lasciare delle voragini in difesa. E proprio da un azione fallita dai toscani parte il contropiede che causa il discusso rigore: Boateng, defilato sulla destra, si vede venire incontro Brkic, e invece di tentare il tiro o il tocco sotto, trascina la gamba di richiamo (la sinistra) sul terreno di gioco, andando ad impattare il piede contro il ginocchio del portiere serbo. Per il direttore di gara è rigore, l’estremo difensore avversario protesta, e le immagini sembrano dargli ragione, dato che fa di tutto per evitare il ghanese. Piuttosto, è quest’ultimo che cerca a tutti i costi il contatto, traendo in inganno l’arbitro. Dal dischetto Ibrahimovic non sbaglia. Da qui al termine pochissimo da aggiungere, se non un tiro di Pato murato sulla linea, a corpo morto, da Del Grosso.

Tre punti polemici, quindi. Il rigore, come detto, era più falso che vero, ma se si analizza tutta la gara dall’inizio alla fine, l’impressione è che il Milan si sarebbe imposto con o senza tiro dal dischetto. Dati alla mano, il possesso palla, per esempio, si è distribuito secondo queste statistiche: 72% - 28%, inutile dire chi ha dominato sotto questo frangente. Se inoltre aggiungiamo che Amelia non ha pressoché mai corso rischi allarmanti, soprattutto nella ripresa, si può concludere che, 1-0 o 2-0 poco cambia, sempre quelli sono i punti che vale una vittoria. D’accordo invece sul fatto che il penalty abbia spezzato qualsiasi speranza di rimonta nei toscani, che avrebbero affrontato il finale sicuramente con altro spirito. Tre rigori nelle ultime tre gare fanno discutere, soprattutto gli ultimi due più dubbi che palesi, e Milan che diventa la squadra che fin qui ha beneficiato di più tiri dal dischetto, cinque per l’esattezza.

Plauso alla difesa, raffazzonata all’ultimo dal mister ma sempre attenta, eccezion fatta per l’occasione di Bolzoni nel primo tempo. Per il resto ottima prova del rientrante Mexes, oltre che, ma ormai rischia di diventare un (bel) cliché, di Thiago Silva. In ripresa Taiwo, ma voce alle pagelle per un’analisi più accurata

Amelia: 6 Sicuro sui cross che piovono dalle fasce, è bravo su un colpo di testa, sempre di Bolzoni, nel finale. In ripresa dopo la figuraccia di Bologna

Bonera: 6 Sicuro in chiusura, non si spinge mai oltre la linea mediana in fase di spinta, ma lì sulla destra non è il suo ruolo

Mexes: 6 Dà tecnica in fase di costruzione là dietro, sarà importantissimo in questa fase delicata, in cui tutti i colleghi sono assenti

Thiago Silva: 6,5 (il migliore) Che altro ci dovrebbe essere da aggiungere?

Taiwo: 6 In recupero dopo le tristi prestazioni (peraltro poche) alle spalle. Giocando così e migliorando passo passo, potrebbe anche restare e diventare un elemento importante della rosa

Van Bommel: 6 Copre bene, non si spinge troppo in avanti, e per oggi è sufficiente così

Nocerino: 6,5 Inizia a rilento sulla destra (preferisce giocare da mezzala mancina), segna, poi Allegri lo sposta a sinistra e termina alla grande

Seedorf: 5,5 Male oggi Clarence, il migliore solo una settimana fa. Gioca a sprazzi e non con la solita verve, lascia al posto a Aquilani e va meglio (dal 54’ Aquilani: 6 Più velocità alla manovra e aiuta la squadra ad addormentare il match)

Boateng: 6 Malandrino sul rigore, per il resto i suoi movimenti davanti confondono le maglie della difesa senese, ma non è fenomenale, almeno stasera (dal 73’ Emanuelson: 5,5 Incolore)

Robinho: 6,5 Corre tanto e si dà un gran daffare, assist vincente per Nocerino, è bravo anche stasera (dal 67’ Pato: 6 Più sulla fiducia che per altro, ad essere sinceri)

Ibrahimovic: 6 Troppo poco, caro Zlatan! Da te la platea di San Siro si aspetta molto di più di un tiro dal dischetto (che gli permette di portare a casa la sufficienza)

Davide Biscaro

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